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Notiziario Marketpress di Mercoledì 24 Marzo 2004
 
   
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  UE: VARATA LA COMPONENTE FINALE DELLA RIFORMA AMMINISTRATIVA: IL CONSIGLIO ADOTTA IL NUOVO STATUTO DEL PERSONALE  
   
  Bruxelles, 24 marzo 2004 - Il Consiglio ha adottato definitivamente le proposte della Commissione sulla modernizzazione dello Statuto del personale della funzione pubblica dell’Ue. La riforma copre tutti gli aspetti delle carriere e delle condizioni di lavoro dei funzionari dell’Ue e degli altri membri del personale, dal reclutamento al pensionamento. Al nocciolo del sistema vi è una struttura di carriere imperniata su due categorie di personale, amministratori ed assistenti, al posto delle quattro categorie tradizionali. La struttura prevede una progressione delle carriere in cui gli aumenti di stipendio dipendono in misura molto maggiore da una produttività sostenuta e dimostrata e molto meno dalla durata del servizio. Il nuovo sistema delle carriere è correlato strettamente a valutazione annuali del rendimento individuale per tutti i membri del personale, compresi i quadri intermedi e superiori, nonché procedure per affrontare in modo fermo ma equo gli eventuali casi di scarso rendimento professionale. Il nuovo Statuto del personale, tra l’altro, modernizza le disposizioni in materia di pensioni innalzando l’età pensionistica e i contributi pensionistici; razionalizza le diverse indennità, sostiene la retribuzione basata sul merito e rende più attuale il contesto lavorativo del personale, ad esempio migliorando il congedo di maternità e introducendo il congedo per motivi di famiglia. Rispetto a soluzioni extra-riforma l’attuazione del nuovo Statuto del personale determinerà risparmi dell’ordine di € 100 milioni all’anno nell’arco del prossimo decennio. Plaudendo all’adozione del nuovo Statuto del personale ad opera del Consiglio il vicepresidente per la riforma amministrativa Neil Kinnock ha affermato: “Questa Commissione ha realizzato il suo impegno a porre in atto una riforma globale dell’amministrazione dell’Ue e l’ha fatto in modo generalizzato, rapido e a fondo producendo risparmi reali. L’istituzione ora è dotata di una politica moderna ed integrata delle risorse umane che pone come non mai l’accento sulla qualità della gestione con disposizioni che aiuteranno il personale a produrre risultati eccellenti. È ovviamente essenziale che la prossima Commissione e quelle future mantengano tali acquisizioni, per far sì che l’Istituzione continui a far fronte, nella sua organizzazione, all’evolversi delle esigenze. Ciò è nell’interesse dell’Istituzione e del suo personale e, soprattutto, nell’interesse dell’Unione e dei cittadini cui siamo al servizio. Non da ultimo, l’adozione di questo nuovo Statuto del personale significa che le Istituzioni dell’Ue sono in grado di affrontare le sfide derivanti dall’allargamento facendo leva su una politica delle risorse umane stabile e moderna”. Nuovo sistema delle carriere L’attuale sistema delle carriere, vecchio di più di 40 anni, premia la lunghezza del servizio – “l’anzianità” – all’atto di determinare gli aumenti di stipendio. In certi gradi ciò ha comportato il fatto che aumenti automatici di stipendio sin del 38% fossero possibili nell’arco di 16 anni senza che vi fosse un sistema di promozioni legato alle prestazioni. Il nuovo sistema continuerà a tener conto dell’esperienza professionale, che è necessaria in ogni servizio pubblico, ma gli aumenti basati su di essa saranno inferiori a 20% e le progressioni delle carriere saranno legate a prestazioni sostenute. Il nuovo sistema delle carriere taglierà di conseguenza il numero di scatti di anzianità e accrescerà il numero di scatti basati sulle promozioni meritate. Il passaggio da un grado a quello successivo dipenderà dai risultati di una valutazione annuale delle prestazioni del funzionario da determinarsi in base a criteri imparziali e a obiettivi lavorativi concordati. I funzionari le cui capacità e le cui prestazioni giustifichino un avanzamento più rapido della media verranno promossi più rapidamente di quanto sia ora possibile con il sistema attuale e verranno ricompensati di conseguenza. Il