|
|
|
|
|
|
|
Notiziario Marketpress di
Giovedì 25 Marzo 2004
|
|
|
|
|
|
Pagina1 |
|
|
FINECOGROUP NEL 2003: RISULTATO DI GESTIONE POSITIVO PER € 35 MLN AMPIO RINNOVAMENTO MANAGERIALE CREATO IL POLO FINECOVITA |
|
|
|
|
|
Milano, 25 marzo 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Finecogroup (Gruppo Capitalia), riunitosi ieri a Milano sotto la presidenza di Francesco Carbonetti, ha esaminato e approvato il progetto di bilancio 2003, che sarà sottoposto all’Assemblea degli Azionisti, già convocata per il 28 e il 29 aprile 2004, rispettivamente in prima e in seconda convocazione. Nell’esaminare i dati economico-patrimoniali riferiti all’esercizio 2003, va rilevato come, a seguito delle operazioni straordinarie effettuate nel corso del 2003 e dell’integrazione tra il gruppo Bipop Carire e il gruppo Banca di Roma, conclusa in data 1° luglio 2002, i valori al 31 dicembre 2003 non siano comparabili con quelli al 31 dicembre 2002, in quanto relativi a due realtà completamente diverse. A tale riguardo, i dati patrimoniali al 31 dicembre 2003 sono confrontati con quelli al 31 dicembre 2002 ricostruiti pro-forma, mentre, per quanto riguarda i dati economici, quelli del secondo semestre 2003 sono confrontati con quelli del primo semestre ricostruiti pro-forma. Per la ricostruzione pro-forma si è preso come riferimento lo stesso perimetro di consolidamento utilizzato al 31 dicembre 2003. In sintesi, l’esercizio 2003, grazie alla crescita delle fonti di reddito e al sostanziale controllo dei costi operativi, evidenzia a livello consolidato un risultato di gestione positivo di Euro 35 milioni. Tale risultato, al netto di costi di natura non ricorrente nel secondo semestre 2003, è in costante miglioramento nel corso sia del primo sia del secondo semestre. Il risultato netto, negativo per Euro 40 milioni, è influenzato soprattutto dagli effetti del processo di ristrutturazione delle partecipazioni e di razionalizzazione di alcune divisioni operative che ha caratterizzato l’intero esercizio 2003. Tali interventi hanno comportato rettifiche e accantonamenti per Euro 130 milioni (di cui 100 milioni a carattere straordinario) che, insieme ad una elevata incidenza delle imposte sul reddito, pari a Euro 43 milioni, hanno più che compensato la plusvalenza derivante dalla cessione della banca tedesca Entrium, pari a Euro 107 milioni. E’ stato ulteriormente accelerato l’ampio programma di riorganizzazione delle strutture operative e di rinnovamento manageriale, previsto dal Piano industriale del Gruppo Capitalia per dotare Finecogroup di una organizzazione competitiva. Al riguardo sono stati operati numerosi interventi, fra i quali: l’integrazione delle reti di promotori finanziari nel polo Finecocity, unica struttura specializzata nell’offerta dei prodotti e dei servizi bancari, finanziari e assicurativi del Gruppo Capitalia; l’integrazione di Cisalpina Previdenza e Roma Vita in Finecovita, il nuovo polo assicurativo del Gruppo Capitalia; la cessione della banca tedesca Entrium e del 51% di Holding Banca della Rete; la cessione di Fineco Factoring a Leasing Roma, finalizzata all’unificazione in un’unica struttura dei servizi di factoring offerti dal Gruppo Capitalia. Il rinnovamento delle posizioni manageriali ha riguardato, in particolare, le partecipate in Francia e Spagna, Finecovita, la business unit Finecocity, Finecoam Sgr, e la stessa struttura centrale Finecogroup. Dati economici consolidati Il margine d’interesse è pari a Euro 91,5 milioni (41 milioni nel primo semestre e 50,5 milioni nel secondo) ed è in progressiva crescita, grazie alla diminuzione del costo della raccolta e all’aumento del volume degli impieghi. Il costo della raccolta beneficia infatti delle migliori condizioni del funding fornito da Capitalia nell’ambito del nuovo modello di tesoreria accentrata. Le commissioni nette si attestano a Euro 200 milioni (95 milioni nel primo semestre e 105 milioni nel secondo), registrando un continuo progresso, dovuto sostanzialmente all’incremento