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Notiziario Marketpress di
Giovedì 25 Marzo 2004
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BANCA ANTONVENETA APPROVA IL BILANCIO 2003: POSITIVE LE PRIME INDICAZIONI DEL 2004 BALZO DEI MUTUI (+42%) GIANCARLO FOLCO NOMINATO VICE PRESIDENTE
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Padova, 25 marzo 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Banca Antonveneta si è riunito il 24 marzo per approvare i risultati dell’esercizio 2003, a livello consolidato e individuale, i quali hanno confermato, da un lato, la capacità del Gruppo di mantenere la sua rilevante posizione nel mercato, dall'altro la puntuale opera di controllo dei rischi, ribadita dalle rettifiche di valore sull’attivo a rischio e dagli accantonamenti per rischi e oneri, concluse nel 2003, e la cui entità ha inciso in misura sostanziale sul risultato netto. Su quest’ultimo hanno altresì inciso gli stanziamenti per la ricostituzione delle riserve patrimoniali diminuite negli esercizi passati per le operazioni di cartolarizzazione delle sofferenze. Tali operazioni, finalizzate all'ulteriore rafforzamento dell'Istituto, garantiscono ad Antonveneta di guardare con grande e rinnovata fiducia al 2004, in linea con il Piano industriale 2004-2006, che verrà perseguito con la massima determinazione nei suoi obiettivi fondamentali, sia a livello di incremento dei ricavi che di contenimento dei costi. L'attività del Gruppo al 31 dicembre 2003 Con riguardo al trend delle aree di attività del Gruppo: l’attività bancaria tradizionale ha riflesso gli effetti di una politica mirata a privilegiare l’aspetto qualitativo rispetto a quello dimensionale, ad accrescere il frazionamento dei rischi e a favorire, a scadenza, la riallocazione di raccolta a tempo della clientela nei prodotti del risparmio gestito del Gruppo. In tale contesto si colloca la crescita della Raccolta complessiva (+3,2% rispetto al 31 dicembre 2002). In particolare, la Raccolta diretta si è mantenuta stabile nel corso dell’anno, attestandosi a 36.085 milioni di Euro al 31 dicembre 2003 rispetto ai 36.128 nel 2002 (-0,1%), mentre la Raccolta indiretta è cresciuta del 7,8%, trainata dal risparmio gestito (+14,5%, da 9.085 milioni di Euro nel 2002 a 10.400 milioni di Euro nel 2003). Nell’ambito degli Impieghi verso clientela lo sviluppo commerciale registrato soprattutto nel comparto dei mutui e del credito al consumo (cresciuti rispettivamente del 41,9% e dell’11,2% rispetto al 2002) ha compensato la pianificata riduzione dei “grandi rischi” (-1.792 milioni di Euro, da 3.620 del 31 dicembre 2002 ai 1.828 della fine dell’esercizio 2003) e dell’esposizione verso “Altre parti correlate” (da 2.023 milioni di Euro a fine 2002 a 1.090 milioni di Euro al 31 dicembre 2003). L’aggregato dei crediti verso clientela risulta in riduzione dell’1,3% su base annua (da 36.927 del 31 dicembre 2002 a 36.463 milioni di Euro nel 2003); nell’asset management, in coerenza con gli obiettivi del Piano Industriale, l’attività del Gruppo si è intensificata, favorita dal potenziamento dell’attività commerciale, dall’ampliamento dell’operatività e dall’affinamento della gamma dei prodotti offerti agli investitori. Il totale delle attività gestite dalle società del Gruppo è aumentato a 6.456 milioni di Euro, rispetto ai 6.106 milioni di Euro del 30 settembre 2003 e ai 4.139 milioni di Euro del 2002, con una raccolta netta (da inizio anno) di circa 2,2 miliardi di Euro; nella bancassicurazione è stata favorita, anche con l’innovazione di prodotto, una strategia di investimento della clientela tesa a preferire prodotti con garanzie di rendimento e di capitale. L’ammontare delle “riserve tecniche” ha raggiunto i 2.837 milioni di Euro, con un aumento del 54,2% rispetto al valore di fine 2002. La raccolta premi a fine 2003 è risultata pari a 1.068 milioni di Euro, in crescita del 32,2% rispetto al precedente esercizio; nel merchant banking, nonostante condizioni di mercato non favorevoli a tale attività, è proseguita positivamente l’operatività di Interbanca e delle sue controllate. Relativamente ad Interbanca, a fine 2003 l’investimento del comparto ammontava a 431 milioni di Euro (477 milioni a fine 2002); i nuovi investimenti si sono attestati a 24,7 milioni di Euro e le dismissioni hanno generato plusvalenze nette per 19,1 milioni di Euro (14,9 milioni nel 2002). In considerazione del generale degrado del quadro economico nazionale, nel corso dell’esercizio la Capogruppo ha accelerato e completato l’esame dell’attivo a rischio. Il volume delle rettifiche effettuato dalla Banca Antonveneta ha consentito di aumentare significativamente, a livello consolidato, il grado di copertura dei crediti in bonis (allo 0,57% dallo 0,2% circa di dicembre 2002), nonché di innalzare sensibilmente quello dei crediti dubbi (al 48,6% dal 35,1% del dicembre 2002). In particolare, il grado di copertura delle sofferenze a dicembre 2003 era pari a 61,8%. Copertura crediti:
