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Notiziario Marketpress di Venerdì 17 Giugno 2005
 
   
  Web moda & tendenze  
  ROY ROGER’S, IL PRIMO JEANS ITALIANO UN’INTUIZIONE DI IERI, UN PRIMATO DI OGGI. IN MOSTRA A PRATO E A FIRENZE  
   
  Il primo jeans italiano è nato in Toscana. E in Toscana torna, come antesignano di quel fenomeno di costume che è stato il denim, per la mostra sul Jeans in essere al Museo del Tessuto di Prato, nell’arco di tempo che abbraccia anche Pitti Immagine. Perché in questa regione Francesco Bacci, il fondatore di Roy Roger’s, portò per la prima volta dagli Usa il tessuto denim. Erano gli anni ’50, i primi modelli mutuavano l’abbigliamento da lavoro. Qui, nasceva il primo jeans americano nella materia ma italiano nell’anima: ai tempi rigido, duro al tatto in mancanza di lavaggi collaudati, con la cerniera (subito brevettata) sulle tasche posteriori. Roy Roger’s ha segnato il percorso che avrebbe preso la storia del denim nel nostro paese, passando da prerogative esclusivamente funzionali a capo di pregio estetico, con tutti i crismi per diventare leggenda: il denim dell’americana Cone Mills, dietro le abili intuizioni di Bacci e dei suoi collaboratori, acquisiva uno stile inconfondibile, conquistava le generazioni di giovani degli anni ’60 e le successive, dei figli, dei nipoti, inclini a indossare il mito tradotto in linguaggio moderno. Per questo, nell’ambito della mostra, Roy Roger’s acquisisce una valenza speciale A partire dalla paternità del jeans inteso come capo fashion, per attraversare quattro generazioni e riproporsi in sintonia con l’evoluzione dei gusti, tenendo fede alla propria vocazione primaria ma adeguandosi sensibilmente al mercato e alle sue mutazioni grazie all’altissima qualità del miglior denim americano, giapponese, italiano e agli innumerevoli lavaggi, finissaggi, trattamenti. Una capacità di plasmare la materia che oggi Fulvio Biondi, genero del fondatore, ha trasferito anche sull’abbigliamento di matrice sportiva, sui capispalla sagomati, sui pantaloni in cotone, canvas, velluto. A Prato, la storia, in mostra dal 22 giugno al 30 novembre. A Pitti, la sua evoluzione contemporanea, condensata in una collezione che per la primavera estate 2005-06 vara una nuova linea, a completamento del panorama di fogge e vestibilità. Alla serie Fashion, basica e giovanile (etichetta marrone), alla Active, ispirata ai trend dello street style (etichetta verde) e alla De Luxe con i suoi capi numerati da collezione, per veri intenditori di denim (etichetta nera), si aggiunge ora la nuova Recycled. Una selezione di capi che riaffiora dagli archivi storici dell’azienda per virare al moderno rivista nelle vestibilità, con l’ausilio di strategici ricami, accessori, decorazioni. A contrassegnarla, una raffinata etichetta bianca e oro, che spicca sui capi in drill niveo e dettagli dorati. Un continuum nella fedeltà del marchio ai propri stilemi, che fa vivere in parallelo suggestioni antiche modulate in linguaggi nuovi e gli imperituri cinque tasche, con le cerniere posteriori, le impunture a triangolo nero ormai diventate simbolo. Sempre giocando sui tessuti elitari nel mondo denim, con l’esperienza smisurata di chi sperimenta da più lustri, lavaggi unici, colorazioni innovative, finiture degne di una couture. Anche per questa stagione, come da tradizione, sullo stile Roy Roger’s soffia il vento statunitense, con ispirazioni che divagano sulle tonalità caraibiche. Prodezze di lavorazioni e nuance che sono approdate, grazie a Fulvio Biondi, allo zenith della distribuzione nazionale. A enfatizzare la vetta qualitativa del brand, infine, il piacevole “Scent of Roy Roger’s ”. Un ammorbidente peculiare, delicato, da utilizzare durante il lavaggio per “marcare” i capi con la memoria olfattiva dell’aroma Roy Roger’s. “Scent of Roy Roger’s ” è la rivelazione di appartenenza a un gruppo: quello della vera cultura del denim, inteso come stile di vita, come segno di innovazione che attraversa la coltre del tempo per abbracciare il pubblico degli affezionati e quello dei neofiti. La conferma che “essere” Roy Roger’s va ben oltre il prodotto, significa apprezzare il sistema di valori che hanno reso un marchio leggendario e seguirlo nelle proprie scelte estetico-funzionali. Come si addice a un prodotto di culto, non poteva mancare la serie di estimatori del marchio, “ospiti speciali” che presenziano allo stand Roy Roger’s, nel padiglione Armeria, il giorno 23 giugno. Il prossimo appuntamento sarà con la manifestazione Bread&butter, a Barcellona, dall’8 al 10 luglio. Un ambito espositivo di livello internazionale, degno di accogliere la vena creativa Roy Roger’s per trasferirla in ogni angolo del globo.  
     
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