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Notiziario Marketpress di
Giovedì 25 Marzo 2004
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CONTINUA LA CRESCITA DEL GRUPPO BIPIELLE BILANCIO CONSOLIDATO 2003 RISULTATO DI GESTIONE: 623,5 MLN EURO (+26,08%) UTILE ATTIVITÀ ORDINARIE: 84,9 MLN EURO (+6,08%) UTILE NETTO: 42,4 MLN EURO (+178,62%) |
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Lodi, 25 marzo 2004 – Il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Lodi, presieduto da Giovanni Benevento, ha approvato nella seduta di ieri il progetto di bilancio relativo all’esercizio 2003. Pur in presenza di un congiuntura economica difficile aggravata dalle crisi industriali di Parmalat e Cirio, i dati economici evidenziano un costante e significativo incremento dei risultati sia a livello consolidato, sia a livello individuale. I risultati del 2003 confermano quindi la crescita operativa e reddituale del Gruppo Bipielle, favorita anche dal riassetto societario (completato nel 2003 con la quotazione in Borsa di Reti Bancarie S.p.a. Al fianco di Bipielle Investimenti), che ha permesso di accelerare i processi di integrazione e migliorare l’attività di coordinamento delle banche reti e delle società prodotto. I dati consuntivi rispettano i target gestionali del business plan relativo al 2003 ed evidenziano come tutte le società del Gruppo abbiano raggiunto i budget assegnati con percentuali superiori al 95% a livello di margine d’interesse, di servizi e di intermediazione, confermando l’eccellente andamento dell’attività caratteristica. Il nuovo business plan 2004-2007 in fase di elaborazione, verrà presentato nel mese di maggio unitamente ai dati del primo trimestre 2004 che lasciano già intravedere ulteriori positivi riscontri. Nonostante gli accantonamenti e le rettifiche di valore stanziati principalmente per far fronte all’esposizione nei confronti del Gruppo Parmalat, il Gruppo Bipielle registra a livello consolidato un utile netto di 42,4 milioni di euro, che risulta quasi triplicato rispetto ai 15 milioni di euro pro-formati al 31 dicembre 2002 (+178,62%). Su livelli eccellenti si posiziona anche il risultato individuale della Banca Popolare di Lodi, che contribuisce in modo determinante alla formazione del risultato consolidato, grazie principalmente ai profitti provenienti dall’attività ordinaria. La Capogruppo chiude infatti il bilancio 2003 con un utile netto di 135,7 milioni di euro, con un incremento del 39,68% rispetto allo scorso anno. Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proporre all’Assemblea dei Soci, che si terrà in prima convocazione il 23 aprile 2003 e in seconda convocazione il 24 aprile 2003, l’attribuzione per ciascuna azione Banca Popolare di Lodi di un dividendo pari a 0,20 euro, contro 0,18 euro per azione distribuito nel 2002. Il dividendo segna pertanto un incremento del 11,11% rispetto allo scorso anno, nonostante il numero delle azioni sia passato da 150.266.895 dell’esercizio 2002, a 287.409.242 del 2003, in seguito all’aumento di capitale riservato in opzioni ai soci, che ha portato all’emissione di 90.394.950 di nuove azioni Banca Popolare di Lodi. Il monte dividendi è raddoppiato attestandosi a 57,5 milioni di euro, contro i 27,0 milioni di euro del 2002 (+112,52%). La prima data utile per il pagamento del dividendo proposto è il 27 maggio 2004, con preventivo stacco cedola in data 24 maggio 2004. I risultati consolidati del Gruppo Bipielle I risultati consolidati dell’esercizio 2003 evidenziano, su base omogenea rispetto al dato pro-formato del 31 dicembre 2002, un significativo miglioramento di tutte le principali voci del conto economico. Il margine d’interesse, si attesta a 876,2 milioni di euro e, pur in presenza di una politica prudenziale sugli impieghi e di una diminuzione dei tassi d’interesse, mostra un lieve miglioramento (+0,89%). Le commissioni nette salgono a 403,2 milioni di euro, con un incremento del 10,79% rispetto ai 363,9 milioni