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Notiziario Marketpress di Mercoledì 22 Giugno 2005
 
   
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  SINTESI PRIMA RICERCA DI WEB CREDIBILITY  
   
  Roma, 22 giugno 2005 - Chi, effettuando una ricerca su Internet per lavoro, non si è trovato a dover fare i conti con migliaia di informazioni apparentemente interessanti ma spesso discordanti e non certificate? Quale professionista della comunicazione, dovendo far uscire notizie sulla propria organizzazione, non si è posto il problema di individuare i siti di informazione più autorevoli in un certo settore o per un certo target? Fra milioni di siti web non è sempre facile trovare quello più utile al proprio lavoro ed alle proprie ricerche. La maggior parte delle informazioni che provengono dalla Rete spesso fanno sorgere il dubbio circa la loro attendibilità, rendendone difficile l’utilizzo e a volte anche la sola citazione. Internet è uno strumento potente, ma che va conosciuto. Tutti noi siamo in grado di valutare l’autorevolezza di un quotidiano o di una rete televisiva, ma non tutti possiamo comprendere il grado di credibilità ed influenza di un sito web. Questo molto spesso si traduce in spreco di tempo e risorse preziose o, al contrario, nella perdita di importanti opportunità di comunicazione. L’obiettivo di questa prima ricerca di web credibility italiana è stato proprio quello di fornire uno strumento di analisi e interpretazione del fenomeno Internet ai professionisti delle relazioni pubbliche e dell’ufficio stampa che desiderino utilizzare la grande Rete come veicolo chiave di relazione con pubblici e stakeholder. Per questo abbiamo cercato di risalire a dei parametri obiettivi per individuare, in ogni settore socio-economico, i siti che godono di un alto livello di affidabilità: quelli attraverso cui i comunicatori possono far arrivare un messaggio credibile ed autorevole al proprio target e ai propri opinion leader. Innanzitutto puntualizziamo quello che noi abbiamo inteso descrivere con il termine “credibilità”. Abbiamo identificato il concetto di “credibilità” con quello di “fiducia”, declinato nei parametri: “qualità” e “autorevolezza” percepita dei contenuti informativi e di servizio dei siti; “competenza” e “professionalità” percepita del fornitore dei contenuti. Avendo concentrato i nostri sforzi su un target preciso (gli uffici stampa), con le sue peculiarità ed esigenze, abbiamo escluso tutti i siti che non forniscono informazioni e servizi utili di comunicazione. In questo senso non sono stati considerati siti-vetrina di aziende, costruiti con la finalità esclusiva di promuovere le vendite dei propri prodotti. La ricerca è stata svolta in due fasi: 1 - Identificazione di una base di siti “affidabili”, da cui ricavare precisi elementi di valutazione e un archivio di link ad altri siti da visitare. Per questa fase abbiamo proceduto con circa 1.000 interviste a giornalisti e addetti stampa dei diversi settori socio-economici; inoltre abbiamo tenuto costantemente sotto osservazione per circa un anno 40 tra i più frequentati newsgroup italiani. 2 - Navigazione di oltre 10.000 siti per effettuare un giudizio quanto più obiettivo di credibilità. Per la scelta dei siti siamo partiti, come detto, da quelli risultanti dalla prima fase di analisi e seguendo le “piste” segnate dai link ricavati da questi siti, dai più autorevoli motori di ricerca e directory. I parametri utilizzati per il giudizio di credibilità, oltre a quello fondamentale dell’essere citati nei link di siti già recensiti, sono stati: qualità del contenuto informativo; aggiornamento delle informazioni; qualità e originalità dei sevizi offerti; presenza di strumenti di interazione (forum, chat, newsletter); qualità dei link citati; cura dell’aspetto grafico. Ognuno di questi parametri è stato valutato e pesato, in base al contributo che esso porta alla determinazione della credibilità dei siti, in modo da ottenere un giudizio finale ponderato. Grazie a questa ricerca sono stati individuati poco meno di 1.800 siti ritenuti tra i più credibili ed influenti per 13 categorie e 61 sottocategorie socio-economiche. I siti sono stati tutti presentati e recensiti nel cd-rom Spazio Rp - Internet 2005-2006, lo strumento che aiuta i professionisti delle Rp a sfruttare il web con tutta la sua forza di comunicazione, fornendo la selezione e