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Notiziario Marketpress di Lunedì 20 Giugno 2005
 
   
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  IL COMUNICATTIVO RADIO 1 RAI: FLAVIA VENTO AL “CONFESSIONALE DEL COMUNICATTIVO” “CHI HA GRANDI VEDUTE CAPISCE CHE SONO MOLTO INTELLIGENTE” “SE FOSSI STATA ELETTA ALLA REGIONE LAZIO MI SAREI OCCUPATA DELLA SANITÀ O DELLA DISOCCUPAZIONE”  
   
  Roma, 20 giugno 2005 - Venerdì 17 su Radio 1 Rai Flavia Vento è stata l’ospite del “Confessionale del Comunicattivo”, laboratorio dei linguaggi della comunicazione ideato e condotto da Igor Righetti. Ecco un estratto dell’intervista (fedele nella trascrizione, errori grammaticali inclusi) realizzata da Igor Righetti. Da bambina che cosa sognavi di fare da grande? L’archeologa. Perché proprio l’archeologa? Sei un’amante dei sondaggi stratigrafici? Perché quando studiavo la storia mi piaceva molto l’Egitto e poi mi sono sempre appassionata di egittologia, ho studiato un sacco di libri su tutti i misteri delle piramidi. E poi che cosa è accaduto? E poi purtroppo ho preso un’altra strada. Non ti piacciono più i faraoni? No, ho sempre questa passione però è una cosa abbastanza difficile da fare. Quindi preferisco leggere quando scoprono qualcosa sui giornali. E poi non ci sono più i faraoni di una volta… Beh no. Sicuramente era una civiltà del tutto diversa da questa. Che cosa pensi di fare da grande? Beh da grande. Io già sono grande, ho fatto un sacco di cose e sono tanto contenta di quello che ho fatto. A parte “Libero” che magari avrei evitato. Però ti ha dato molta popolarità… Sì, però se avrei aspettato magari avrei fatto qualcosa di più istruttivo. Non ti è piaciuto stare sotto un tavolo di vetro? Non mi piacciono queste etichette che poi insomma per levarsele ci vuole tanto tempo. La gente si ricorda di me sotto il tavolo però non si ricorda che ho fatto teatro, cinema, un film con Cecchi Gori e anche una fiction. Quindi poi alla fine, insomma, mi dà anche un po’ fastidio. E con Mammuccari come hai lavorato? Teo è molto bravo a prendere in giro le persone, a farle sentire non a suo agio. E poi diciamo che è stato il primo a fare questo in televisione. Appunto col pubblico al quale diceva ad esempio “ma quanto sei brutto”. O prendeva gli ospiti e li faceva cantare male. Insomma prendeva molto in giro le persone. Sei superstiziosa? No, anzi il mio numero preferito è il diciassette. Hai gatti neri a casa? No gatti neri per fortuna no. E allora sei superstiziosa? Hai detto “per fortuna?” Beh superstiziosa credo che sono le persone che di venerdì 13 non escono di casa. O di venerdì 17. Se vedo un gatto nero non è che mi fa paura. Però cambi strada… Beh sì, il gatto nero che attraversa la strada un po’ sì. Quali difetti ti attribuiscono e quali pregi? Difetti che sono un po’ egoista, penso molto a me più che agli altri. E i pregi sono molto generosa e molto solare. Sei pigra? Molto, tantissimo. Infatti per andare in palestra ci vuole qualcuno che mi viene a prendere perché non mi va proprio. In che modo ti definiresti? Una ragazza semplice, però che ogni giorno devo vivere qualcosa, delle esperienze, devo viaggiare, devo scoprire delle cose nuove. Che cosa c’è scritto sulla tua carta d’identità alla voce professione? C’è scritto attrice. Ti ritieni un’attrice? Sì, sì, perché ho studiato tanti anni recitazione e, purtroppo, non ho avuto questi grandi registi che hanno creduto in me però, insomma, ho soltanto ventotto anni e farò altre cose. La bellezza non rischia di offuscare l’intelligenza? Assolutamente no. Nel tuo caso è stato così? Io non credo che puoi capire