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Notiziario Marketpress di Giovedì 23 Giugno 2005
 
   
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  E-GOVERNMENT: STANCA, “AL 62% L’AVANZAMENTO DEI ‘CANTIERI DIGITALI” POSSIBILE REVOCA DEI FINANZIAMENTI AI PROGETTI IN RITARDO  
   
  Rimini, 23 giugno 2005 - – “Il processo di ammodernamento della Pa locale, l’e-Government, sta avanzando con il vento in poppa. Gli indicatori rilevano che la 1.A fase, con i 134 ‘cantieri digitali’, ha un avanzamento medio del 62%”. Lo ha reso noto Lucio Stanca, ministro per l’Innovazione e le Tecnologie, inaugurando il “5° Salone delle autonomie locali-Euro P.a.”, alla fiera di Rimini. Il ministro ha però rilevato che “in questi tre anni è emersa una diversa capacità di spesa da parte degli enti locali e, quindi, per ottimizzare i finanziamenti statali erogati per la realizzazione dell’e-Government verranno revocate le risorse relative a progetti in presenza grave ritardo esecutivo. Talvolta, infatti, c’è una lentezza nell’utilizzo delle risorse. È un non senso nei confronti dell’innovazione perché per parecchi progetti non si fa in tempo a realizzarli che debbono essere rivisti in quanto la tecnologica digitale non aspetta, ma cambia e si evolve”. Stanca ha sottolineato che “il Governo ha fatto la sua parte innescando investimenti per ben un miliardo e 200 milioni di €, la cui copertura è stata assicurata oltre che dai 240 milioni di € di fondi Umts anche con le Leggi Finanziarie, fondi vari, stanziamenti del Cipe e con finanziamenti degli enti locali. Si tratta di uno sforzo senza precedenti nella storia del nostro Paese per avviare l’ammodernamento della sua pubblica amministrazione, centrale e locale”. Per cui, ha aggiunto Stanca, “il problema ora è non tanto di recuperare altre risorse per il futuro, che comunque occorrono, quanto di accertare la reale capacità di spesa degli enti locali con una verifica dello stato di attuazione dei progetti”. A sostegno delle sue preoccupazioni, il ministro Stanca ha ricordato che l’avanzamento medio dei progetti è del 62%. Dopo più di due anni ben 32 progetti, dei 134 “cantieri digitali” avviati con la prima fase dell’e-Goverment locale, hanno un avanzamento inferiore addirittura al 25% del previsto, per cui è ipotizzabile per essi un recupero di risorse finanziarie per 14 milioni di €. Il ministro ha ricordato che “da 4 anni è stata avviata una politica complessiva, strategica, coerente con la struttura federale e basata sulla condivisione con 4 mila amministrazioni regionali e locali, per la modernizzazione della Pa in quanto le tecnologie digitali sono fattore abilitante per il nuovo modello di e-Government”. “Un processo”, ha aggiunto Stanca, che “poggia su due riforme fondamentali. Da un lato il Codice dell’Amministrazione Digitale, già pubblicato in Gazzetta Ufficiale, che sancisce i diritti di cittadini ed imprese ed i doveri ‘digitali’ della Pa. Il viceministro per l’eGovernment della Repubblica Popolare Cinese, al termine della sua visita in Italia, ci ha chiesto di poterlo ‘importare’ nel suo Paese come indispensabile base normativa su cui poggiare il nascente procedimento d’ammodernamento burocratico”. Dall’altro, ha detto ancora Stanca, “l’avvio del Sistema Pubblico di Connettività-spc, ossia l’autostrada digitale della Pa, il più grande e complesso progetto mai fatto in Italia nel settore delle telecomunicazioni, che offre uno scenario sicuro ed omogeneo per tutte le amministrazioni centrali e locali, innescando non solo l’interoperabilità nazionale, ma anche condizioni di risparmio grazie al multifornitore”. Al Spc, ha ricordato il ministro, “si innesta anche la Rete Internazionale della Pubblica Amministrazione-ripa, con oltre 550 punti di accesso nel mondo, la più grande rete che una Pa abbia mai realizzato, per collegare gli uffici italiani sparsi in tutti i continenti e che sarà la piattaforma abilitante per il voto degli italiani all’estero”.  
     
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