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Notiziario Marketpress di
Martedì 21 Giugno 2005
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OLTRE 1200 PER IL PREMIO GALILEO NEL SEGNO DELLA PACE STRAORDINARIO SUCCESSO DELLA CERIMONIA TRA UFFIZI E GIARDINO DI BOBOLI PER CELEBRARE I CINQUE VINCITORI. BERNARD HENRI LÉVY: SOLO IL LIBERO PENSIERO PUÒ SALVARE IL MONDO |
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Firenze, 21 giugno 2005 - Oltre 1200 personalità da tutto il mondo hanno partecipato l’altra notte a Firenze alla cerimonia del Premio Galileo 2000, una Ix edizione che ha laureato il cantante Andrea Bocelli e la giovane pianista russa Ksenia Bashmet per la Musica, la militante radicale Emma Bonino per la Pace, lo scrittore messicano Carlos Fuentes per la Cultura e il filosofo francese Bernard Henri Lévy per la Libertà del Pensiero. Bocelli è stato premiato dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Paolo Bonaiuti, la Bashmet da Roberto Tortoli, sottosegretario all’Ambiente, Emma Bonino dal ministro francese alla coesione sociale Catherine Vautrin, Fuentes dall’attrice greca Irene Papas e Henri Lévy da Alfonso de Virgiliis, presidente della Fondazione Galileo 2000 che ha organizzato l’evento in collaborazione con l’Ina Assitalia di Firenze, nella persona dei due agenti generali Antonio De Virgiliis e Michele Reali. Ricevendo il premio, i cinque laureati hanno tutti a loro modo inneggiato alla pace. Emma Bonino in particolare ha insistito sulla cultura della non violenza come unica base su cui costruire i rapporti tra i popoli, oggi gravemente minacciati da nuove ondate di fondamentalismi. Henri Lévy si è detto onorato per il premio alla Libertà del Pensiero, essendo la libertà del pensiero il presupposto illuministico che, oggi come ieri, consente di lottare contro ogni forma di tirannide e sopruso. In tema di Europa Henri Lévy ha lamentato il risultato del referendum francese che ha bocciato la nuova Costituzione, definendo l’accaduto un drammatico passo indietro e delineando un “destino da nani” per i paesi europei se il processo d’integrazione dovesse arrestarsi. Hanno fatto da cornice alla cerimonia la Galleria degli Uffizi e il Corridoio Vasariano (aperti per la prima volta a un evento esterno) e il grande Anfiteatro del Giardino di Boboli, alle spalle di Palazzo Pitti, dove sono stati tenuti premiazione e pranzo. Presenti personalità della politica, diplomazia, cultura, spettacolo, economia, informazione. Tra gli altri, molti parlamentari (Vittorio Sgarbi, Stefano Passigli, Enrico Jacchia, Rita Bernardini) e il vertice radicale al completo (Marco Pannella, Daniele Capezzone, Marco Cappato). La Francia era rappresentata oltre che dal ministro Vautrin dal console Jerome Bloch, la Spagna dall’ex ministro del Lavoro Fernando Suarez Gonzalez, e dall’ambasciatore presso la Santa Sede Jorge Dezacallar de Mazarredo, Messico, Equador e Perù dagli ambasciatori Rafael Tovar, Emilio Izquierdo e Josè Moran Val. Con Irene Papas, per il mondo dello spettacolo c’erano Lucia Bosé, Deborah Caprioglio, Orso Maria Guerrini, Andrea Giordana, Sergio Fantoni, Giorgio Albertazzi, Paolo Brosio, Lando Buzzanca, Maurizio Scaparro, Mariangela D'abbraccio, Marina Malfatti, Laura Lattuada, Giancarlo Zanetti, Geppy Gleijeses, l’etoile del balletto Roberto Bolle e il direttore dell’Eti Marco Giorgetti, uno dei cinque giurati del Premio Galileo 2000 (gli altri Alfonso de Virgiliis, presidente, la Papas, Irina Strozzi e l’ex ministro francese della cultura Jack Lang). Presenti inoltre il presidente dell’Isvap Giancarlo Giannini, il direttore del museo della Fondazione Nobel Svante Lindqvist, e tra le autorità locali il presidente della Provincia Matteo Renzi, il rettore Augusto Marinelli, il soprintendente Antonio Paolucci con la direttrice di Boboli Litta Medri, premiata per la straordinaria collaborazione insieme allo staff del Teatro della Pergola, alla regista della serata Ilaria Bucchioni e all’Orchestra da Camera Fiorentina diretta da Giuseppe Lanzetta. Oltre che dalla visita agli Uffizi e al Corridoio Vasariano, la cerimonia è stata arricchita da uno spettacolo sul tema shakespeariano del Sogno di una notte di mezz’estate, da numerosi balletti, da un esibizione di Bocelli (ha cantato l’Ave Maria di Gounod) con la danzatrice Natalia Strozzi, e dall’industriale tedesco Karl Zeiss che ha cantato un aria dalla Cavalcata delle Valkirie di Wagner. Ha condotto la serata Antonella Boralevi.
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