una persona intelligente se fa determinati tipi di programmi. Una persona intelligente la scopri a cena, quando ci parli, quando ci passi del tempo. Insomma lì puoi conoscere una persona. A me non mi piacciono queste etichette solo per… capito come? Certo Flavia, ma non ti puoi portare tutti i telespettatori a cena… No, ma i miei amici sanno perfettamente che sono molto intelligente. I tuoi amici sì, ma tutti i telespettatori… E vabbè, chi ha grandi vedute capisce che sono molto intelligente. Proprio grandi grandi… No, non grandi. A chi devi dire grazie? A me stessa. Sei modesta? Un po’ sì. Hai dovuto faticare per importi nel mondo dello spettacolo? No, per niente. È stato semplice? Molto semplice. Sei la prima a dirlo… Sai che è? Che io sono stata fortunata perché comunque quando avevo diciotto anni facevo la modella a Milano, poi ho fatto dei provini e mi hanno subito preso per “Il Lotto alle otto” con Giletti. Poi da lì avevo un bel viso, soprattutto in televisione venivo molto bene e mi hanno preso per fare “Libero”. Poi ho fatto anche un programma sul cinema che conducevo su Raidue. Non me lo ricordo questo programma… “Stracult” di Marco Giusti, dove ho anche intervistato Tom Cruise. Ah ecco, te la ricordi quell’intervista… Eh sì. Sei invidiosa? No, magari posso essere invidiosa di una persona, che ne so, in America, che è una grande diva di Hollywood, magari sì. Un po’ invidiosa di Gisele sì. Rimpianti? Che a vent’anni dovevo andare a vivere a Los Angeles. E poi? E poi non ci sono andata perché sono rimasta qui. Sedotta e abbandonata? No. Perché non sei andata a Los Angeles? Perché ho iniziato a lavorare qui e non ci sono andata. Però, insomma, ci tornerò. In quale occasione non ti sei sentita apprezzata? Mai. Però ti hanno sottovalutata… Ti ribadisco il concetto che a me di quello che pensano le persone non è che mi importi tanto. Però fai un lavoro… Sì, però comunque sia io con questo lavoro guadagno dei soldi quindi poi se uno deve guadagnare dei soldi facendo la stupida… cioè no? Questa poi è una scelta. No, non è una scelta. Sicuramente ci sarà un periodo lavorativo della mia vita in cui questa cosa sicuramente cambierà. Finora però sei andata avanti così. Mah andata avanti così, io non è che ci soffro per questa cosa. Ti ripeto ci sono persone che lavorano per un mese e guadagnano molto meno di quello che guadagno io. Cioè alla fine delle scelte che uno fa. Non diciamolo troppo ad alta voce altrimenti potremmo suscitare le ire della gente… No non è che sono le ire perché alla fine significa che non sono così tanto stupida. Quali sono i tuoi valori? L’amicizia, l’amore, la fedeltà, il rispetto degli altri. In che cosa senti di essere particolarmente brava? Beh nelle mura domestiche sono brava devo dire, pulisco casa, so cucinare, faccio un sacco di piatti. Quindi mi sento brava, ecco. Potrei sicuramente gestire benissimo una famiglia. Professionalmente parlando? Ti ripeto io credo di aver studiato tanto recitazione e vorrei avere un ruolo per far capire agli altri che so recitare veramente. Quello della casa era un invito a un principe azzurro? No, no. Ai principi azzurri non ci credo più di tanto. Non ne hai avuti? Sì, però sono un po’ demoralizzata da questo punto di vista. Ti hanno sempre lasciata? No, quello no. Anzi le storie più serie li ho lasciati io. Però è difficile trovare una persona con cui stare tutta la vita, sposarsi, fare dei figli, perché poi appunto entra l’abitudine. Entrano tanti fattori. Io vedo tanti fattori che sono insieme, che tradiscono. Allora preferisco stare da sola. A proposito di “fattori”. L’anno scorso hai abbandonato