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Notiziario Marketpress di
Lunedì 20 Giugno 2005
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DA TUTTO IL MONDO A FIRENZE PER IL PREMIO GALILEO LA COMUNITÀ INTERNAZIONALE CELEBRA CON UNA FASTOSA CERIMONIA A BOBOLI I CINQUE VINCITORI: BOCELLI, BONINO, FUENTES, HENRI LÉVY E LA RIVELAZIONE KSENIA BASHMET |
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Firenze, 20 Giugno 2005 – L’ave Maria di Gounod per la voce di Andrea Bocelli, il pensiero sull’Europa di Bernard Henri Lévy, i capolavori degli Uffizi, lo spettacolo shakespeariano che attori e ballerini della Pergola e del Maggio Musicale hanno messo in scena tra i sentieri di Boboli. Sono alcuni dei momenti rilevanti della Ix edizione del Premio Galileo 2000 che si sono svolti a Firenze con molte centinaia di ospiti dai cinque continenti, ministri e parlamentari, ambasciatori di una decina di nazioni, ex e futuri governanti, rappresentanti delle istituzioni, del mondo della cultura, spettacolo, finanza, informazione, società, tutti per festeggiare le cinque personalità alle quali il premio è stato destinato: il cantante Andrea Bocelli e la venticinquenne pianista russa Ksenia Bashmet per la Musica, il filosofo francese Bernard-henri Lévy per la Libertà del Pensiero, lo scrittore messicano Carlos Fuentes per la Cultura, Emma Bonino per la Pace. Sono stati scelti da una giuria internazionale composta dall’attrice greca Irene Papas, dall’ex ministro della Cultura francese Jack Lang, dal direttore generale dell’Ente Teatrale Italiano Marco Giorgetti, dalla principessa Irina Strozzi e da Alfonso De Virgiliis, presidente della Fondazione Premio Galileo 2000 che organizza l’evento in collaborazione con l’Ina Assitalia di Firenze, nella persona dei due agenti generali Antonio De Virgiliis e Michele Reali. Oltre ai membri della giuria, hanno partecipato alla cerimonia il ministro dell’Ambiente Altero Matteoli con il sottosegretario Roberto Tortoli e il vice ministro dei Beni Culturali Antonio Martusciello. Tra i parlamentari Stefano Passigli, Enrico Jacchia, Vittorio Sgarbi. La Francia è stata rappresentata dal ministro per la Sicurezza Sociale Catherine Vautrin e dal ministro consigliere dell’ambasciata in Italia Florence Mangin. La Spagna dall’ex ministro del Lavoro Fernando Suarez Gonzalez, dall’ambasciatore a Roma Josè Luis Decenta Ballester e da quello presso la Santa Sede Jorge Dezacallar de Mazarredo. Numeroso anche il corpo diplomatico dei altri paesi di lingua spagnola: gli ambasciatori del Messico Rafael Tovar, dell’Equador Emilio Izquierdo e quello del Perù in Vaticano Josè Moran Val. Con Irene Papas tra i volti noti dello spettacolo figurano Giorgio Albertazzi, Lucia Bosè, Andrea Giordana, Sergio Fantoni, Mariangela D'abbraccio, Marina Malfatti, Laura Lattuada, Deborah Caprioglio e il regista Maurizio Scaparro. Delle istituzioni locali hanno fin qui confermato, tra gli altri, il sindaco Leonardo Domenici, il presidente della Provincia Matteo Renzi, il rettore Augusto Marinelli, il questore Vincenzo Indolfi, i comandanti provinciali e regionali dei carabinieri Giovanni Nistri e Roberto Rosi, il soprintendente Antonio Paolucci. Presente anche il direttore del Museo di Storia della Scienza Paolo Galluzzi con il direttore del Nobel Museum di Stoccolma Svante Lindqvist. Tutta la parte spettacolare è comunque affidata alla regia di Ilaria Bucchioni, a 40 attori, 26 ballerini, 106 musicisti (Filarmonica, Agimusarte e Orchestra da Camera Fiorentina diretta da Giuseppe Lanzetta) oltre ai 47 elementi del coro Harmonia Cantata e alla Filarmonica Rossini. Dieci gli elettricisti, 5 i carpentieri. Per la cena (catering Guido Guidi) erano all’opera 120 tra cuochi e camerieri. E stata resa disponibile anche un’ambulanza e per la sicurezza un piccolo esercito di vigili, polizia e carabinieri, oltre al personale della Soprintendenza e allo staff di servizio. In tutto oltre 600 persone. Antonella Boralevi ha condotto la cerimonia che è stata arricchita da un’esibizione di Bocelli (Natalia Strozzi è la ballerina prescelta per danzare sull’aria dell’Ave Maria) e da un discorso sull’Europa di Bernard Henry Lévy. Un’esibizione del noto industriale tedesco Karl Zeiss, appassionato di lirica, che ha cantato un’aria dalle Walkirie wagneriane. I premi per i vincitori (spille d’oro impreziosite da diamanti, rubini e perle) sono realizzati dalla Bottega orafa Penko.
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