di euro del 2002, grazie soprattutto alla ripresa del risparmio gestito. Il margine da servizi raggiunge i 654,3 milioni di euro (+27,11%), con il positivo apporto dei profitti provenienti da operazioni finanziarie pari a 24,8 milioni di euro, sebbene il quarto trimestre del 2003 si sia chiuso con una perdita di 36 milioni di euro in seguito alla minusvalenza generata dalla cessione dei bond Parmalat. Il margine d’intermediazione ammonta a 1.530,5 milioni di euro facendo segnare un miglioramento del 10,64%, anche se incorpora i costi della ristrutturazione i cui benifici si manifesteranno appieno nei prossimi tre anni. Particolarmente significativo è il dato riferito al risultato di gestione che sale a 623,5 milioni di euro (+26,08%) nonostante i costi sostenuti nel 2003 per uniformare la piattaforma informatica e tecnologica delle banche aggregate. Le spese amministrative e gli oneri di gestione registrano un aumento contenuto (+2,05%), mentre le spese per personale si mantengono sostanzialmente sugli stessi livelli dello scorso anno anche con l’adeguamento contrattuale a livello nazionale (+2,70%). Il Cost/income conferma la maggior efficienza del Gruppo, scendendo di 5 punti percentuali rispetto al 31 dicembre 2002, attestandosi al 59,26%. Le rettifiche e le riprese di valore sui crediti salgono a 256,7 milioni di euro, contro i 167 milioni di euro del 2002, per far fronte anche all’esposizione nei confronti del Gruppo Parmalat, svalutata dal 60% al 75% in relazione alla tipologia del credito erogato. Queste ultime hanno condizionato l’utile dell’attività ordinaria che cresce comunque del +6,09%. Tale tendenza conferma l’efficientamento in corso della struttura e i benefici economici ottenuti dall’attività caratteristica che, in assenza delle rettifiche straordinarie, avrebbe evidenziato risultati in linea con i dati dei primi nove mesi, estremamente positivi. L’utile da attività ordinarie è di 84,9 milioni di euro (+6,09%) ed è inficiato da una serie di costi non ricorrenti quantificabili in circa 40 milioni di euro. L’utile netto si attesta a 42,4 milioni di euro, con una crescita del 178,62%. L’utile netto con l’utile di pertinenza di terzi sfiora i 90 milioni di euro, contro i 45,6 milioni di euro dello scorso anno (+112,96%), riequilibrando il rapporto con l’utile consolidato anche grazie alle operazioni straordinarie completate nel 2003. Per quanto riguardo lo stato patrimoniale, nei raffronti su base omogenea rispetto al 31 dicembre 2002, si segnala il totale attivo pari a 43.896 milioni di euro, registrando un incremento del 5,28%. La raccolta diretta da clientela supera i 30.000 milioni di euro con un incremento dell’8,18%, grazie alla crescita dei conti correnti (+11,47%), dei depositi al risparmio (+7,32%) e delle operazioni pronti contro termine (+11,65%). La raccolta indiretta da clientela sale a 29.937 milioni di euro (+5,29%), sostenuta da una sensibile ripresa del risparmio gestito che ammonta a 17.899 milioni di euro (+13,47%) tra le cui voci si segnalano le gestioni patrimoniali (+26,89%), i fondi comuni di investimento (+7,25%) e i prodotti assicurativi (+4,29%). La massa amministrata da clientela raggiunge 60.607 milioni di euro, con un incremento del 5,95%, mentre il totale generale della massa amministrata si attesta a 88.088 milioni di euro facendo registrare una crescita del 4,17%. Gli impieghi a clientela si confermano in crescita raggiungendo 26.181 milioni di euro (+2,60%) pur mantenendo un livello di rischiosità particolarmente limitato. Particolarmente positivo risulta l’andamento del credito al consumo (+29,89%) e dei mutui (+13,27%). Al 31 dicembre 2003, l’incidenza delle sofferenze sul totale dei crediti verso clientela è pari allo 1,18% (comprensivo di Parmalat) contro lo 0,52% del 2002. La struttura operativa del Gruppo Bipielle nel corso del 2003 è stata ulteriormente potenziata grazie all’inaugurazione di nuovi sportelli e all’ingresso nel Gruppo del Banco di Chiavari e della Riviera