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Notiziario Marketpress di
Giovedì 25 Marzo 2004
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“LA NUOVA SCIENZA DEL FARMACO” A FIRENZE, IL CERM E FIORGEN FANNO IL PUNTO SULLE NUOVE FRONTIERE PER LA CURA DEL CANCRO E DELLE ALTRE MALATTIE DEGENERATIVE |
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Firenze, 24 marzo 2004: Bertini: “Nei laboratori del Cerm abbiamo scoperto che il genoma dei tumori primari è diverso dal genoma delle metastasi. Questo ci permetterà di focalizzare gli interventi farmacologici contro ambedue i tumori in maniera specifica”. Surrenti: “Il nostro gruppo di ricerca ha documentato l’efficacia antitumorale, in vivo sull’animale, di un farmaco già in commercio utilizzato come antidiabetico”. In questi giorni Cerm e Fiorgen sono protagoniste e organizzatrici del Congresso internazionale che ha raccolto a Firenze, in concomitanza della Xiv Settimana della Cultura Scientifica promossa dal Miur, alcuni dei più illustri ricercatori impegnati nella farmacogenomica. Il Congresso Genome – Based Drug Discovery rappresenta una novità assoluta nella ricerca dei farmaci. Finora il farmaco si faceva, e ancora si fa, provando e riprovando varie molecole. Adesso invece gli obiettivi diventano: cercare bersagli di farmaci, studiarli, studiare le interazioni fra farmaco e bersaglio e le sue variazioni. “Lo sforzo del ricercatori - commenta il professor Ivano Bertini, Direttore del Cerm – è quello di provare a progettare farmaci a partire dalla conoscenza del genoma del patogeno (virus o batterio) e dell’uomo per poter colpire il patogeno con farmaci senza danneggiare l’uomo”. Qui a Firenze si è fatto il punto sul disegno di farmaci per la Sars ed influenze analoghe. Per lo più si è discusso del genoma umano. “Lo sforzo – continua Bertini - è capire quali mutazioni genetiche o quali insiemi di esse portano a malattie. L’obiettivo principale è in campo oncologico, anche se sono state studiate altre malattie quali quelle circolatorie e neurologiche”. “Nei nostri laboratori – spiega ancora il Direttore del Cerm – abbiamo scoperto che il genoma dei tumori primari è diverso dal genoma delle metastasi. Nel metastatizzarsi quindi il genoma del tumore cambia e si è visto che cambia la macchina che fa le proteine, chiamata ribosoma. Questo ci permetterà di focalizzare gli interventi farmacologici contro ambedue i tumori in maniera specifica”. Inoltre “il nostro gruppo di ricerca – continua il professor Calogero Surrenti, Prorettore Vicario dell’Università di Firenze e Vicepresidente di Fiorgen – ha documentato in vivo sull’animale l’efficacia antitumorale di un farmaco che è già in commercio e viene utilizzato come antidiabetico. Questo farmaco si è rivelato efficace per bloccare la crescita cellulare del tumore del fegato, del pancreas e sono in corso di verifica i primi dati sulle cellule tumorali del colon”. Nei prossimi mesi l’attività del Cerm e di Fiorgen si potrà avvalere anche di nuove sinergie con l’Università di Firenze, la Facoltà di Medicina e l’Istituto Tumori Toscano. “Abbiamo siglato un accordo quadro tra Università e Fiorgen – annuncia Surrenti – che regolamenterà l’apporto di ricercatori e l’uso di tecnologie. L’accordo si inserisce all’interno di un piano strategico dell’Ateneo fiorentino, rivolto a promuovere l’aggregazione dei ricercatori di varie discipline e la costruzione di un sistema organico per il trasferimento dei risultati delle ricerche. L’intento dell’Ateneo – conclude Surrenti – è di creare un sistema di incubazione della ricerca nell’area metropolitana fiorentina, realizzata insieme agli enti pubblici del territorio”. Anche la Facoltà di Medicina si sta muovendo per incentivare la cooperazione e contribuire a posizionare Firenze all’avanguardia nei settori biomedico e della biotecnologia per la salute. Sotto il profilo scientifico “stiamo organizzando una banca dati di tessuti tumorali – spiega il Preside professor Gianfranco Gensini – che rappresenta uno strumento di base fondamentale per ogni ricerca oncologica”. Il “modello” di collaborazioni sviluppato da Fiorgen, che lega Università, rete ospedaliera, ricercatori e operatori economici, ha trovato apprezzamento anche nell’’Istituto Toscano Tumori che “intende valorizzare il ruolo dei ricercatori presenti nel sistema – spiega il Direttore, professor Gianni Amunni – favorendo le sinergie e garantendo casistiche ampie e strumenti di supporto comuni alla ricerca di base e a quella clinica”. “La Fondazione Fiorgen – conclude Luca Mantellasi, Presidente della Camera di Commercio di Firenze – rappresenta un esempio concreto di originale sinergia fra centri del sapere e impresa, per la cui realizzazione la Camera si è fatta fin dall’inizio soggetto attivo. Sono convinto che l’avvio di Fiorgen servirà a favorire l’incontro tra polo scientifico universitario e industria, stimolando il processo verso l’innovazione, a vantaggio della competitività tecnologica del nostro Sistema”.
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