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Notiziario Marketpress di
Lunedì 13 Giugno 2005
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MATERIALI ELETTRICI: A MILANO SEMPRE PIÙ CINESI L’ASSISTENZA? LA FA IL VENDITORE. ATTESE PIÙ BREVI: NON OLTRE 15 GIORNI MATERIALI CONTRAFFATTI, A VOLTE PERICOLOSI: SANZIONI PER IL 10% DEI CONTROLLI. ARRIVANO LE REGOLE. L’APPARECCHIO SI ROMPE? SI SOSTITUISCE DOPO 3 RIPARAZIONI |
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Milano 13 giugno 2005 - Incidenti domestici? C’è anche il fuoco in agguato, a partire da un corto circuito. In un mercato dove arriva la contraffazione. Dal filo tropo sottile, alla presa fuori norma: 10% i controlli della Camera di commercio finiti in sanzioni nel 2004 (10 su 102), 11 i ritiri dal mercato, 8 i sequestri cautelativi (ferri da stiro, barbecue, lampade, asciugacapelli, catene luminose). E tra gli italiani in un anno uno su venti è stato colpito da un corto circuito (4,2%). 400 i morti nazionali per scossa all’anno. Il 4,5% degli infortuni da elettricità ha esito mortale, 30 volte maggiore di quelli non elettrici. A Milano e provincia ci sono poi 11 infortuni elettrici nelle imprese denunciati nel 2003, rispetto ai 29 lombardi e ai 330 italiani, meglio dei 61 del 2002. Mentre arrivano sempre più materiali elettrici a basso costo dalla Cina: dal 2003 al 2004 l’import cresce del 28,1%, per 190 milioni di euro. Il 6% di tutto l’import elettrico dal mondo arriva dalla Cina, con picchi per pile e accumulatori (13,6%), lampade (13%). Chiediamo generatori (60 milioni di euro, +25% in un anno), fili e cavi (14 milioni, +30%), apparecchi elettrici (33 milioni, +41,8%), lampade (35 milioni, +22,8%), pile e accumulatori (21 milioni, +11,9%), distributori (26 milioni, +42,6%). E a Milano ci sono 155 negozi di materiale elettrico e 870 di apparecchi elettrici. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati registro delle imprese, Istat, Istituto nazionale di fisica nucleare, Inail. Elettricità: nuovi strumenti per tutelarsi. Arrivano le regole. L’apparecchio si rompe? Si sostituisce alla terza riparazione: se avviene entro 8 mesi dalla prima. L’assistenza? La fa il venditore, è lui il tramite per il centro di assistenza. Attese più brevi: non oltre 15 giorni lavorativi per riparare o sostituire. Ma anche schede prodotto in evidenza, ferrei controlli di qualità, l’impegno oltre la garanzia a riparare i prodotti difettosi e strumenti per favorire la conciliazione. Queste solo alcune fra le più importanti novità introdotte dal nuovo “codice di autodisciplina” (per l’applicazione del decreto 2.2.2002 N. 24) della Camera di Commercio di Milano, in collaborazione con Anie (in rappresentanza di Associazione Nazionale Industrie apparecchi Domestici e Professionali e Associazioni Nazionale Telecomunicazioni, Informatica ed Elettronica di Consumo), Andec (Associazione Nazionale Distributori Elettronica Civile), Ancra (Associazione Nazionale Commercianti Radio Tv, Elettrodomestici Dischi) ed Acatec (Associazione Centri Assistenza Tecnica Elettronica di Consumo), aderente Apam, e con la partecipazione delle associazioni dei consumatori della Provincia di Milano. Arriva anche il vademecum per il consumatore in 10 articoli. Per chiarire al consumatore i diritti in tema di garanzia per beni di consumo acquistati dopo il 23 marzo 2002 (data del decreto). “La Camera di commercio di Milano - ha dichiarato Angela Alberti, consigliere della Camera di commercio di Milano in rappresentanza dei consumatori – con questa iniziativa concentra la sua attenzione su un settore diffuso come quello elettrico e mette a disposizione delle imprese e dei consumatori un utile strumento di regolazione del mercato più sicuro e trasparente a vantaggio delle parti”. 1) I produttori si impegnano a rendere disponibili le "schede dei prodotti" nelle quali sono indicate le caratteristiche e le prestazioni del prodotto | 2) I venditori si impegnano a trasferire correttamente le informazioni sulle caratteristiche dei prodotti contenute nelle "schede dei prodotti" ai consumatori | 3) I Cat -Centri di Assistenza Tecnica- si impegnano a verificare l'esistenza dei difetti di conformità dei prodotti ed eventualmente a eseguire la riparazione | 4) Il consumatore ha diritto il consumatore ha diritto ad ottenere dal venditore la riparazione o la sostituzione del bene, o, in subordine, la riduzione del prezzo e o la risoluzione del contratto. | 5) Il venditore si assume la responsabilità della conformità del bene al contratto nei confronti del consumatore, fatta salva la possibilità di rivalersi sul produttore qualora l'usura del bene in questione sia un dovuta ad un difetto di fabbricazione. | 6) Il consumatore nei primi sei mesi dalla consegna del bene acquistato, non deve dare la prova del difetto di conformità, mentre dal 7° al 24° mese deve provare che il difetto esisteva già al momento della consegna del