Ligure e della Banca Popolare di Cremona, oltre al consolidamento della Banca Caripe. Il numero delle filiali è passato così dalle 727 filiali del 31 dicembre 2002 alle attuali 928, mentre il numero dei dipendenti si è attestato a 8.800 unità, contro le 9.118 dello stesso periodo dello scorso anno, in seguito al piano esuberi. Le previsioni sono di un’ulteriore riduzione del personale di 400 unità, in relazione anche ai 200 dipendenti che hanno già aderito al fondo esuberi. Il numero dei promotori finanziari, grazie ai nuovi reclutamenti, ha raggiunto quota 733 contro i 612 del 31 dicembre 2002. I risultati individuali della Capogruppo Banca Popolare di Lodi I risultati della Banca Popolare di Lodi si mantengono su livelli eccellenti, anche se gli eventi che hanno contrassegnato il mercato italiano nel corso dell’anno hanno avuto un inevitabile riflesso sulla redditività. I dati della Capogruppo si confermano comunque in sensibile crescita e contribuiscono in modo determinante alla formazione del risultato consolidato, grazie all’eccellente andamento dell’attività bancaria tradizionale rivolta soprattutto alla clientela retail e alle piccole e medie imprese. I dati patrimoniali, raffrontati su base omogenea rispetto al 31 dicembre 2002, confermano il costante percorso di sviluppo intrapreso dall’istituto, confermato dalla crescita del totale attivo che supera i 29 miliardi di euro (+6,09%). La raccolta diretta da clientela sale a 16.854 milioni di euro con un incremento del 3,37%, grazie alla positiva dinamica dei conti correnti (+7,83%), dei depositi al risparmio (+17,21%) e delle operazioni pronti contro termine (+9,26%). Gli impieghi a clientela si attestano a 12.537 milioni di euro (+7,19%), grazie alla positiva dinamica dei finanziamenti euro (+27,48%) e ai mutui (+31,11%). Il risparmio gestito supera i 5.000 milioni di euro (+11,96%), sostenuto dalle gestioni patrimoniali (+20,87%) e dai fondi comuni d’investimento (+12,89%). Il totale generale della massa amministrata raggiunge i 53.288 milioni di euro con una crescita dell’8,61%. Il buon andamento della Capogruppo è confermato anche dai principali aggregati economici. Il margine d’interesse, nonostante la riduzione dei tassi di mercato, si porta a 564,8 milioni di euro (+8,69%), grazie anche al supporto dei dividendi che salgono a 201 milioni di euro. Le commissioni nette si attestano a 193 milioni di euro (+1,02%). Il margine da servizi sale a 292,9 milioni di euro (+ 19,28%). Il margine di intermediazione con 857,7 milioni di euro (+12,09%) contribuisce alla crescita del risultato di gestione che si attesta a 379,6 milioni di euro, facendo segnare un incremento del 16,35%. Il cost/income si attesta al 55,74% scendendo di quasi 2 punti percentuali rispetto al 31 dicembre 2002. Le rettifiche su crediti, per far fronte soprattutto all’esposizione nei confronti del Gruppo Parmalat, salgono a 122,1 milioni di euro; mentre il rapporto tra “rettifiche-accantonamenti netti e impieghi netti” si porta allo 0,97%, contro lo 0,74% del 31 dicembre 2002. L’utile da attività ordinaria sale a 108,9 milioni di euro, contro i 100,2 milioni di euro dello scorso anno (+8,76%). L’utile netto è di 135,7 milioni di euro, contro i 97,1 con un incremento del 39,68%. Il patrimonio netto si attesta a 3.013 milioni di euro, contro i 2.158 milioni di euro del 31 dicembre 2002 (+39,61%). La struttura operativa registra un significativo rafforzamento grazie anche ai processi di accentramento e di razionalizzazione della rete di vendita perfezionati nel 2003, che hanno visto l’integrazione delle reti del Banco di Chiavari, della Banca Popolare del Trentino e di Bipielle Adriatico nella Banca Popolare di Lodi. Il numero delle filiali Banca Popolare di Lodi è salito dalle 392 del 31 dicembre 2002 alle 537 attuali, mentre in numero dei dipendenti si è attestato a 4.377 unità, contro le 3.895 unità dello stesso periodo dello scorso anno.
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