dell’attività di intermediazione e di trading online, alla riduzione dei compensi pagati alle reti di vendita e al migliormanento dell’asset mix relativo ai fondi d’investimento. Gli altri proventi ed oneri presentano un saldo positivo di Euro 95 milioni, di cui 51 milioni nel primo semestre e 44 milioni nel secondo. I costi operativi sono pari a Euro 352 milioni, di cui 165 milioni nel primo semestre e 187 milioni nel secondo. L’incremento registrato nel secondo semestre è principalmente dovuto ad elementi non ricorrenti. Il risultato lordo di gestione è positivo per Euro 35 milioni. Nel secondo semestre del 2002 era negativo per Euro 41 milioni. Le rettifiche di valore ammontano complessivamente a Euro 56 milioni, di cui Euro 37 milioni su crediti (10 milioni nel primo semestre e 27 nel secondo, comprensivi di 4 milioni relativi a Parmalat) e Euro 19 milioni su immobilizzazioni finanziarie. Gli accantonamenti, pari complessivamente a Euro 74 milioni (33 nel primo semestre e 41 milioni nel secondo), sono essenzialmente relativi, per circa Euro 56 milioni, a rischi su partecipazioni presenti in portafoglio, o da acquistarsi a seguito di opzione put vendute. I proventi straordinari sono sostanzialmente dovuti alla plusvalenza realizzata dalla cessione di Entrium, per un importo di circa Euro 107 milioni. Gli oneri straordinari sono in gran parte legati alla svalutazione dell’avviamento del gruppo Safei per circa Euro 34,9 milioni, in considerazione della minor recuperabilità dell’avviamento a seguito della minor redditività presentata dal gruppo spagnolo rispetto alle previsioni iniziali. Il risultato netto, dopo imposte per Euro 43 milioni, è negativo per Euro 40 milioni, inclusi variazioni fondo rischi bancari generali e risultato di competenza terzi per complessivi Euro 9 milioni. Dati patrimoniali consolidati Gli impieghi a clientela continuano a mostrare una buona crescita, sebbene il settore del leasing evidenzi una dinamica meno sostenuta rispetto al 2002. Complessivamente i crediti verso la clientela ammontano a Euro 5.623 milioni (contro Euro 4.861 milioni pro-forma al 31 dicembre 2002), costituiti prevalentemente da crediti per contratti di leasing, pari a Euro 3.479 milioni, e da mutui ipotecari e crediti per cessioni del quinto concessi da Banca Fineco per Euro 1.181 milioni. L’incremento dei crediti a clientela rispetto al 31 dicembre 2002, pari a Euro 762 milioni, sale a Euro 1.964 milioni al netto delle due operazioni di cartolarizzazione realizzate da Banca Fineco nel corso dell’esercizio, principalmente per effetto della crescita dei finanziamenti in leasing per Euro 680 milioni e dei mutui ipotecari e crediti per cessione del quinto per Euro 1.046 milioni. Le sofferenze nette ammontano a Euro 82,5 milioni e costituiscono l’1,47% dei debiti verso clientela, in linea con i migliori benchmark di mercato. Esse registrano una crescita, in particolare nel comparto leasing, rispetto al 31 dicembre 2002, di Euro 47,1 milioni, quasi interamente dovuta alla difficile congiuntura economico-finanziaria. La raccolta diretta da clientela evidenzia un incremento, passando da Euro 3.563 milioni al 31 dicembre 2002 pro-forma a Euro 3.932 milioni al 31 dicembre 2003. Il dato a fine 2003 è da attribuire prevalentemente ai conti correnti on line per Euro 2.658 milioni e alla raccolta in pronti contro termine per Euro 450 milioni. La raccolta gestita al 31 dicembre 2003 risulta pari a Euro 45.106 milioni, con una crescita di Euro 7.164 milioni rispetto a fine esercizio 2002 (pro forma), che include gli effetti di due operazioni straordinarie effettuate nel corso del 2003: l’acquisizione del controllo, e successiva fusione, di Romavita, i cui asset, pari a Euro 7.224 milioni, sono quindi entrati a far parte della raccolta del Gruppo; e la cessione a Banca Antonveneta di masse per circa Euro 1.200 milioni. Al netto di queste operazioni, l’aumento è di circa Euro 1.250 milioni. Dati di struttura La rete di promotori finanziari Finecocity, una