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Notiziario Marketpress di
Lunedì 20 Giugno 2005
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FABRIANO S’È COSTITUITO IL CASTLE CRICKET CLUB |
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Fabriano, 20 giugno 2005 - Regolarmente costituito e inserita nell’elenco delle Società Sportive di Fabriano e soprattutto già attivo sul campo, il Castle Cricket Club, che si pone come il prima gruppo sportivo in assoluto nelle Marche per quanto concerne questo sport nazionale estivo britannico, diffuso nei paesi di lingua inglese e nel Commonwealth. Dettagliata anticipazione ci viene fornita dal Presidente, Maurizio Stronati. “Ha origini antiche ed è risaputo che fu giocato dalla nobiltà inglese alcune centinaia di anni fa. E’ un gioco – evidenzia - che deve molto della sua unicità in quanto deve essere giocato seguendo delle vere e proprie Leggi e il cosiddetto Spirito del Gioco. Qualsiasi azione che è vista come contraria a questo Spirito causa un danno al gioco stesso. La responsabilità principale di assicurasi che il gioco sia condotto secondo il fair play è dei capitani. Tra le tante cose, lo Spirito del Gioco comprende il Rispetto per gli avversari, il capitano e la propria squadra, il ruolo degli umpires (arbitri) ed i valori tradizionali dello sport”. Dunque self control tipicamente inglese e buone maniere alla base di questo sport “E’ contro lo Spirito del Gioco discutere una decisione dell’umpire con parole, azioni o gesti, indirizzare parole scorrette verso l’avversario o un empire e cercare di truccare il gioco in qualsiasi modo. Sul campo non c’è posto per alcun atto di violenza. I capitani e gli umpires insieme, determinano la qualità del comportamento in una gara di cricket. Ci si aspetta che ogni giocatore dia un contributo importante a questo scopo. Come si può vedere, il cricket è una buona palestra di vita” Come e quando è nata questa Associazione dilettantistica “Castle Cricket Club? “Da un’intuizione del sottoscritto – ci risponde il presidente - notando un gruppo di immigrati indiani che avevano intrapreso questo gioco con assiduità quasi religiosa, su un campo di fortuna a Fabriano. Essendo stato il sottoscritto, un giocatore di cricket e capitano di una squadra in Sud Africa, saltavano subito all’occhio alcuni talenti tra di loro. Da lì a poco furono coinvolti nel progetto altri 6 soci fondatori, tra cui indiani, neozelandesi, sudafricani ed italiani, oltre che un nutrito gruppo di 30 giocatori dell’India, Bangladesh e Sri Lanka. L’india – evidenzia Stronati - che fu colonia britannica per quasi un secolo, ha già fornito degli ottimi campioni di cricket. Solo a Fabriano, vi è una comunità di oltre 150 indiani”. Il vostro primo obiettivo come soci fondatori? “Quello di trovare un’area idonea che potesse dare un minimo di dignità al gioco. Grazie alla sensibilità di alcuni operatori ed istituzioni locali, quali la Comunanza Agraria di Castelletta, si è trovata la disponibilità di un campo che, sebbene non regolamentare, può servire come soluzione ideale per l’allenamento. Si è aggiunta ultimamente – tiene a rilevare - per la cortesia del Circolo Ippico di Fabriano, la possibilità di poter usufruire di un altro campo perfetto per lo scopo”. Il passo o le mosse successive? “effettuare alcune selezioni dei giocatori che hanno portato alla luce talenti degni di nota. Questo ci ha indotto ad interpellare la Federazione Italiana Cricket che, interessata alla nostra iniziativa, invierà il Presidente della Federazione stessa a visitarci. Ci è stata preannunciata la possibilità di poter partecipare l’anno prossimo, al Campionato Italiano di Cricket di Serie B. Va detto anche detto che questo sport con le relative organizzazioni, è di recente costituzione e ancora una novità in Italia. Ad Ottobre inoltre, è prevista una Coppa Marche, in cui saremo protagonisti, appositamente organizzata dalla Federazione Italiana Cricket”. In conclusione? “Fra i traguardi a breve l’affiliazione del Castle Cricket Club alla Federazione Italiana e la preparazione di due squadre di cui almeno una in grado di gareggiare nella Serie B. Con le risorse limitate dell’autofinanziamento, tutto ciò potrà sembrare un obiettivo irraggiungibile, per tali motivi dovremo intraprendere la ricerca di opportune sponsorizzazioni. Un altro scopo a medio termine sarà trovare un campo con misure regolamentari, ove costruirci un impianto con tanto di club-house, unico nel suo genere in tutto il Centro Italia. Rimane l’aspetto sociale del Club, una realtà di non secondaria importanza. Infatti, l’Associazione si prefigge il traguardo ambizioso di offrire un giusto sfogo a quegli immigrati, per i quali il cricket oltre che ad essere una “religione”, costituisce anche una “ragione” di vita, facilitando in questo modo, la loro integrazione all’interno di una società occidentale molto diversa dalla loro”.
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