la descrizione dei siti e dei newsgroup più accreditati per ogni categoria socio-economica. La più autorevole mappa dei “luoghi” della rete dove si formano le opinioni dei diversi target, dove poter contattare gli opinion leader dei propri pubblici, dove raccogliere le informazioni e captare i trend del proprio mercato. Oltre alla realizzazione di questo importante strumento operativo, la ricerca ha permesso di cogliere una serie di aspetti della realtà italiana della Rete, che possono fornire interessanti stimoli di riflessione e approfondimento. Di seguito riportiamo gli elementi più interessanti che sono emersi dall’attività di ricerca. Il particolare più peculiare che abbiamo colto riguarda la credibilità delle fonti di informazione on-line. Mentre off-line i mezzi di informazione sono ritenuti tanto più credibili quanto più sono liberi dall’influenza della sfera politica, in Internet i siti massimamente autorevoli sono quelli di diretta derivazione istituzionale o politica. Basti pensare che tra i primi 20 siti, in ordine di affidabilità, ben 6 sono quelli di ministeri e altri 6 quelli di altri enti / istituzioni. Il sito più autorevole in assoluto individuato grazie alla nostra analisi è stato quello del Ministero degli Affari esteri. Tre ordini di motivazioni supportano questo dato: il primo dipende dalla molteplicità di aree tematiche che l’attività del ministero stesso investe come quelle del turismo, del commercio, della politica; il secondo è dato dall’importanza e dal ruolo centrale che questo ministero ha riguardo all’informazione sui temi di politica internazionale di pressante attualità nel periodo d’indagine, come la guerra in Iraq, lo tsunami, le elezioni europee ed il terrorismo internazionale; il terzo è direttamente connesso con la figura dell’attuale ministro Gianfranco Fini e del suo predecessore Franco Frattini, entrambi indicati dai giornalisti come politici particolarmente “credibili” e “autorevoli”. I new media puri (siti di informazione che non hanno anche versioni cartacee), che rappresentano l’espressione più alta della libertà di informare (e in questa categoria meritano una considerazione speciale, come vedremo, i blog) non riescono ad affermare una loro autorevolezza. Del resto anche i media tradizionali (quotidiani, i periodici e le televisioni), mentre off-line godono di una enorme forza informativa e di influenza sull’opinione pubblica, on-line hanno serie difficoltà ad imporre un loro ruolo. Anche se alcune testate, come La Repubblica ed Il Corriere della Sera, hanno siti notevolmente visitati, questi non godono della stesso livello di prestigio della versione cartacea. Il principale motivo di questa situazione è la ridotta fiducia in fonti che «lanciano notizie in modo troppo affrettato, senza una sufficiente “ponderazione” ed un adeguato controllo». Del resto non esistono enti certificatori dell’attendibilità delle informazioni contenute nei siti. L’unica eccezione riguarda il campo della medicina. Questo genere di siti, per ovvi motivi di sicurezza dato il loro legame con la salute pubblica, vengono certificati dall’ente Svizzero Hon, che attraverso l’apposizione dell’icona “Hon Code” in homepage garantisce l’affidabilità del sito e dei suoi contenuti. Tra i siti delle fonti tradizionali di informazione, gli unici che possono ritenersi dei veri e propri punti di riferimento sono quelli di poche, grandi agenzie di stampa. Un caso atipico è rappresentato dal Tgcom, organo di informazione che, nato e sviluppatosi online, usa la sinergia con il mezzo televisivo per lanciare flash periodici in modo da sviluppare le connessioni al sito e accrescere anche la credibilità percepita da parte degli utenti. I media locali on-line non sono stati volutamente considerati, poiché tutta la ricerca si è basata su siti di interesse nazionale, ma bisogna comunque riconoscere che molti di questi godono di una consistente autorevolezza e sono molto consultati e apprezzati. In generale le ridotte necessità economiche necessarie per lanciare e gestire un sito determina la superiore spinta creativa rispetto a media tradizionali che invece richiedono investimenti consistenti e hanno bisogno di raggiungere pubblici quanto più ampi possibile. On line c’è spazio per idee originali e di nicchia. Tuttavia si registra un’alta mortalità di questo tipo di siti: idee brillanti supportate da progetti di business