IRAP: ABI, NON PENALIZZARE LE BANCHE A VANTAGGIIO DI SETTORI NON COMPETITIVI
Roma, 14 giugno 2005 - L'associazione bancaria italiana giudica inaccettabile l'ipotesi di un aumento dell'aliquota base dell'Irap per le aziende di credito. Le banche italiane hanno sempre supportato l'azione dei Governi per la realizzazione degli obiettivi di politica economica. Le banche italiane sostengono con forza l'Azienda Italia, le sue imprese, in una fase di pesante congiuntura. Giudicano per questo iniquo un intervento fiscale che colpendo una parte viva e vitale dell'economia favorisca invece settori che nessun apporto strutturale assicurano alla competitività del Paese. Le banche italiane non intravedono dietro questa eventuale discrezionalità nella fissazione di aliquote diverse alcun motivo ragionevole di politica economica e distributiva. Si delinea quindi una politica che sembra rispondere ad altre logiche, diverse da quelle che devono tenere conto invece del ruolo giocato dai partecipanti alla vita del Paese. Al mondo imprenditoriale italiano l'Associazione bancaria ricorda i contenuti dell'intesa siglata fra tutte le organizzazioni nel settembre scorso, nella quale, fra l'altro, si respingeva nettamente la discriminazione delle aliquote fiscali, perché tutte sono imprese.