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Notiziario Marketpress di
Giovedì 16 Giugno 2005
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UNIVERSITA’ PER LEADER E FILOSOFI D’AZIONE - ESE |
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Milano, 16 giugno 2005 – L’ateneo del futuro? Umanista all’italiana, rigoroso all’anglosassone e pragmatico all’americana. Questo è il mix che il management dell’Ese, considera ottimale e propone agli studenti della sua università. Delle scuole italiane se ne è sempre detto di tutti i colori ma quella su cui ci si accanisce di più è da sempre l’università: mandrie di giovani trasformati in vitelloni confusi che tentano di laurearsi facendo lo slalom tra le varie asperità degli atenei nostrani. Insomma, che ne è dei sogni e delle speranze di quei “frugoletti” ormai quasi pronti per l’università? Andando a scartabellare tra le varie offerte di strutture private, cattoliche oppure statali ma con una buona nomea l’attenzione si è focalizzata su qualcosa di molto particolare: la European School of Economics. L¹impatto è immediato, sfogliando il sito www.Uniese.it la prima cosa che salta all'occhio è la “mission”, la missione: “La European School of Economics ha sognato una rivoluzione, ha sognato una Scuola che insegni che il “sogno” è la cosa più reale che ci sia. In politica, nel mondo del business, c’è bisogno di una nuova generazione di leader, uomini visionari, filosofi d’azione, sognatori pragmatici capaci di armonizzare gli apparenti antagonismi di sempre: economia ed etica, azione e contemplazione, potere finanziario e amore. La Ese ha la missione di prepararli.” Una scuola per leader, bene, ce ne sono anche altre. Ma come può un’ università parlare di rivoluzione? “Noi non possiamo tollerare che ci siano atenei che trascurino il nutrimento dell’essere - chiarisce il Rettore Stefano D’anna - un ragazzo non può tornare a casa soltanto con chiacchiere su materie, le più diverse, ma che non entrano nella profondità che ognuno deve conoscere di se stesso, che riguarda poi gli scopi che ha nella vita, chi è, dove va, che cosa vuole, che cosa ama.” Eppure all¹Ese non si studiano materie umanistiche, tutt’altro: International Business, International Finance, International Marketing. Questi ad esempio sono i corsi delle Lauree quadriennali offerte. Perché tutto in inglese? “I corsi si svolgono tutti in inglese, prima svolgevamo corsi paralleli anche in italiano ma adesso il livello dei ragazzi che si iscrivono a questo tipo di studi è sufficientemente alto da averci permesso questa scelta. Comunque abbiamo intensificato lo studio dell’inglese nei primi mesi e gli studenti sono costantemente seguiti da un tutor.” E anche questa è una rivoluzione per la nostra Italia così istintivamente pigra: “Sì, la rivoluzione che ha portato la European è molteplice continua il Rettore abbiamo portato un nuovo modello educativo in Italia. Da una parte i ragazzi si sono impegnati a studiare in inglese, dall¹altra a fare almeno un anno all¹estero. Obbligatoriamente. Quindi non è l’Erasmus dove ne va uno su cento. E’ cento su cento.” Ma in un anno all’estero gli studenti vanno nelle altre sedi dell’Ese? (Già, perché se in Italia ci sono sedi a Roma, Milano e Lucca, l’università è presente anche a Londra e New York): “Li mandiamo nelle altre sedi ma anche in tutte le altre università del mondo con cui siamo in rapporto di scambio di studenti.” “In sintesi Lo stile della European School of Economics,è la cultura italiana, l’umanesimo, la bellezza, la ricerca filosofica: che è la parte italiana del nostro “progetto”. Unita a un rigore accademico di tipo anglosassone e a un pragmatismo molto americano. Noi pensiamo che questo mix debba essere la formula del futuro, ciò che gli atenei del futuro dovranno essere. Permettere ai ragazzi di fare una ricerca, di avere un¹introspezione, di raggiungere profondità, una buona conoscenza di sé e una preparazione accademica eccellente. Nello stesso tempo essere internazionali e preparati al mondo e con un forte senso pratico. Www.uniese.it - tel 02 36504235 - ese.Milano@uniese.it
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