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Notiziario Marketpress di
Giovedì 23 Giugno 2005
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POSITIVO IL BILANCIO DELLA GESTIONE DEL SISTEMA ELETTRICO ITALIANO NEL 2004: RAFFORZAMENTO DELLA SICUREZZA, SVILUPPO DELLA RETE, DOMANDA ATTIVA IN BORSA |
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Roma, 23 giugno 2005 – Produzione in crescita. Ampliamento della riserva. Maggiore disponibilità della potenza installata. Cinque nuovi elettrodotti entrati in esercizio. Sono gli aspetti più significativi rilevati dal Grtn le cui azioni, nel corso del 2004, si sono concentrate soprattutto sulla sicurezza del sistema elettrico nazionale. Il primo risultato raggiunto è stato l’aumento del margine di riserva dal 2% al 12% alla punta estiva. Per coprire il fabbisogno e abbattere il prezzo dell’energia, tuttavia, non basta aumentare la produzione: è necessario sviluppare la rete di trasmissione. E’ l’attività principale del Gestore che, per realizzare il nuovo piano di potenziamento delle infrastrutture, ha previsto investimenti per 2.1 miliardi di euro da oggi al 2014. Il piano prevede 3.120 km di nuovi elettrodotti e 57 nuove stazioni per garantire un incremento del 20% della capacità di trasformazione. Quadro generale: la fotografia del sistema elettrico italiano Nel 2004 la richiesta di energia elettrica ha raggiunto i 322 miliardi di kilowattora, con un aumento dello 0,4% rispetto all’anno precedente (320.7 mld di kWh). Alla copertura del fabbisogno hanno contribuito la produzione nazionale per l’85,8% e gli scambi con l’estero per la parte restante (14,2%). I dati relativi alla produzione nazionale evidenziano un aumento della produzione termoelettrica (+0,7% rispetto al 2003); laddove, per quanto riguarda i combustibili utilizzati, nel 2004 si è avuta una sensibile diminuzione della quota percentuale dei prodotti petroliferi (-28,3%) cui ha corrisposto un deciso aumento dell’utilizzo dei combustibili solidi (+21,4%) e una crescita dell’8,2% del gas naturale, che si conferma il combustibile più utilizzato per la produzione termoelettrica (51,9% del totale). La produzione netta da fonti rinnovabili geotermiche, eoliche e fotovoltaiche ha fatto registrare un aumento del 7% rispetto al 2003, raggiungendo i 7 miliardi di kWh. L’aumento è stato particolarmente sensibile per la produzione eolica e fotovoltaica: +25,6% rispetto al modesto aumento della produzione geotermica, + 1,7%. Le importazioni di energia elettrica nel 2004 sono diminuite del 9,8% rispetto al 2003, per ricominciare a crescere all’inizio del 2005 con l’entrata in esercizio della linea “San Fiorano – Robbia”. Nel 2004 i consumi di energia elettrica del mercato vincolato rappresentano il 50,2% del totale, contro il 55,3% del 2003. Il mercato libero, viceversa, si attesta sui 129 miliardi di kWh con un aumento del 14%. Questo incremento è dovuto anche all’estensione della soglia di idoneità a tutti i clienti non domestici avvenuta il 1° luglio del 2004. La distribuzione dei consumi per settore economico mostra un andamento sostanzialmente in linea con gli anni precedenti: 51% industria, 26% terziario, 21,5% domestico, 1,5% agricoltura. Nel 2004 si registra un incremento dei consumi del settore industriale dell’1% e una lieve flessione (-0,3%) del settore domestico. La domanda alla punta ha fatto registrare il nuovo record storico lo scorso 16 dicembre: 53.606 Mw. Anche nel periodo estivo si è avuto un nuovo massimo storico con 53.507 Mw, raggiunti il 23 luglio 2004, confermando la tendenza ad un progressivo avvicinamento della punta estiva a quella invernale. Il sistema elettrico è più sicuro. Le azioni messe in atto dal Grtn nel 2004 hanno portato ad un incremento della disponibilità di circa 5.700 Mw. I principali interventi hanno riguardato: una migliore programmazione delle manutenzioni delle centrali in periodi non critici, grazie al ricorso al capacity payment; l’entrata in funzione di nuovi impianti e rientro in esercizio dei turbogas; un maggiore apporto di produzione dagli impianti idroelettrici; una maggiore disponibilità di energia a seguito dell’avvio della borsa elettrica. La disponibilità di generazione complessiva ha permesso di coprire agevolmente il fabbisogno, consentendo di mantenere margini di riserva operativa a fronte di possibili congestioni di rete. Un dato sul rapporto tra riserva e domanda alla punta estiva: il 17 luglio 2003 la riserva era di circa 1.280 Mw con una percentuale del 2,4%; il 23 luglio 2004 la riserva era di oltre 6.550 Mw con una percentuale del 