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Notiziario Marketpress di Giovedì 23 Giugno 2005
 
   
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  BELLEZZA E TECNOLOGIA: LA BRAND STRATEGY È SOLO UNO STRUMENTO DI MARKETING? PER INTERBRAND È MOLTO DI PIÙ  
   
  Milano, 23 giugno 2005 - Durante l’evento ‘Bellezza e Tecnologia’, organizzato dal Comitato Milano Capitale della Tecnologia e dall’associazione culturale Eticaeuropa, presso la Triennale di Milano nei giorni nei giorni 20-21-22 giugno, Interbrand è stata invitata alla tavola rotonda intitolata ‘L'investimento estetico, paradigma del mercato contemporaneo’. ‘Bellezza e Tecnologia’ è stata l’occasione per conoscere le tecnologie più significative sul piano estetico dal virtuale al tridimensionale (strumenti, apparecchiature, prodotti, soluzioni, applicazioni, ecc) e per partecipare ai tre seminari che hanno presentano le idee più innovative, quelle capaci di sintetizzare tecnologia e design fino ai massimi livelli di essenzialità. Al dibattito ‘L'investimento estetico, paradigma del mercato contemporaneo’, in corso oggi mercoledì 22, oltre a Manfredi Ricca, Business Director di Intebrand, partecipano, tra gli altri, Carlotta Debevilacqua – Amministratore Delegato Danese Milano, Walter Giorgio Scott – Ordinario di Marketing all’Università Cattolica del S. C. E Salvo Mizzi – Presidente My-tv. Durante l’incontro Manfredi Ricca sottolineerà l’importanza che oggi hanno assunto una corretta strategia di branding: non più un mero strumento di marketing, ma un complesso insieme di attività volte a portare alla luce ed enfatizzare il carattere, la forza, la bellezza, l’etica e la qualità dell’azienda che rappresenta. Secondo Manfredi Ricca, “Oggi tecnologia ed estetica tendono sempre di più a convergere. La tecnologia non è più al servizio della funzionalità di base di un prodotto, e in molti settori è un requisito, non un elemento differenziante; dall’altra parte, l’estetica non ha più finalità puramente emotive, ma nasce spesso dallo studio di come persona e oggetto interagiscono.” In questo contesto – ha continuato Manfredi Ricca – “I brand costituiscono la quintessenza del concetto di libero mercato, e, quindi, di libertà di scelta. Nati come elemento di mera identificazione, oggi i brand rappresentano un elemento di racconto. E, se un tempo i brand si limitavano a raccontare il prodotto, oggi fanno molto di più: tendono sempre più a dire qualcosa di chi lo utilizza.”  
     
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