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Notiziario Marketpress di
Lunedì 13 Giugno 2005
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MARTUSCIELLO: "INCORAGGIARE NASCITA DI UN’INDUSTRIA EUROPEA DELLA CULTURA" |
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Roma, 13 giugno 2005 - “Per l'Italia la grande sfida è la conquista di una forte identità culturale europea aperta al mondo, espressione e sintesi di diversità, da cogliere e preservare, in una dimensione, non nazionalistica, ma come patrimonio da mettere al servizio della collettività. Anche le attuali difficoltà nell'ulteriore percorso di integrazione europea impongono con maggiore forza il perseguimento di tale obiettivo”. Lo ha detto il Vice Ministro per i Beni e le Attività Culturali, Antonio Martusciello, intervenendo a Parigi al secondo meeting dei Ministri della Cultura organizzato dall'Asem sul tema: “Diversità culturale: opportunità e sfide”. “Per questi motivi – ha affermato Martusciello – l'Italia ha aderito con convinzione alla Dichiarazione di Berlino del novembre 2004 su una politica culturale europea. Altrettanto – ha aggiunto - farà con la “Dichiarazione in favore di una carta per l'Europa della cultura”, varata a Parigi all'inizio del mese di maggio dai Ministri della Cultura europei e guarda con molto interesse ai negoziati sulla “Convenzione Internazionale sulla diversità culturale” dell'Unesco, alla cui bozza ha offerto un contributo rilevante. Nel ribadire “l'opportunità che l'Europa si doti di una propria politica culturale”, il Vice Ministro ha detto di “condividere l'orientamento della Francia, che si batte in nome del principio della cosiddetta “eccezione culturale”, ma questo principio – ha sottolineato - va interpretato con un'ottica meno protezionistica e più aperta, fondata, sull'opportunità di incoraggiare la nascita di un'industria europea della cultura. Per competere a livello mondiale con una concorrenza sempre più aggressiva dal punto di vista commerciale - per Martusciello - è indispensabile che questa industria abbia, pur nella salvaguardia e nella valorizzazione delle specifiche identità delle singole Nazioni, un carattere continentale. Un percorso che va realizzato incentivando le sinergie e le complementarietà attraverso collaborazioni bilaterali e/o a livello comunitario. Con riguardo all'Italia penso – ha detto - a contesti quali il restauro, la tutela (anche normativa), la gestione e la valorizzazione del patrimonio culturale, la cosiddetta archeologia preventiva (anche mediante attività di aerofotorilevazione), nonché, in campo cinematografico, il doppiaggio (non da ultimo per superare le barriere linguistiche che si frappongono alla crescita di un'industria europea del settore) e il restauro delle pellicole. Questi ed altri comparti – per Martusciello - sono quelli su cui Europa ed Asia possono peraltro costruire dei fecondi rapporti di collaborazione coniugando ed, anzi, valorizzando le rispettive diversità culturali. Collaborazioni - ha concluso il Vice Ministro – che, mettendo a disposizione gli uni degli altri le rispettive ricchezze che non prescindano ovviamente dall'enorme patrimonio anche in termini di capitale umano di cui noi tutti disponiamo, garantiscano un valore aggiunto alla nostra presenza sul mercato globale”.
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