12,2%. Gli investimenti fondamentali del piano di sviluppo della rete sono dodici interventi da realizzare entro il 2009. Distribuiti su tutto il territorio nazionale, comprendono anche tre nuovi cavi sottomarini ed una linea di interconnessione con l’estero. Per coniugare necessità di sviluppo con le esigenze del territorio e della popolazione il Grtn sta sperimentando con successo un approccio nuovo proponendo un metodo di concertazione come la Vas (valutazione ambientale strategica), uno strumento flessibile che coinvolge tutti i soggetti locali nell’individuazione e nella condivisione di tracciati ottimali per le linee, prima della progettazione dell’opera. I primi risultati si sono visti. In Italia è in corso il maggior piano di investimenti in generazione d’Europa e dopo circa un decennio si sbloccano situazioni cristallizzate, si ricomincia a costruire anche la Rete. Un esempio per tutti: la linea “San Fiorano-robbia”, completata nel gennaio 2005 in soli sette mesi dall’avvio dei lavori, è il primo nuovo elettrodotto di interconnessione con l’estero costruito sull’arco alpino dopo quasi vent’anni. Stato di avanzamento degli interventi: la quasi totalità degli interventi previsti per il 2004 è stata completata; l’incremento della rete di trasmissione nazionale è stato di circa 240 km; sono state accelerate le fasi di approvvigionamento delle forniture, firmati protocolli d’intesa con nove Regioni ed avviate le attività di concertazione. Il 2004 ha rappresentato un anno di grande cambiamento per l’intero gruppo Grtn con l’avvio della borsa elettrica, dal 1°aprile, e della terza tappa della liberalizzazione, dal 1°luglio, che ha aperto le porte del mercato libero a tutti i clienti finali non domestici. E’ stato avviato il Sistema Italia 2004, con tre mercati elettrici organizzati che pongono l’Italia tra i Paesi europei all’avanguardia per dimensione del mercato e coinvolgimento dei servizi essenziali per la sicurezza. Va segnalato che nel primo anno di operatività di borsa è stato registrato un prezzo zonale per la produzione di energia con forti differenze tra Nord e Sud. Ovviamente tali differenze di prezzo si riferiscono a quanto ricavato dai produttori e non hanno alcuna ripercussione sui clienti finali, che pagano un prezzo unico nazionale. I prezzi mediamente più bassi si sono registrati al Nord (53,37 euro/Mwh), mentre le zone Sud (62,80 euro/Mwh), Calabria (75,60% euro/Mwh) e Sardegna (62,13% euro/Mwh) hanno rappresentato zone mediamente più costose. Ciò è dovuto al fatto che nel Nord vi è una maggiore disponibilità di energia grazie all’afflusso di import, alla produzione delle centrali e ad un migliore sviluppo della Rete che ha consentito di registrare regolarmente un prezzo inferiore dell’energia rispetto al Sud. La borsa ha quindi dato trasparenza al mercato elettrico evidenziando il problema del Mezzogiorno dove, per ridurre i costi dell’energia, vanno realizzate nuove centrali e nuove linee elettriche. L’obiettivo principale del 2005 è quello dello sviluppo: degli impianti, della Rete, della concorrenza, delle Fonti Rinnovabili. Il Gestore è impegnato in prima linea su queste priorità: nella trasmissione, con l’unificazione con Terna, e sui mercati e le fonti rinnovabili, come Gestore del sistema elettrico. Nella nuova fase del processo di liberalizzazione del mercato elettrico in Italia sarà fondamentale l’indipendenza della Rete. Da questo punto di vista il percorso è a buon punto: la separazione della rete di trasporto dalle società di produzione e vendita è sostanzialmente completata sia per la gestione sia per la proprietà. Con la fusione tra Terna e Grtn, si sono create le condizioni per la creazione di un operatore integrato che pianifica e realizza gli investimenti in sicurezza e nuove tecnologie, coordinando le esigenze strutturali con le possibili risposte di mercato. Il nuovo assetto del Grtn, così come indicato dal Dpcm del maggio 2004, è determinato dalla cessione a Terna del ramo d’azienda che comprende le attività di dispacciamento, programmazione e sviluppo. La nuova mission del Gruppo Grtn, formato dalle controllate Gme ed Au, sarà focalizzata sullo sviluppo delle fonti rinnovabili, attraverso la gestione di quel passaggio dalle agevolazioni da mercato assistito come il Cip6, pensato per incentivare le fonti rinnovabili e per sbloccare il vecchio monopolio, fino all’emissione dei Certificati Verdi che accompagnerà la crescita delle rinnovabili in un vero sistema di mercato. Il Rapporto è visibile sul sito www.Grtn.it
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