Tipologia crediti | 31.12.2003 % | 31.12.2002 % | 31.12.2001 % | Var. Ass. Vs 2002 | Sofferenze | 61,8% | 50,7% | 51,7% | +11,1% | Incagli | 22,9% | 21,1% | 14,5% | +1,8% | Ristrutturati | 17,1% | 4,1% | 4,4% | +13,0% | Paesi a rischio | 28,1% | 20,5% | 22,5% | +7,6 % | Totale crediti dubbi | 48,6% | 35,1% | 33,2% | 1,4 % | In bonis | 0,57% | 0,22% | 0,15% | +0,4% | Totale crediti | 5,5% | 2,9% | 2,5% | +2,6% | Le sofferenze nette sono ammontate a 1.021 milioni di Euro dai 782 milioni di Euro del 31 dicembre 2002, con un’incidenza sul totale dei crediti del 2,80% (2,12% a dicembre 2002); per contro, gli incagli netti sono risultati pari a 688 milioni di Euro, in flessione del 5,4% rispetto al 31 dicembre 2002 (-39 mln di Euro). I risultati economici del Gruppo I risultati economici del Gruppo evidenziano: Principali margini economici:
| 2003 | 2002 | Var % 2003-2002 | Margine di interesse | 1.350 | 1.267 | +6,5% | Margine da servizi | 752 | 825 | -8,8% | Margine di intermediazione | 2.134 | 2.315 | -7,8% | Risultato di gestione | 975 | 1.189 | -18,1% | margine di interesse: 1.350 milioni di Euro, in aumento del 6,5% rispetto al 2002, beneficiando di una crescita e ricomposizione dei volumi intermediati verso quelli a maggior contribuzione reddituale, nonostante la riduzione dei tassi di interesse; margine servizi: 752 milioni di Euro, in diminuzione dell’8,8%, risultato in parte indotto dall’incertezza sull’evoluzione dei mercati: ciò ha penalizzato, infatti, sia l’attività di intermediazione per conto della clientela, orientando gli investitori verso prodotti caratterizzati da livelli commissionali ridotti, sia la redditività commissionale dell’attività di merchant banking. I proventi da servizi hanno scontato gli effetti di una nuova strategia aziendale volta a mantenere in portafoglio mutui residenziali a bassa rischiosità. Nel 2002 la cartolarizzazione di una parte di questi aveva generato proventi netti per oltre 28 milioni di Euro. I profitti da operazioni finanziarie, pari a 16,8 milioni di Euro, sono sostanzialmente allineati ai 17,9 milioni di Euro del 2002; margine di intermediazione: 2.134 milioni di Euro, in riduzione del 7,8%; spese amministrative: 1.159 milioni di Euro, in lieve aumento rispetto al 2002 (+2,9%), valore che, pur in presenza di operazioni straordinarie, riflette una attenta politica di controllo dei costi gestionali; risultato di gestione: 975 milioni di Euro rispetto ai 1.189 del 2002; cost/income: 67,2% dal 63,3% del 2002; rettifiche nette e accantonamenti: 1.984 milioni di Euro rispetto ai 728 milioni di Euro del 2002. Tale risultato riflette tutti gli interventi assunti in merito al processo creditizio, al contenzioso e all’attivo di rischio in genere, per i quali sono scaturite rettifiche di valore su crediti e accantonamenti per garanzie e impegni per circa 1.211 milioni di Euro, accantonamenti per rischi e oneri per un importo di 228 milioni di euro e rettifiche di valore su immobilizzazioni finanziarie per 271 milioni di Euro. A formare tale importo concorrono oltre 199 milioni di Euro concernenti la svalutazione delle junior notes derivanti dalle cartolarizzazioni di crediti in sofferenza effettuate nei passati esercizi. Tale scelta rispecchia una politica tesa a non gravare i conti economici degli esercizi futuri con oneri non di loro competenza e, quindi, a far emergere, di volta in volta nella sua reale dimensione, la redditività della Banca; risultato straordinario: -158 mln di Euro, di cui -221 milioni di Euro relativi al ripristino della riserva “Sovrapprezzi di emissione” con addebito al conto economico dei residui “quinti” relativi alle citate operazioni di cartolarizzazione effettuate in passati esercizi; risultato economico netto: negativo per 843 milioni di Euro. Al 31 