deboli fanno spesso scemare in breve tempo gli entusiasmi di chi li promuove e ci lavora. Rimanendo in questo ambito, è da considerare che anche i siti di controinformazione o di informazione libera, trovano in rete il loro habitat naturale ed il loro humus, se così si può dire, in quanto molto frequentati ed alimentati costantemente da contributi dei singoli utenti. Tanto che a volte riescono in poco tempo ad organizzare eventi assimilabili a delle vere e proprie azioni di piazza. Anche in questo caso, la Rete, con le sue caratteristiche (gratuitità di creazione di luoghi d’incontro, riflessione, dialogo) è il luogo ideale per creare comunità e movimenti di pensiero. Solo che nasce spontaneamente una considerazione: mentre 15 persone dotate di fischietto davanti a Montecitorio attraggono stampa e tv, una “manifestazione” o un’azione dimostrativa virtuale, anche se riunisce migliaia di adesioni, non fa assolutamente notizia. Passiamo ad un tema molto attuale quando si parla di Internet e informazione: i Blog. Dalla nostra ricerca non è emerso nessun blog (blog in senso stretto, non siti particolarmente interattivi) con un accettabile livello di autorevolezza per un certo settore. Forse in Italia non è un fenomeno ancora molto diffuso. Inoltre non è facile venire a conoscenza di questi “taccuini” digitali, anche perché in nessuno dei siti giudicati “credibili” secondo il metodo della nostra ricerca viene mai presentato un link specifico. Ne’, e questo è ancora più strano, vengono citati all’interno dei newsgroup … se non in accezioni critiche. Inoltre è quasi impossibile garantire la genuinità e la credibilità di una fonte che è sostanzialmente il diario di un soggetto che condivide esperienze e riflessioni con una cerchia sempre ristretta di “amici”. Forse le nostre ipotesi circa le cause di questa condizione italiana del fenomeno sono un po’ grossolane. Per questo l’argomento sarà al centro di uno specifico dibattito con personalità esperte in materia. Ovviamente anche i siti aziendali sono stati visitati e valutati. Come si diceva all’inizio quelli esclusivamente “business” o “vetrina” non sono stati considerati. Quelli che, invece, pur mostrando chiaramente un carattere commerciale, hanno puntato ad attrarre e coinvolgere il proprio target con sezioni di news e servizi interessanti sono stati recensiti. I siti aziendali risultati credibili fanno quasi esclusivamente riferimento al settore dei trasporti. Primeggiano le case motociclistiche, molto innovative nella costruzione di vere e proprie community e avvantaggiate dalla possibilità di offrire notizie sportive, oltre alle ovvie informazioni sulla loro attività produttiva. Seguono le grandi società di trasporti pubblici (Trenitalia, Alitalia, Autostrade, aeroporti, ecc.) e per finire alcune case automobilistiche. Due considerazioni conclusive: la prima riguarda le caratteristiche che deve avere un sito per essere ritenuto credibile dai suoi utenti: l’aggiornamento, l’impatto visivo e la presenza di strumenti utili alla comunicazione sono alla base della scelta e della semplice presa in considerazione di una fonte web. Sono elementi riscontrati vedendo e confrontando le caratteristiche comuni ai siti più autorevoli censiti. La seconda considerazione attiene alle attuali forme di interazione tra utente e sito internet. Ci è sembrato, svolgendo la nostra ricerca, che queste siano ancora legate a modalità di scambio classiche come la chat ed il forum, che garantiscono sì un’interazione in tempo reale al fine della creazione di una web community, ma che non offrono la possibilità per il singolo di personalizzare on-line i servizi e prodotti offerti in rete. Forse è arrivato il momento di inventarsi nuove filosofie di interattività, più incisive, che permettano agli utenti non solo di “partecipare” ai dibattiti in corso, ma addirittura di determinare e adattare alle proprie esigenze l’agenda dei temi affrontati e le tipologie di servizi che il sito offre. Questa è indicata dagli esperti come una delle più efficaci strade per accattivarsi gli interessi e la fiducia dei naviganti. Promotore: Spazio Rp – editoria e servizi per la comunicazione. Responsabile di progetto: Roberto Portauova. Redazione e ricerche: Maurizio Ruffo, Daniele Vannucci, Danilo Procaccianti. Durata della ricerca: aprile 2004 – marzo 2005.  
     
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