il reality “La Fattoria” dopo appena sei giorni di permanenza. Perché? Perché innanzitutto io sono molto animalista e devo dire che tenevano gli animali in una maniera indecente. C’era un cane tenuto con una catena che pesava dieci chili, sotto la melma. Gli andavo a dare da mangiare io, lo liberavo io e ci soffrivo tanto perché io, essendo veramente animalista, non sopporto queste cose televisive dove sfruttano gli animali. L’hai detto alla produzione? Sì, l’ho detto. E mi hanno risposto che quel cane stava benissimo là dov’era. Quindi tu sei andata via per questo? No, questo è stato un fattore che mi ha fatto male. E poi sinceramente non mi piace il meccanismo del reality. A me non piace mettere in mostra il mio io, quello che voglio, le mie emozioni. Una domanda un po’ più profonda: perizoma o culottes? Culottes. Perché? Perché il perizoma è volgare. Anzi mutandoni della nonna. Tu usi quelli? No della nonna no, però mutandoni sì. È vero, come dicono, che in amore e in politica sei volubile? Un po’ sì. Perché? Perché uno è portato a conoscere delle persone, poi magari alcune storie vanno, altre non vanno. E c’è sempre qualcosa di magico quando conosci una persona. E quindi si cambia. Si cambia partito politico, si cambia ragazzo. L’uomo si cambia perché se non ci sono delle cose in comune che non fanno andare avanti un storia è normale che si incontra un’altra persona. Non è che sono volubile. Sono stata un anno e mezzo con Fabrizio Bentivoglio, ero innamoratissima di lui, ero fedelissima a lui e poi mi ha lasciato. E poi queste persone che mi attribuiscono dei flirt e io non ho avuto nessun rapporto. Magari se esco a cena con un amico non è che è il mio fidanzato. Magari qualche flirt l’hai lanciato pure te… No. Che cosa hanno scritto su di te che ti ha mandata su tutte le furie? La copertina di Panorama non mi è piaciuta. La famosa “squinzia”. Beh sì. Quello non mi è piaciuto perché non sono mai scesa a compromessi nel mio lavoro, ho sempre fatto gli affari miei e non sono mai stata con un uomo per ottenere qualcosa quindi questa definizione non mi si addice proprio. Come reagisci quando i media ti ignorano? Succede a tutti. C’è un periodo in cui lavori tanto e i media ti adorano, poi cioè è così. Quando apri Novella 2000 o Eva tremila e non ti trovi come ci rimani? Come ci rimango? Meno male! Non mi hanno beccato. Sei contenta? Non è che sono contenta. Non credo che tutti i giorni uno può stare su dei giornali così. Insomma vorrei fare qualcosa per cui si parla di me e non solo del fidanzato che ho. In questo periodo, però, si parla abbastanza di te. Sì, che devo fare mi devo sparare se si parla di me? Io sono contenta anche se tante cose non si possono dire. C’è un personaggio dello spettacolo a cui vorresti assomigliare? Mi piace molto Margherita Buy. Mi piacerebbe molto fare i film che ha fatto lei. Pensi di esserne all’altezza? Sì. Allora una bella sfida tra Flavia Vento e Margherita Buy. No, vabbè no, no. Lei è bravissima e non devo fare una sfida con lei anche perché perderei sicuramente. Ma come? Hai appena detto che saresti all’altezza? Sono brava a recitare ma lei comunque è una grandissima attrice. Magari al terzo film posso scoprire, insomma, cose sempre di più per fare l’attrice. Non così. E qual è invece il personaggio con cui non vorresti mai lavorare? Mah Mammuccari? No. Ci lavoreresti di nuovo? Sì, sì, con determinate condizioni però. Non c’è un personaggio? No. Tu dici “basta che mi facciano lavorare”… No, no, non sto dicendo questo. Questo lo dici tu. Ti sei mai sentita usata? Sì. In quale occasione? No comment. A livello professionale