IL GRUPPO PPE-DE INVITA IL CONSIGLIO EUROPEO A ONORARE LE PROMESSE IN MATERIA DI RICERCA
Bruxelles, 21 giugno 2005 - Alcuni membri di spicco del gruppo Ppe-de al Parlamento europeo hanno rilasciato una dichiarazione nella quale invitano il Consiglio europeo ad onorare le proprie promesse in materia di ricerca, mantenendo intatto il bilancio Ue proposto per il settore. "Rendere l'Europa meno competitiva significa ridurre la crescita economica e il numero di posti di lavoro," recita la dichiarazione. "I membri della commissione per l'industria appartenenti al Ppe-de desiderano vedere incrementare la crescita economica, la competitività e l'occupazione attraverso il mantenimento del bilancio destinato alla ricerca. La scienza e la ricerca sono le basi per ottenere più competitività e innovazione in Europa. L'economia nell'Unione europea deve stimolare la ricerca privata e trasformare efficacemente i risultati della ricerca in prodotti economici". La dichiarazione risponde a un compromesso di bilancio proposto dalla Presidenza lussemburghese, che potrebbe ridurre i fondi disponibili per le attività correlate con la competitività di circa il 40 per cento. Il compromesso è attualmente oggetto di discussione tra i Capi di Stato e di governo europei. "Il Consiglio intende decurtare pesantemente le risorse disponibili per la ricerca europea. Ciò comporta una regressione in un settore cruciale per il futuro della nostra economia. L'ambizione dell'Europa di diventare la società basata sulla conoscenza più dinamica a livello mondiale (come definita durante il vertice di Lisbona del 2000) esige una forte concentrazione sulla ricerca e sull'innovazione per la competitività. Tale obiettivo è gravemente in pericolo", continuano gli europarlamentari del Ppe-de. Tra i firmatari figurano Giles Chichester, presidente della commissione parlamentare per l'industria, la ricerca e l'energia (Itre), il relatore sul Settimo programma quadro (Fp7) Jerzy Buzek ed il vicepresidente del Parlamento europeo Alejo Vidal-quadras Roca.