|
|
|
|
|
|
|
Notiziario Marketpress di
Mercoledì 11 Febbraio 2004
|
|
|
|
|
|
Pagina4 |
|
|
VINITALY BRINDA IN RUSSIA, STATI UNITI E CINA |
|
|
|
|
|
Verona, 11 febbraio 2004 - Veronafiere promuove la prestigiosa manifestazione a Mosca nella tarda primavera, il 26 e 28 ottobre a Miami e dal 24 al 26 novembre a Shanghai. Una vetrina per i produttori italiani di vino, che avranno la possibilità di incontrare importatori ed esperti del settore. I dati sull’interscambio con questi Paesi. Vinitaly brinda all’estero. La rassegna di Veronafiere rafforza la propria offerta organizzativa, grazie anche all’avvio del Piano industriale che prevede 85 milioni di euro di investimenti fino al 2008, e lancia il calendario delle iniziative internazionali con le date ed il programma di Vinitaly Us Tour, Vinitaly China e Vinitaly Moscow. L’obiettivo è di promuovere il marchio della manifestazione in questi Paesi, nei quali il vino italiano viene molto apprezzato. Se gli Stati Uniti rappresentano ormai la principale piazza di riferimento per l’export nazionale, che ha superato quello francese, la Cina e la Russia costituiscono due interessanti mercati in forte sviluppo, il cui consumo è destinato a crescere nei prossimi anni. Essere presenti in tali nazioni significa gettare le basi per una penetrazione capillare futura, sull’esempio di quanto è già accaduto in Giappone, dove il vino, da curiosità per pochi, ha conquistato via via nuove fasce di popolazione. In Russia e Cina, secondo gli analisti, accadrà la stessa cosa, anche perché esistono rispettivamente un 20% ed un 5-7% di consumatori che hanno un reddito paragonabile a quello degli occidentali e che considera l’acquisto di una bottiglia di vino un segno di distinzione. In Russia, l’Italia occupa il quarto posto tra i fornitori di vino, dietro a Moldavia, Francia e Georgia. Nel 2003 ha esportato vini e spumanti per 280 milioni di euro, con un incremento di circa il 25% sul 2002 (dati Federazione russa). Le previsioni indicano forti margini di aumento per l’attuale quota di mercato, inferiore al 5% (contro il 50% della Moldavia ed il 17% della Francia), perché ai russi il prodotto italiano piace, ma non è ancora abbastanza conosciuto. In particolare i giovani e le classi medie delle principali città (Mosca, San Pietroburgo, ecc.) sembrano avvicinarsi con più attenzione, rispetto al passato, al mondo del vino, la cui cultura si sta ampliando sempre di più. Educare alla qualità è dunque la scommessa dei produttori italiani, che grazie a Veronafiere avranno l’opportunità di partecipare ad una serie una serie di seminari, degustazioni ed incontri nei quali verranno illustrate ad importatori, buyers, ristoratori, esperti ed operatori del settore le caratteristiche dei vini e le possibilità di business nel Paese. Vinitaly China, invece, è in calendario dal 24 al 26 novembre a Shanghai, uno dei centri a maggiore tasso di sviluppo del mondo, dove l’Ente ritorna dopo le edizioni del ’98 e del 2002, mentre le altre si erano svolte nel ’99, 2000 e 2001 a Pechino. La rassegna, che non si è svolta lo scorso anno, sarà un grande evento, all’interno del quale verranno proposti wine tasting, workshop per operatori e veri e propri laboratori in grado di suggerire ai consumatori cinesi gli abbinamenti più appropriati tra i loro piatti tipici ed il vino italiano. Un popolo abituato a bere i distillati dei cereali si sta innamorando dei rossi e dei bianchi, acquistati nelle città costiere, quelle a maggiore tasso di crescita. Per quanto riguarda l’interscambio di vino Italia/cina i dati (fonte Ice, Istituto nazionale per il commercio estero) evidenziano un andamento altalenante negli ultimi anni, con un’oscillazione compresa tra i 300 ed i 400mila ettolitri importati, il cui valore è stimato tra i 23 ed i 30 milioni di dollari. Si tratta di risultati apparentemente limitati, ma che segnalano una tendenza significativa, destinata a svilupparsi enormemente in futuro. Dieci anni fa gli ettolitri acquistati erano circa 3.500, un decimo dell’attuale: si calcola che entro la fine di questo decennio l’incremento sarà di almeno altre dieci volte. L’aumento del tenore di vita del cinese medio, insomma, porterà ad una struttura di consumo più simile a quella occidentale, oggi appannaggio di una percentuale minima della popolazione (circa 100milioni su 1.3 miliardi di abitanti) secondo gli standard cinesi, ma sicuramente già significativa per quelli occidentali. Ad ottobre, ripetendo l’esperienza dello scorso anno, è in programma Vinitaly Us Tour, un altro appuntamento di grande richiamo per gli operatori del comparto. Il 26 ottobre a Miami ed il 28 ottobre a San Francisco verrà presentato il meglio della produzione vinicola italiana, con degustazioni ed iniziative di alto livello che coinvolgeranno i principali importatori, distributori, catene alberghiere, ristoratori, ecc. Degli Usa. Il mercato degli Stati Uniti è quello di riferimento per il vino italiano: nel periodo gennaio-ottobre 2003 le importazioni hanno registrato un incremento, rispetto allo stesso periodo del 2002, del 6% in quantità e del 18% in valore, vale a dire 1.284.530 ettolitri e 536.9 milioni di dollari. L’italia detiene la maggiore quota di mercato (35.5% in quantità e 30.8% in valore) seguita dall’Australia (27.6% e 23.5%) e dalla Francia (14.9% e 28.9%). Per quanto riguarda i principali centri di consumo negli Usa, un’indagine dell’Ac/nielesen Winery Exchange evidenzia come al primo posto si posizioni Los Angeles (4.23 milioni di cartoni da 9 litri), al secondo San Francisco (3.25 milioni) e al terzo Miami (2.94 milioni). In merito ai vini importati, Miami, con oltre 972mila cartoni, fa la parte del leone, precedendo Tampa (più di 532mila cartoni) e Chicago (479mila cartoni). «La scelta di queste due città», osserva il presidente di Veronafiere Luigi Castelletti, «così come la promozione di Vinitaly in Russia e Cina, ci permettono di offrire, grazie alla consolidata conoscenza del marchio Vinitaly nel mondo, ai nostri espositori e ai grandi produttori italiani delle nuove occasioni di contatto e di sviluppo commerciale».
|
|
|
|
|
|
<<BACK
|
|
|
|
|
|
|
|