nuovo sistema rimuove anche i “soffitti di cristallo” per cui attualmente 25% del personale della Commissione raggiunge il grado più alto (segnatamente A4, B1, C1) a metà della quarantina o all’inizio della cinquantina e vede quindi bloccata la progressione a causa dei limiti del sistema delle categorie. Offrendo maggiori opportunità di meritare promozioni, scaglionate lungo l’intera carriera, il nuovo sistema accrescerà gli incentivi e la motivazione. Aggiornare la politica sociale e le condizioni di lavoro La modernizzazione della politica sociale e delle condizioni di lavoro comportano una serie di cambiamenti tra cui l’introduzione del congedo parentale di cui si può fruire fin quando un bambino raggiunge i 12 anni di età, il diritto del lavoro a metà tempo per occuparsi di un bambino fino ai 9 anni di età e l’estensione delle prestazioni legali a tutte le coppie legalmente riconosciute e stabili, eterosessuali o omosessuali. Notifica degli abusi Dal 1999 tutti i funzionari hanno un obbligo giuridico di notificare i casi di supposto grave abuso alla loro gerarchia, al Segretario generale della loro Istituzione o direttamente a Olaf e hanno l’assicurazione che, qualora tale obbligo sia espletato in buona fede, sarà loro garantita una tutela da conseguenza pregiudizievoli. Tale obbligo con le relative salvaguardie sono stati ora inseriti per la prima volta nello Statuto del personale. Inoltre sono state previste disposizioni per consentire ai funzionari di segnalare supposti abusi a persone al di fuori della Commissione o dell’Olaf a patto che l’Olaf sia stato messo al corrente del grave abuso e abbia avuto un lasso di tempo ragionevole per procedere all’investigazione, e a patto che il funzionario ritenga ragionevolmente e in tutta onestà che le prove dell’abuso siano veridiche. In virtù delle nuove disposizioni le denunce e le prove possono essere presentate al Presidente della Corte dei conti, o al Presidente del Parlamento europeo, o al Presidente del Consiglio dei ministri ovvero al Mediatore europeo. I funzionari che si attengano a tali disposizioni saranno tutelati dalle possibili conseguenze negative all’interno della Commissione. Tuttavia, tale tutela non può ovviamente rimuovere l’eventuale responsabilità personale dei funzionari nei confronti di terzi ai sensi delle pertinenti disposizioni del diritto nazionale. Per fornire assistenza ai funzionari che si sentono in dubbio quanto al loro dovere o alle condizioni e ai mezzi per segnalare i casi di serio abuso a persone diverse dalla loro gerarchia o dall’Olaf, la Commissione fa in modo che tutto il personale abbia accesso ad un consulenza confidenziale e imparziale senza però che sia obbligatorio per i funzionari richiedere o accettare tale consulenza. Questioni disciplinari Regole e procedure scritte per l’espletamento di indagini amministrative migliorano notevolmente la preparazione dei casi disciplinari chiarendo tutti i fatti e le circostanze pertinenti prima di decidere di avviare la procedura disciplinare. Questo, unitamente alla creazione dell’Ufficio investigativo e disciplinare (Idoc) nell’ambito della Dg Amministrazione e di una commissione di disciplina dalla composizione più stabile e presieduta da una persona esterna all’Istituzione (attualmente l’ex Presidente del Tribunale di primo grado dell’Unione europea), contribuirà ad assicurare un trattamento equo, rigoroso e più coerente di tali casi. La possibile durata della sospensione con riduzione del salario è estesa da 4 a 6 mesi o anche di più nel caso di funzionari soggetti a procedimento giudiziario da parte degli organi giudiziari degli Stati membri. Il diritto di difesa è stato esteso e chiarito in relazione sia alle indagini amministrative che ai procedimenti disciplinari, particolarmente in termini di accesso ai documenti concernenti il caso. Mantenimento degli standard professionali Oltre ad agevolare una valutazione obiettiva della progressione delle carriere, l’introduzione di un sistema migliorato di valutazione annuale fornisce un nuovo strumento per individuare tempestivamente i casi di prestazioni che non soddisfino gli standard attesi. Si faranno quindi tutti gli sforzi ragionevoli per raggiungere e mantenere un livello adeguato