dicembre 2003 il patrimonio netto consolidato si attesta a 2.696 milioni di Euro (coefficiente di solvibilità all’8,2%). Al 31 dicembre 2003 il Gruppo si articolava in 1.050 filiali italiane e 4 dipendenze estere, con un totale di 11.060 dipendenti. Bilancio individuale Questi i principali risultati economici della Banca Antonveneta: margine di interesse: 1.241 milioni di Euro, in aumento del 7% rispetto al 2002; margine servizi: 639 milioni di Euro, in diminuzione del 7%. In particolare, il complesso delle commissioni e degli altri proventi netti è ammontato a 631 milioni di Euro, in flessione del 6,7% rispetto all’esercizio precedente. I profitti da operazioni finanziarie, pari a 8 milioni di Euro, hanno risentito della riduzione del portafoglio azionario di proprietà; margine di intermediazione: 1.971,2 milioni di Euro, in riduzione del 2,6% rispetto al 2002; spese amministrative: 1.103 milioni di Euro, in aumento del 6,4%. In particolare, le spese per il personale sono aumentate del 2% e le spese amministrative del 13,2%. Tale incremento è riconducibile ai fitti sugli immobili strumentali oggetto dello scorporo immobiliare e ai costi sostenuti per accrescere gli strumenti di controllo, destinati a generare ritorni positivi in termini di qualità del rischio e redditività; risultato di gestione: 869 milioni di Euro rispetto ai 987 milioni dell’esercizio precedente (-12%); rettifiche nette e accantonamenti: 1.888 milioni di Euro, rispetto ai 666 del 2002. Questo valore include 215 milioni di Euro per rettifiche su immobilizzazioni materiali e immateriali (rispetto ai 245 del 2002), 1.140 milioni di Euro di rettifiche di valore nette su crediti e accantonamenti per garanzie e impegni e 303 milioni di Euro per rettifiche di valore su immobilizzazioni finanziarie; risultato economico netto: negativo per 751 milioni di Euro. Tale risultato tiene conto, peraltro, della plusvalenza di 162 milioni di Euro e del relativo effetto fiscale, scaturiti dalla citata operazione di scorporo immobiliare varata nel primo semestre. Conseguentemente il progetto di bilancio 2003, che sarà sottoposto all'approvazione dell'Assemblea dei Soci, non prevede alcuna distribuzione di dividendi. Il Consiglio di Amministrazione di Banca Antonveneta ha anche preso in visione le prime risultanze gestionali al mese di febbraio 2004, che vedono una crescita dei margini economici in linea con il Piano Industriale. L'attuazione del Piano - alcuni indirizzi del quale sono già stati concretamente avviati (sistema dei controlli interni, riassetto della rete commerciale, contenimento dei costi) - è destinata a valorizzare la redditività di Banca Antonveneta e dell'intero Gruppo e a riportare il risultato economico, fin dal 2004, in utile. Giancarlo Folco nominato Vice Presidente Il Consiglio di Amministrazione di Banca Antonveneta nell'odierna seduta ha provveduto a nominare un secondo Vice Presidente nella persona del Cav. Lav. Giancarlo Folco, designando quale Vice Presidente Vicario il Dott. Francesco Spinelli. Assemblee dei Soci Il Consiglio di Amministrazione ha convocato a Padova, per il 29 aprile 2004 in prima convocazione, e per l'8 maggio 2004 in seconda convocazione, presso l’Ente Fiera, l’Assemblea ordinaria dei Soci, cui verrà sottoposto il progetto di bilancio dell'8° esercizio sociale. E' stata convocata anche un'Assemblea Straordinaria, chiamata a deliberare in ordine ad alcune modifiche statutarie, resesi necessarie a seguito dell'entrata in vigore della Riforma del Diritto Societario, nonché alla ratifica dell'utilizzo delle riserve di rivalutazione monetaria ed equiparate, conseguente al risultato dell'esercizio 2003. Corporate governance In linea con quanto raccomandato dal Codice di autodisciplina delle Società quotate, il Consiglio ha valutato sussistere i requisiti d’indipendenza, previsti per gli Amministratori non esecutivi, in capo al Presidente Dott. Tommaso Cartone ed ai Consiglieri Prof. Leopoldo Mazzarolli e Prof. Gilberto Muraro. Infine il Consiglio ha approvato la Relazione annuale sul sistema di corporate governance e sull'adesione al Codice di autodisciplina delle Società quotate. Tale relazione, conformemente alle norme regolamentari emanate da Borsa Italiana, verrà messa a disposizione degli Azionisti insieme alla documentazione prevista per l'Assemblea dei Soci.
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