bene e quindi che non è a lui imputabile è il consumatore che deve provare che del difetto è responsabile il venditore. | 7) Il concetto di "non conformità" del prodotto è più ampio di quello di vizio presente nel codice civile | 8) Viene introdotto il diritto di regresso del venditore nei confronti di tutti coloro che appartengono alla catena distributiva e produttiva | 9) Il consumatore può denunciare il difetto di conformità che del prodotto che si manifesta entro il termine di 2 (due) anni (finora era solo un anno) dalla consegna e decade dalla garanzia se non denuncia il difetto entro 2 (due) mesi dalla sua scoperta | 10) Viene introdotto il regime di "garanzia convenzionale ulteriore" sempre a vantaggio del consumatore. Acclusi al prodotto si trovano infatti "certificati" o "cartoline" con i quali, chi offre la garanzia, si obbliga a riparare i prodotti che presentano difetti di funzionamento | 11) In caso di controversie in tema di vendite di beni di consumo non conformi, i singoli soggetti della compravendita potranno ricorrere alla conciliazione presso la Camera di Commercio della provincia in cui ha sede o residenza il soggetto istante. Presso la Camera Arbitrale di Milano è attualmente attivo il sito www.Risolvionline.it/.com | Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat 2004 | 2003 | 2004 | variaz. 03-04 | import | export | import | export | import | export | Milano-cina | 148.431.939 | 60.939.208 | 190.209.092 | 86.325.782 | 28,1% | 41,7% | Milano-mondo | 3.038.866.557 | 2.062.143.090 | 3.164.883.237 | 2.228.596.142 | 4,1% | 8,1% | % Mi-cina su Mi-mondo | 4,9% | 3,0% | 6,0% | 3,9% | | | Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat 2004 | 2003 verso Cina | 2004 verso Cina | variaz. 03-04 per prod. | 2004 verso il mondo | % Mi-cina su Mi-mondo | import | export | import | export | import | export | import | export | import | export | Dl311-motori, generatori e trasformatori elettrici | 48.021.883 | 17.315.915 | 60.035.366 | 18.538.823 | 25,0% | 7,1% | 765.965.683 | 512.946.786 | 7,8% | 3,6% | Dl312-apparecchiature per la distribuzione e il controllo dell'elettricità | 18.623.447 | 32.898.378 | 26.553.888 | 36.611.965 | 42,6% | 11,3% | 1.104.344.303 | 756.584.396 | 2,4% | 4,8% | Dl313-fili e cavi isolati | 11.026.538 | 1.978.221 | 14.339.025 | 3.001.641 | 30,0% | 51,7% | 273.338.676 | 227.989.995 | 5,2% | 1,3% | Dl314-pile e accumulatori elettrici | 18.889.715 | 1.265.777 | 21.128.620 | 1.358.605 | 11,9% | 7,3% | 155.809.258 | 54.418.506 | 13,6% | 2,5% | Dl315-apparecchi di illuminazione e lampade elettriche | 28.341.045 | 1.289.635 | 34.799.374 | 1.278.100 | 22,8% | -0,9% | 266.923.939 | 317.712.223 | 13,0% | 0,4% | Dl316-apparecchi elettrici n.C.a. | 23.529.311 | 6.191.282 | 33.352.819 | 25.536.648 | 41,8% | 312,5% | 598.501.378 | 358.944.236 | 5,6% | 7,1% | totale settore | 148.431.939 | 60.939.208 | 190.209.092 | 86.325.782 | 28,1% | 41,7% | 3.164.883.237 | 2.228.596.142 | 6,0% | 3,9% | Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Inail 2003 infortuni elettrici denunciati | Totale aziende artigiane | Totale aziende non artigiane | Totale agricoltura | totale 2003 | totale 2002 | var % 02-03 | anno 2003, Italia | | | | | | | impianti distrib. Elettricità | 66 | 191 | 11 | 268 | 562 | -52,3% | scariche elettr.. Radiaz. | 15 | 42 | 5 | 62 | 128 | -51,6% | parti elettriche di macchine | - | - | - | - | 13 | -100,0% | totale incidenti lavoro denunciati | 140.686 | 502.163 | 71.098 | 713.947 | 756.384 | -5,6% | anno 2003, Lombardia | | | | - | | | impianti distrib. Elettricità | 2 | 22 | - | 24 | 105 | -77,1% | scariche elettr. Radiaz. | 2 | 2 | 1 | 5 | 25 | -80,0% | parti elettriche di macchine | - | - | - | - | - | | totale incidenti lavoro denunciati | 24.119 | 96.120 | 6.188 | 126.427 | 133.934 | -5,6% | anno 2003, provincia Milano | | | | | | | impianti distrib elettricità | - | 8 | - | 8 | 53 | -84,9% | scariche elettr.,radiaz. | - | 2 | 1 | 3 | 8 | -62,5% | parti elettriche di macchine | - | - | - | - | - | | totale incidenti lavoro denunciati | 5.930 | 37.619 | 423 | 178.728 | 46.238 | 286,5% |
Sedi D'impresa, 4° trimestre 2004 | Commercio al dettaglio di articoli per l'illuminazione e materiale elettrico vario | Commercio al dettaglio di elettrodomestici, di apparecchi radio e televisori | Totale | Quote sul totale regionale 2004 | Bergamo | 26 | 129 | 155 | 7% | Brescia | 54 | 255 | 309 | 14% | Como | 6 | 84 | 90 | 4% | Cremona | 11 | 51 | 62 | 3% | Lecco | 9 | 47 | 56 | 3% | Lodi | 5 | 19 | 24 | 1% | Mantova | 17 | 87 | 104 | 5% | Milano | 155 | 870 | 1025 | 47% | Pavia | 20 | 97 | 117 | 5% | Sondrio | 9 | 40 | 49 | 2% | Varese | 32 | 142 | 174 | 8% | Lombardia | 344 | 1.821 | 2165 | 100% | Totale Italia | 4.166 | 16.180 | 20346 | Lomb/it 11% | Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati del registro delle imprese al 4° trimestre 2004
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