di prestazioni entro determinati periodi di tempo. Qualora le prestazioni siano inadeguate e le misure correttive si siano dimostrate inefficaci, può essere avviata una procedura formale che può sfociare nella riduzione di grado o nel licenziamento. In tali circostanze si terrà conto dell’intera carriera del funzionario e le decisioni finali saranno oggetto di consultazione tra i quadri superiori e un organo consultivo comune. Reclutamento Il reclutamento continuerà ad avvenire sulla base di concorsi aperti, organizzati a partire dal 2003 da un ente specializzato, l’Ufficio europeo di selezione del personale (Epso) creato nel contesto della riforma e responsabile dell’organizzazione dei concorsi per tutte le Istituzioni europee. Considerato il contesto sempre più plurilingue in cui le Istituzioni dell’Ue si trovano ad operare, il nuovo Statuto del personale introduce, per il personale reclutato dopo il 1° maggio 2004, il requisito di dimostrare di padroneggiare una seconda lingua straniera prima di aver diritto alla prima promozione. Quadri intermedi Con il nuovo sistema di valutazione la Commissione identificherà i potenziali quadri intermedi fin dagli inizi delle loro carriere. Il nuovo Statuto del personale abbassa il livello della carriera a cui è possibile candidarsi ad un posto di capo unità, il che significa che i funzionari di grado inferiore avranno l’opportunità di diventare manager. Il nuovo Statuto del personale introduce un periodo di prova di nove mesi. Retribuzioni e pensioni L’accordo raggiunto con il Consiglio tiene conto della necessità di assicurare che la Commissione rimanga un datore di lavoro attraente per un personale internazionale qualificato e plurilingue senza perdere di vista la necessità di razionalizzare le indennità, assicurare la stabilità nel lungo periodo del sistema pensionistico e finanziare le misure di politica sociale necessarie per assicurare al personale un contesto lavorativo moderno. In generale, il pacchetto mantiene i livelli retributivi nell’arco della carriera di un funzionario. I contributi pensionistici saranno adattati annualmente sulla base di una valutazione attuariale con un’oscillazione massima di +/- 1%. L’adattamento avente effetto il primo luglio 2004 non porterà ad un tasso di contribuzione superiore al 9,75% l’adattamento del 1° luglio 2005 porterà ad un tasso massimo del 10,25%. L’età ufficiale di pensionamento passerà da 60 a 63 anni. Un prelievo speciale, che passerà in un arco di otto anni da 2,5% a 5,5% della retribuzione imponibile, è introdotto al fine di finanziare il costo delle migliorate misure nel campo della politica sociale. Il metodo dell’adeguamento annuale del salario (che aggancia l’evoluzione delle retribuzioni della funzione pubblica europea a quella delle funzioni pubbliche degli Stati membri) è integrato per la prima volta nello Statuto del personale e tali disposizioni continueranno ad essere in vigore fino al 2012. Personale non di ruolo La Commissione si è sempre avvalsa di personale non di ruolo e deve essere in grado di fare così anche in futuro. Le disposizioni attuali sono però insoddisfacenti perché troppo rigide e non assicurano al personale condizioni di lavoro sufficientemente attraenti. In futuro la Commissione sarà in grado di reclutare “agenti contrattuali” (Ac) che potranno espletare mansioni essenziali ma non centrali nelle agenzie esecutive, nelle rappresentanze e delegazioni e della Commissione. L’occupazione di agenti contrattuali rimpiazzerà il grado tecnico (funzionari di grado D) e il personale ausiliario. Gli agenti contrattuali verranno utilizzati soltanto per mansioni non centrali e lavoreranno costantemente sotto la guida del personale di ruolo. Vi saranno essenzialmente due tipi di agenti contrattuali: Ac che avranno contratti per un periodo iniziale massimo di cinque anni, rinnovabile una volta per altri cinque anni al massimo, e suscettibili – al momento del secondo rinnovo (e in funzione delle buone prestazioni realizzate) – di essere trasformati in contratti a tempo indeterminato ovvero gli Ac avranno contratti per un massimo di 3 anni nel caso di personale che espleta attualmente mansioni ausiliarie.  
     
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