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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 15 Giugno 2005
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IL MANDATO INFORMATICO MIGLIORA L’EFFICIENZA DEI SERVIZI IL COMUNE DI TRIESTE ELIMINA I FLUSSI CARTACEI DA E VERSO LA TESORERIA |
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Trieste, 15 giugno 2005 - Dal 16 maggio 2005 il Comune di Trieste, tra i primissimi comuni in Europa, utilizza per la gestione dei pagamenti una soluzione informatica di estrema avanguardia che consente l’eliminazione dei flussi cartacei da/verso la Tesoreria grazie all’ausilio della firma digitale “forte” (che garantisce cioè validità giuridica ai documenti). Il Comune emette verso la tesoreria oltre 80.000 documenti annuali tra ordini di pagamento (mandati) e ordini di incasso (reversali). Questi ordini originano le operazioni bancarie e, comportando movimenti finanziari da/verso le casse dell’Ente, sono documenti che impegnano il Comune e il Tesoriere giuridicamente oltre che finanziariamente. Gli ordini seguono un processo interno che coinvolge diversi uffici e che prevede per ognuno di essi emissione, stampa, visto, firma e invio in tesoreria (tramite usciere) accompagnato da una distinta che il tesoriere deve firmare per avvenuta ricevuta. Grazie anche ad una legislazione italiana particolarmente avanzata che ha recepito l’importanza strategica di strumenti innovativi come la firma digitale, e ha stabilito precise norme sull’uso di essa, è stato possibile realizzare un progetto per informatizzare completamente tutte le fasi della vita degli ordini di pagamento, mantenendone la validità giuridica e, soprattutto, in modo totalmente trasparente rispetto all’operatività abituale. A causa della novità e complessità della materia trattata, il progetto ha richiesto uno speciale impegno da parte del team di dirigenti comunali che si occupano di bilancio e flussi finanziari. Inoltre la sua realizzazione ha richiesto la collaborazione ed il coinvolgimento diretto di tre ulteriori attori: il gruppo Deltadator Spa che fornisce il sistema di contabilità, il gruppo Unicredit Banca Spa in veste di Tesoriere e la società Uniit Spa (del gruppo Unicredit) che gestisce i flussi informatici con firma digitale per conto del Tesoriere. La fase attuativa del progetto, oltre all’acquisizione delle smart cards, dei lettori e dei certificati necessari per l’apposizione della firma digitale, ha richiesto l’adeguamento dei vari sistemi informatici per metterli in grado di colloquiare tra loro, l’analisi e la ridefinizione dei flussi procedurali interni, la formazione del personale, nonché un periodo di sperimentazione di un paio di mesi. A distanza di meno di un mese dall’entrata in funzione a regime, lavorano correntemente col nuovo sistema 35 operatori, sono stati firmati senza problemi circa 2.300 mandati per oltre 34.000.000€ e già i primi risultati premiano il lavoro svolto e consentono di apprezzare i notevoli vantaggi derivanti dalla sua attivazione quali: la già citata eliminazione dei flussi cartacei tra Ente e Tesoriere; il risparmio di carta; l’eliminazione di fasi esecutive ripetitive, noiose e senza alcun valore aggiunto da parte del personale che le esegue (es. La firma di pacchi di centinaia di mandati, la preparazione ed il controllo delle distinte, ecc.); la smaterializzazione degli atti con conseguente semplificazione delle procedure di archiviazione e recupero degli spazi; accelerazione dei tempi e dei processi di firma e di pagamento; riduzione degli errori di imputazione; controllo e monitoraggio dei flussi informativi trasmessi al Tesoriere; garanzia di riservatezza e segretezza. E’ una piccola, grande, rivoluzione, probabilmente sarà positivamente registrata soltanto dagli “addetti ai lavori”, rischiando di passare inosservata ai più, mentre in realtà introduce la voglia di reale cambiamento e miglioramento sostanziale alla macchina pubblica che questa amministrazione, con la sua giunta e maggioranza, nonché anche con gli stimoli che provengono da parte dell’opposizione, sta davvero cercando di produrre.
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