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Notiziario Marketpress di Giovedì 25 Marzo 2004
 
   
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  ALTROCONSUMO CONTRO IL DECRETO URBANI: SU INTERNET SIAMO TUTTI PIRATI?  
   
  Milano, 25 marzo 2004 – E’ entrato in vigore il 24 marzo, il decreto Urbani, approvato il 12 marzo scorso dal Consiglio dei Ministri, che prevede un inasprimento delle sanzioni contro il consumatore che scarica file audiovisivi dalla rete per uso personale. Altroconsumo contesta la legge e aveva chiesto al Presidente della Repubblica Ciampi di non firmare il decreto. L’associazione indipendente di consumatori riconosce da sempre il diritto a una giusta ed equa remunerazione per gli autori, a condizione che sia assicurata al consumatore la possibilità di effettuare copie private senza scopo di lucro. Per Altroconsumo la finalità del diritto d’autore deve essere quella di stimolare la creazione e l’investimento nelle opere dell’ingegno, per ampliare le possibilità di fruizione culturale. In tal senso lo sviluppo delle nuove tecnologie e della banda larga devono diventare un'opportunità per tutti, consentendo lo sviluppo di canali distributivi diversi e innovativi, atti ad abbattere i costi di distribuzione e a rispondere alle esigenze in continua evoluzione dei consumatori. Oggi, oltre all’inasprimento delle sanzioni che porta a 1500 euro l’ammenda da pagare per chi scarica file audiovisivi dalla Rete, è prevista la confisca degli strumenti e del materiale, e la pubblicazione del provvedimento su un giornale a diffusione nazionale e su un periodico specializzato, misura decisamente sproporzionata rispetto all’infrazione amministrativa commessa. Gli utenti della Rete sono confusi – molte le richieste di spiegazioni e consulenza giunte ai telefoni di Altroconsumo in questi giorni. Lo spirito della legge, a questo punto, sembra più volto a colpire simbolicamente che non a creare un reale mercato legale della condivisione dei file audiovisivi in Rete.  
     
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