delle maggiori in Italia, contava al 31 dicembre 2003 circa 1.900 professionisti e oltre 260 negozi finanziari su tutto il territorio nazionale. I dipendenti di Finecogroup alla stessa data erano 1.815, contro i 2.378 al 31 dicembre 2002, con un calo dovuto fondamentalmente alla cessione di Entrium e al processo di riorganizzazione delle strutture Finecogroup. L’operatività Nel 2003 l’attività commerciale si è articolata lungo diverse direttrici, fra le quali in particolare: · il rafforzamento della rete di promotori finanziari, che oggi amministra un patrimonio di Euro 5,7 miliardi e una raccolta netta complessiva di oltre Euro 480 milioni; · la riorganizzazione e il supporto alle attività innovative come la bancassurance; · il consolidamento dell’attività di trading online, con un aumento dei volumi intermediati del 58% sul 2002 dei volumi intermediati, che conferma Fineco al primo posto in Europa; · l’ampliamento e l’omogeneizzazione del portafoglio prodotti di risparmio gestito, insieme con un capillare programma di assistenza e di formazione alla rete di vendita; · l’espansione delle attività consumer credit e leasing, facendo leva sulla forza del brand, dei prodotti e della rete distributiva; · lo sviluppo di sinergie tra i promotori finanziari di Finecogroup e le filiali del Gruppo Capitalia, con la possibilità per gli stessi promotori di Finecogroup di avvalersi del supporto fisico delle filiali, e per Capitalia di utilizzare pienamente un importante strumento di acquisizione di quote di mercato. Fatti rilevanti dopo la chiusura dell’esercizio Con il 1° gennaio 2004 è diventata a tutti gli effetti operativa in Banca Fineco, sotto il marchio Finecocity, un’unica struttura per la gestione dell’offerta fuori sede del Gruppo. Il 17 marzo 2004 il Consiglio di Amministrazione ha cooptato Carlo Enrico quale Consigliere in sostituzione del dimissionario Eusebio Trombi. Evoluzione prevedibile dell’esercizio 2004 L’esercizio corrente continuerà ad essere caratterizzato dall’intensificazione delle azioni manageriali secondo tre direttrici, corrispondenti ad altrettanti obiettivi strategici relativi ai core business (wealth management, servizi finanziari e rete distributiva): l’impulso alla crescita organica, mediante lo sviluppo e il consolidamento dei settori di eccellenza, ed in particolare il continuo miglioramento del servizio ai clienti; il rafforzamento della struttura di portafoglio, finalizzato alla valorizzazione delle expertise di prodotto e delle posizioni di leadership, mediante un processo di ulteriore razionalizzazione di attività non redditizie, in particolare nell’area delle partecipate estere; · le azioni sul versante costi/produttività, con il consolidamento della rete distributiva, l’ottimizzazione delle sinergie con il Gruppo Capitalia, la rinegoziazione di contratti di fornitura, il controllo rigoroso delle spese operative, la razionalizzazione nel settore della logistica. Il 2004 vedrà anche il completamento del programma di rinnovamento delle strutture di management a livello sia centrale sia periferico, già intrapreso nel corso del 2003. Dal punto di vista gestionale, i risultati operativi potranno beneficiare dei recuperi di efficienza e di redditività, mentre non sono attesi oneri di carattere straordinario tali da influenzare in modo significativo l’andamento dell’esercizio. Finecogroup S.p.a. Ha chiuso l’esercizio 2003 con un risultato negativo pari a Euro 16,3 milioni. Il Consiglio ha anche approvato la relazione sulla Corporate Governance, verificando l’esistenza di 9 amministratori indipendenti su un totale di 20 membri del Consiglio di Amministrazione. Il Consiglio di Amministrazione, inoltre, ha nominato Gino Bellotto Vice Direttore Generale di Banca Fineco con la responsabilità della Business Unit Rete. Bellotto ha, tra l’altro, guidato la rete commerciale di Banca Fideuram e ricoperto il ruolo di Amministratore Delegato di Ina Sim e di Commerzbank Asset Management Italia.
|
|
|
|
|
|
<<BACK
|
|
|
|
|
|
|
|