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Notiziario Marketpress di
Lunedì 13 Giugno 2005
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SECURITY DAY A SETTIMO MILANESE DIFENDERE I NUOVI PERIMETRI DELL’AZIENDA PER GARANTIRNE LA “BUSINESS CONTINUITY” È IL TEMA CENTRALE DEL TRADIZIONALE CONVEGNO I.NET |
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Milano 13 giugno 2005 – I.net, con la collaborazione dei business partner Check Point e Radware, ha invitato i suoi principali clienti all’Viii edizione del l’I.net Security Day. Il meeting annuale è stata l’occasione per fare il punto sulle novità relative ai temi della sicurezza e per verificare le esigenze degli utenti al riguardo. Quest’anno il tema centrale è la nuova concezione del “perimetro di sicurezza” che le aziende devono presidiare: Daniele Perucchini, della Fondazione Bordoni e a nome del Iscom (struttura del Ministero delle Comunicazioni), ha sottolineato l’importanza delle grandi infrastrutture (luce, acqua, gas, etc), e delle reti di telecomunicazione come connettivo tra esse. “Le infrastrutture critiche sono un elemento critico per la vita del Paese, e il governo ha approntato, con il determinante apporto di soggetti pubblici e privati, due documenti per creare cultura sul tema della loro difesa. Compito principale dei prossimi mesi è continuare il lavoro già intrapreso verso nuovi obiettivi e diffondere questa cultura tra gli enti della Pa e le imprese. I.net ha dato un ottimo contributo sui temi della business continuity”. Sul versante imprese sono intervenuti Gino Bettoni e Giorgio Leardini di Radware e Lorenzo Centurelli di Check Point Software Technologies. La scelta di Radware di partire da soluzioni verticali di bilanciamento per portare poi la stessa logica su tutta la rete, ampliandola alla gestione della banda e della sicurezza, ha permesso all’azienda di allargare notevolmente l’offerta delle proprie soluzioni, portandole su una fascia di mercato molto più ampia. “Oggi, grazie a un lavoro di progettazione comune con I.net, abbiamo consentito ad aziende che sviluppano il proprio business sulla rete di poter contare su una protezione estrema da attacchi e da accessi indesiderati e, nel contempo, di disporre di continuità operativa ai massimi livelli” ha sostenuto Gino Bettoni, responsabile per Radware del mercato italiano, “in questi ultimi anni abbiamo anche sviluppato soluzioni che permettono di fornire servizi in particolar modo nell’ambito della business continuity e I.net è un nostro partner particolarmente significativo in questo ambito perchè, anche grazie ai nostri prodotti, fa della business continuity un punto centrale della propria proposta di sicurezza.” “I nostri clienti in tutto il mondo hanno rilevato notevoli cambiamenti nelle infrastrutture di comunicazione” ha detto Lorenzo Centurelli, technical manager di Check Point Software Technologies, “ ed hanno bisogno di adattare i propri sistemi di sicurezza a queste nuove sfide. Sono ora preoccupati dalle nuove tipologie di minacce che in tempi rapidissimi possono penetrare nelle reti o diffondersi partendo da una fonte fidata all’interno della rete e di come possono fornire accesso sicuro a dipendenti ed elementi esterni (fornitori, partner, clienti) in modo efficace ed economico, con la certezza che accederanno solo utilizzando computer sicuri.” “Solo con le migliori e più intelligenti tecnologie di analisi delle comunicazioni è possibile far fronte a queste nuove sfide.” ha ribadito Centurelli “Per questo abbiamo potenziato ulteriormente il cuore tecnologico delle nostre soluzioni di sicurezza preventiva, che permettono di bloccare attacchi conosciuti e sconosciuti, integrando i sistemi di protezione perimetrali, interni, web ed endpoint per garantire la “Total Access Protection”. Presentando il caso di una importante compagnia aerea che in una proposta congiunta con I.net ha scelto le tecnologie Check Point per la propria protezione, ha concluso riaffermando che “Il compito delle aziende ora è quello di definire i processi di implementazione di queste tecnologie e i processi organizzativi ed operativi per la sicurezza fisica e logica, partendo dalla crescita della consapevolezza della sicurezza da parte di tutte le tipologie di utenti.” Mauro Cicognini di I.net ha sottolineato poi il cambiamento di prospettiva che le aziende devono affrontare a seguito del crescente utilizzo di strumenti di mobilità: palmari, portatili e cellulari portano l’azienda e i suoi dati in remoto e bisogna ridefinire i rischi e le proprie vulnerabilità: la sicurezza va quindi tarata su questo nuovo confine. “Adeguarsi alle norme o sviluppare sistemi standardizzati di certficazione della sicurezza” ha concluso Cicognini “è sì un impegno ‘formale’ ma può essere l’occasione per l’azienda per guidare da protagonista la costruzione delle proprie difese”. Gigi Tagliapietra, amministratore delegato di Siosistemi, aggiunge a questo proposito: “non ha senso nemmeno pensare alla propria specifica sicurezza. In un ambiente insicuro, tutti siamo in pericolo: su questi temi anche gli operatori sono condannati a collaborare. La sicurezza dei clienti e di ciascuno di noi dipende dalla capacità del sistema complessivo di garantire il livello più alto possibile di sicurezza. Per questo motivo la formazione e la consapevolezza a tutti i livelli, istituzioni, Pa, aziende, famiglie e, soprattutto, giovani è fondamentale. Per questo l’iniziativa del Ministero è decisiva e l’attività delle aziende può fare la differenza, anche in termini di competitività del sistema Paese.”
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