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Notiziario Marketpress di
Venerdì 24 Giugno 2005
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TRENTINO / PASSO DOPO PASSO: LE ESCURSIONI PER L’ESTATE AL PASSO SAN PELLEGRINO
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Il Passo San Pellegrino è una delle aree trentine più ricche di vie in alta quota per questo è da sempre ambita meta di numerosi escursionisti che possono scegliere tra i versanti assolati della Costabella e del Gruppo del Monzoni e i percorsi boschivi del Col Margherita e di Cima Bocche da dove, lungo i sentieri di guerra, si raggiunge il Passo di Lusia. LAGHETTO DEL SAN PELLEGRINO - Dal piazzale di fronte alla Chiesetta, una tranquilla camminata su un tappeto di aghi di abete… Lasciate correre i vostri bambini, è un percorso ad anello, ce li ritroveremo alle spalle. Una mezz’ora soltanto e, passo dopo passo, l’armonia del bosco sarà dentro di noi. FUCIADE E VAL FREDDA - E’ un percorso tutto in quota, pochissimo il dislivello. Si parte dal laghetto del Rifugio Miralago. Dopo i primi passi, il mondo della realtà lascia il posto al mondo delle fiabe. Prati, prati e ancora prati, piccoli tabià di pietra e legno che servivano un tempo ad alloggiare il fieno prima di scendere a valle, sul ruscello la ruota di un mulino a pale in miniatura segna lentamente l’eternità del tempo. Oltre Fuciade, la Val Fredda, altri prati, altri tabià, altri ruscelli… è il mondo degli Hobbit. LE CRESTE DEL COSTABELLA - E’ l’itinerario più impegnativo, percorre i luoghi delle battaglie della 1° Guerra Mondiale. Si parte dal Passo San Pellegrino, alla partenza della seggiovia Costabella, a 1918 metri di altitudine, oppure dal Rifugio Paradiso, all’arrivo della seggiovia. Proseguendo lungo i pascoli della Campanaccia si giunge al rifugio Selle. Da qui si può ridiscendere per un sentiero agevole la Val San Nicolò e raggiungere Pozza di Fassa; chi vuole rimanere in quota, seguirà invece le indicazioni per il Sentiero attrezzato Bepi Zac (n. 637). Raggiunto il Lastei Piccolo, il percorso prosegue senza dislivelli importanti sulla cresta del Costabella: il sentiero passa attraverso una galleria e costeggia una postazione austriaca. Una cengia porta poi ad un passaggio d’arrampicata, reso agevole da un cavo metallico. Dalla Cima Campanaccia si alternano brevi tratti attrezzati ed agevoli sentieri, fino a raggiungere i resti di un “villaggio” austriaco, la “postazione Detz”. Da qui si raggiunge il Sasso di Costabella: una scala ristrutturata nel 1996 porta fino alla sommità del sasso, da cui si gode un immenso panorama. Ora inizia la discesa, lungo il ghiaione fino ai pascoli che riportano al punto di partenza, oppure lungo il sentiero che conduce a Cima Uomo (sentiero P02, impegnativo). Da qui ci si collega con il Passo delle Cirelle e scendendo lungo la Val di Tasca si raggiungono Fuciade e la Val Fredda. Scendendo la Val di Tasca nel senso opposto, verso il Rifugio Contrin, si raggiunge invece Canazei. Consigliato equipaggiamento d’alta montagna con cordino di sicurezza. www.trevalli.com
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