o affettivo? Tutt’e due. Alle ultime elezioni regionali hai raccolto 34 voti. Sì e sono molto orgogliosa. Se fossi stata eletta quale sarebbe stato il tuo programma politico? Innanzitutto io non è che avrei potuto avere un mio programma politico perché avrei fatto parte della giunta della Regione Lazio. Però mi sarei occupata della sanità o della disoccupazione. Insomma avrei fatto qualcosa per i quartieri più degradati di Roma. Per esempio per la sanità? Per esempio creare degli ospedali, insomma creare, creare. Nuovi farmaci? No, nuovi farmaci no. Degli spazi anche per gli anziani. Tutto qui. Questo è il programma di Flavia Vento? No, no. Poi? Veramente non ci ho più pensato alla politica. Te la sei già dimenticata? Ma sì, ma chi se ne importa. E invece che cosa avresti fatto per la disoccupazione? Sicuramente trovare dei centri in cui i ragazzi si possano radunare per trovare appunto dei lavori, creare degli spazi, magari andare nelle società a portare dei curiculum. Sempre alla ricerca di spazi. Un ghetto di disoccupati, tutti insieme messi lì da Flavia Vento. No, vabbè, cambiamo discorso. Pensi che una showgirl possa fare meno danni di quelli che fanno i politici di professione? No. Scusa, ti ho chiamata showgirl vuoi che dica un’attrice? Sì. Pensi che un’attrice possa fare meno danni di quelli che fanno i politici di professione? No. Quindi ti sei candidata per questo, perché peggio di così non si può fare? No, io mi sono candidata perché ci credevo e perché mi sarebbe piaciuto fare qualcosa per la Regione Lazio. E poi perché comunque mi interessa molto la politica. Cioè non sono qui a dirti il programma. È passato un po’ di tempo, non lo ricordi? No, non è che non me lo ricordo. Chi te l’aveva scritto? Nessuno. Forse hai perso il foglio? No, non assolutamente no, non l’ho perso. Qual è il personaggio politico che più apprezzi oltre a Storace? Rutelli, Veltroni e Berlusconi. Così non fai torto a nessuno. No. Qual è il tuo rapporto con la letteratura e la scrittura? Allora la letteratura mi piace molto… Leggo molto. L’ultimo libro che sto leggendo è “Storia d’Italia da Mussolini a Berlusconi” di Bruno Vespa. E mi piace molto Leopardi, Shakespeare. Adesso leggi anche i tarocchi? Sì, i tarocchi mi piacciono molto. Mi piace studiarli, sono nati in Egitto. Soltanto i tarocchi o anche le clementine? Le clementine non so che siano. Pensi di essere in grado di condurre un programma? Certo. Quale per esempio? Festivalbar. Ho condotto “Striscia la notizia” non te lo ricordi? Un programma sulla politica o sulla cultura? Mi piacerebbe condurre un programma come quello di Cecchi Paone per esempio. Divulgatrice scientifica? Sì. Chissà che cosa uscirebbe… No, ma sei un po’ prevenuto. Prevenire è sempre meglio che curare. Eh lo so, lo so. Che cos’è per te la trasgressione? Tu sei una trasgressiva? No, no. Beh ecco magari la trasgressione per me è fare tardi la notte e non andare a dormire. Io che vado a dormire sempre alle dieci di sera. Ti preoccupa il tempo che passa? Beh credo che a tutti preoccupi il tempo che passa. Siamo tutti destinati a morire e quindi credo che tutti abbiamo paura della morte. Progetti? Me ne vado in vacanza. A Panarea nelle Eolie. Qualcosa di meno ludico? A livello professionale c’è qualcosa? Uno straccio di contratto? Beh sì forse un calendario. Ma poserai senza veli? No, con i veli. Flavia, dimmi la verità, quanto ci sei e quanto ci fai? Mah, giudicate voi. Tra una vacanza nel Mar Rosso per esempio e una nelle isole efelidi. Quale preferisci? Ma quali sono le isole efelidi?  
     
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