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Notiziario Marketpress di Mercoledì 15 Giugno 2005
 
   
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  SECONDO L'EULAR, IL 7PQ DOVREBBE CONTEMPLARE ANCHE LE PATOLOGIE REUMATICHE  
   
  Bruxelles, 15 giugno 2005 - La Lega europea contro le malattie reumatiche (Eular) ha criticato la Commissione europea per non aver inserito nei suoi programmi di ricerca e di biomedicina le malattie reumatiche tra i principali gruppi di patologie gravi. L'11 giugno scorso, in un intervento a conclusione della conferenza dell'Eular tenutasi a Vienna, in Austria, Josef Smolen, reumatologo e presidente dell'Eular, ha deplorato il fatto che la Commissione non abbia catalogato i reumatismi quale importante materia di ricerca e non li abbia inclusi nelle proposte del Settimo programma quadro (7Pq). "L'ue sta tradendo le aspettative di oltre 100 milioni di pazienti europei affetti da malattie reumatiche", ha dichiarato il professor Smolen. "Questo atteggiamento di scarsa considerazione delle legittime preoccupazioni di molti di questi cittadini è a dir poco irritante". Secondo l'Eular, più di 100 milioni di cittadini europei soffrono di patologie del sistema muscolo-scheletrico. Circa l'uno per cento della popolazione dell'Unione europea, pressappoco quattro milioni di persone, è affetto da artrite reumatoide, mentre il dieci per cento è colpito da osteoporosi. Inoltre, il numero di decessi causato da fratture delle vertebre cervicali o del femore, comunemente causate dall'osteoporosi, è più elevato di quelli provocati dal tumore al seno. "Ogni anno 2,5 milioni di dipendenti a tempo pieno si assentano dal lavoro a causa dei reumatismi. Secondo la Commissione europea, ciò provoca una perdita in termini di prodotto interno lordo dello 0,2 - 2 per cento", ha affermato Josef Smolen. Il presidente della lega ha accolto con favore un progetto di dichiarazione che riprende le preoccupazioni dell'Eular ed è attualmente in fase di discussione al Parlamento europeo. Il progetto di dichiarazione del Parlamento chiede di inserire le patologie reumatiche tra le priorità del 7Pq e nell'ambito della nuova strategia comunitaria in materia di salute, il rafforzamento della legge contro la discriminazione dei disabili attraverso una nuova e distinta direttiva comunitaria e un migliore accesso per i pazienti affetti da malattie reumatiche a tutte le terapie disponibili sull'intero territorio dell'Unione europea. Il trattamento medico dei reumatismi ha fatto di recente enormi progressi grazie a prodotti biologici innovativi, ha affermato il professor Smolen. "Si può solo sperare che all'interno del settore non si perda l'interesse in ulteriori e costose innovazioni per mancanza di iniziativa della ricerca da parte delle autorità dell'Ue", ha concluso.  
     
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