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Notiziario Marketpress di
Lunedì 13 Giugno 2005
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IL FUTURO DEL CREDITO ALLE PICCOLE IMPRESE: SOLUZIONI E STRUMENTI PER PREPARARE LE PMI ALLE NUOVE REGOLE DI BASILEA II |
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Milano, 13 giugno 2005 - Basilea Ii, ovvero le nuove regole del sistema finanziario che includono in particolare il nuovo standard di misurazione dei rischi da parte delle banche, potrà rappresentare un importante punto di svolta nei rapporti fra banche e Piccole e Medie Imprese. Molti piccoli imprenditori non hanno infatti ancora compreso le conseguenze che questa situazione comporterà sia a livello organizzativo che gestionale. In un incontro a Palazzo Turati, storica sede della Camera di Commercio di Milano, Fedart (Federazione Nazionale dei Consorzi Fidi per artigianato e piccole e medie imprese), con la collaborazione di Artigiancredit Lombardia e la partecipazione di Regione Lombardia, Ueapme (Unione Europea artigianato piccola e media impresa), Banca d’Italia e Bpu (Banche Popolari Unite), ha presentato il Convegno “Basilea Ii per le Pmi: il futuro del credito alle Pmi”. L’obiettivo è stato quello di preparare gli imprenditori al nuovo scenario fornendo informazioni dettagliate per chiarire gli interrogativi più ricorrenti come ad esempio: Come funziona il sistema di risk assestment bancario? Quali informazioni dovranno fornire le Pmi al sistema bancario secondo il nuovo sistema? Come possono prepararsi le Pmi? Christian Marlier, deIla European Savings Bank Group, ha sottolineato che l’obiettivo principale del lavoro svolto dal Comitato di Basilea è stato quello di sviluppare una struttura per rafforzare fortemente la stabilità e la solidità del sistema internazionale delle banche, mantenendo un livello di consistenza tale che la regolamentazione di adeguatezza in conto capitale non sia destinata a diventare una primaria fonte di competitività nell’attività delle varie banche internazionali. Questa nuova struttura deve essere capace di promuovere l’adozione di pratiche più selettive nella gestione del rischio. Marlier ha inoltre illustrato come stanno perciò cambiando le Pmi nelle valutazioni degli istituti di credito. Per accedere a finanziamenti e prestiti, con il nuovo accordo, le imprese dovranno sottoporsi a nuove metodologie di valutazione del rischio. Ora si tiene conto non solo del rischio legato al credito (vale a dire il rischio che il debitore venga meno alle proprie obbligazioni) e del rischio di mercato (derivante per esempio da un avverso movimento dei prezzi, come il tasso di cambio o il tasso di interesse) ma anche del rischio operativo (pericolo di perdita dovuto a processi interni inadeguati o sbagliati, a errori personali e del sistema o dovuti a cause esterne). L’intervento di Harish Bhayani, International Sme Consultant, ha insistito sulle misure che le piccole imprese possono adottare per reagire al meglio a questi cambiamenti e migliorare il loro accesso al credito. Bhayani ha sostenuto che è importante per esse rispettare alcune regole comuni in materia di finanza: realizzare uno studio convincente sulle prospettive future e sulla sostenibilità degli obiettivi d’impresa; dimostrare un atteggiamento competente ed attento alla gestione dei rischi; convincere i creditori che stanno affrontando un rischio contenuto e un buon rendimento; sviluppare relazioni trasparenti, basate su attività di concessione mutui; potenziare la propria abilità nel realizzare obiettivi di successo guardando alla solidità finanziaria; anticipare gli andamenti futuri del mercato al fine di ottenere risultati positivi e sostenere il rimborso del debito verso la banca. Nel suo indirizzo di saluto Claudio Consoli, Direttore Centrale Bpu Banca, ha sottolineato come Basilea2 offra la possibilità di effettuare un salto di qualità a tutti gli operatori del mercato del credito e rappresenti un autentico incentivo ad un più approfondito, trasparente e duraturo rapporto banca-impresa, che dovrà evolvere verso sistemi più sofisticati di gestione non solo del rischio di credito, quanto delle relazioni banca/impresa. Tali relazioni si dovranno trasformare sempre più in chiave di vera e propria “partnership”. Il Convegno ha rappresentato un’occasione importante per raggiungere un’approfondita conoscenza delle problematiche da affrontare e per porre le proprie domande sull’argomento ad esperti del settore bancario e delle Pmi. L’obiettivo principale è stato quello di tentare di tracciare delle linee guida che aiutassero le imprese ad affrontare il futuro, stimolandole ad assumere decisioni e responsabilità oggi indispensabili per non rischiare di restare ai margini del mercato. Introducendo il Convegno Roberto Villa, presidente di Fedart Fidi, ha osservato che i Confidi, in cinquant’anni di storia, hanno avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo delle Pmi, ma oggi devono rendersi conto che è necessario riorganizzare il mercato della garanzia, che loro stessi hanno inventato, per non soccombere ad un inesorabile declino.
Variazione del totale Crediti erogati alle Imprese Artigiane nelle Province Lombarde - Anni 1997/2003 | | | | | | | | | | | | | | anno 1997 | anno 1998 | anno 1999 | anno 2000 | anno 2001 | anno 2002 | anno 2003 | variazione | | | | | | | | | % 1997-2003 | Bergamo | 1.336.778.384 | 1.356.115.608 | 1.426.372.272 | 1.510.632.669 | 1.535.248.605 | 1.530.890.788 | 1.612.157.297 | 20,60 | Brescia | 1.590.223.407 | 1.715.380.031 | 1.853.137.109 | 1.968.893.445 | 2.019.975.319 | 2.117.285.417 | 2.193.353.498 | 37,93 | Como | 631.606.081 | 684.828.014 | 734.315.193 | 763.588.687 | 758.220.047 | 770.198.140 | 802.251.221 | 27,02 | Cremona | 447.092.088 | 454.149.444 | 476.576.952 | 503.256.547 | 512.913.084 | 529.868.220 | 567.079.881 | 26,84 | Lecco | 376.791.978 | 392.533.555 | 424.772.066 | 453.509.842 | 466.347.356 | 495.645.462 | 534.536.824 | 41,87 | Lodi | 188.485.609 | 193.025.249 | 203.999.216 | 222.415.237 | 226.428.511 | 233.755.611 | 251.273.199 | 33,31 | Mantova | 511.363.063 | 582.212.184 | 596.337.471 | 628.705.854 | 660.675.544 | 684.585.846 | 709.929.088 | 38,83 | Milano | 2.003.992.133 | 2.059.768.314 | 2.232.198.558 | 2.322.787.800 | 2.362.976.652 | 2.528.576.047 | 2.645.602.275 | 32,02 | Pavia | 358.510.936 | 361.980.963 | 386.148.013 | 411.222.175 | 418.096.006 | 453.372.663 | 476.802.999 | 33,00 | Sondrio | 267.349.066 | 275.900.054 | 285.441.782 | 303.997.773 | 310.469.688 | 325.848.044 | 343.027.056 | 28,31 | Varese | 685.810.294 | 634.110.888 | 698.642.261 | 663.533.119 | 678.069.201 | 737.725.502 | 758.914.844 | 10,66 | Lombardia | 8.398.003.039 | 8.710.004.304 | 9.317.940.893 | 9.752.543.148 | 9.949.420.013 | 10.407.751.740 | 10.894.928.182 | 29,73 | | | | | | | | | | | | | | | | | | | Fonte: elaborazione Artigiancredit Lombardia su dati Banca d'Italia | | | | | | | | | | | | | | | Dati espressi in unità di euro | | | | | | | |
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