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Notiziario Marketpress di Mercoledì 15 Giugno 2005
 
   
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  CRESCITA E REDDITIVITÀ DELLE PMI DISTRETTUALI SINTESI DEI RISULTATI DELLA RICERCA STRATEGIE D'IMPRESA E PERFORMANCE NELLE PMI ITALIANE  
   
  Milano, 15 giugno 2005 - Un nucleo significativo di Pmi è riuscito, anche negli ultimi difficili anni, a conseguire buoni risultati di crescita e di redditività, puntando sull'innovazione tecnologica, sul design e su politiche di marketing, associate ad un uso intenso delle tecnologie Ict e a mirate strategie di internazionalizzazione. La crisi dell'industria italiana non è quindi senza sbocchi: vi sono politiche vincenti, che se diffuse ad una più ampia platea di imprese potrebbero invertire il trend globale negativo. E' questa la conclusione a cui giunge Io studio realizzato congiuntamente dal Servizio Studi e Ricerche di Banca Intesa e dal Tedis della Venice International University, analizzando un campione di circa 650 imprese localizzate in 41 distretti industriali del Sistema Moda, della Meccanica e dei prodotti per la Casa. La ricerca è stata condotta unendo le informazioni sulle performance contenute nei bilanci a quelle sulle strategie relative all'innovazione tecnologica, organizzativa e di marketing, raccolte attraverso un indagine ad hoc, che ha consentito di individuare quali siano i comportamenti vincenti sul piano dei risultati aziendali. Le imprese analizzate nella ricerca nel loro complesso non sono riuscite ad aumentare il proprio fatturato dal 2000 al 2003 e hanno subito un significativo deterioramento della redditività nei quattro anni esaminati. A fronte di questi risultati non brillanti, tuttavia, numerose imprese mostrano una crescita significativa ed una redditività elevata, con una divaricazione crescente dei risultati, in particolare per il settore della Moda. Le performance sembrano sempre di più legate alle strategie delle singole imprese più che all'appartenenza a un distretto, sia sul piano della capacità di incrementare il fatturato, sia su quello di mantenere una redditività superiore a quella dei proprio settore. Quali sono i comportamenti vincenti ? Per rispondere a questa domanda, la ricerca ha analizzato le scelte strategiche, in termini di innovazione tecnologica, di design, di dotazione Ict e di internazionalizzazione, di quattro gruppi di imprese: Imprese "vincenti", che coniugano un andamento del fatturato superiore alle altre imprese con una redditività operativa maggiore di quella settoriale. Imprese "in corsa", che riescono a fare crescere il fatturato più delle altre anche a costo di una redditività operativa inferiore alle altre; Imprese "prudenti", che puntano a mantenere una redditività operativa superiore alla media delle imprese del proprio settore e non alla crescita; Imprese "in difficoltà", che non riescono a sviluppare il fatturato e che presentano una redditività operativa inferiore alle altre (spesso negativa). L'identikit della Pmi "vincente" è quello di una azienda che ha adottato in modo più intenso strategie relative all'innovazione tecnologica e di design, che le consentono di introdurre nuovi prodotti, anche ricorrendo a relazioni con soggetti esterni. Fondamentale risulta poi la scelta di sostenere questi elementi con adeguate politiche di marketing e di difesa dei marchi. Presenta, inoltre, una dotazione di tecnologie Ict più elevata, con il ricorso ad un più ampio portafoglio di soluzioni, che permettono di "lubrificare" i meccanismi di funzionamento interno delle imprese e le interazioni con il mercato. Le imprese "vincenti" hanno un grado di internazionalizzazione commerciale (tramite esportazioni) e produttiva (con propri stabilimenti o con rapporti con fornitori esteri) medio/alto, ricorrendo più delle altre a forme di investimento diretto con propri stabilimenti. L'analisi approfondita dei diversi profili strategici mostra che la competitività delle imprese non emerge da uno solo dei fattori identificati (tecnologia, organizzazione e marketing), ma da un mix coerente con le dinamiche del settore di appartenenza. In particolare, per quanto riguarda la proiezione all'estero, non esiste una correlazione univoca tra internazionalizzazione e performance: risultati superiori alla media emergono nella misura in cui l'internazionalizzazione è abbinata a investimenti strategici innovativi mirati. La ricerca mostra dunque l'emergere di un nuovo modello di impresa distrettuale: cambia il rapporto con il territorio e si sviluppano nuovi fabbisogni di competenze, con una rilevanza crescente di figure professionali, tradizionalmente poco utilizzate dalle Pmi in precedenza. La sfida ora è quella di sostenere al meglio le imprese "vincenti" e al tempo stesso diffondere maggiormente comportamenti virtuosi alle altre imprese, traghettando le imprese distrettuali più chiuse verso un modello competitivo rinnovato.  
     
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