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Notiziario Marketpress di Lunedì 27 Giugno 2005
 
   
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  EFFETTO SERRA? A PALERMO LO COMBATTONO CON LA NUOVA POMPA DI CALORE A GAS DELLA ROBUR E CON LA GEOTERMIA  
   
  Zingonia, 27 Giugno 2005 - Nel corso della Assemblea dei Soci del Kyoto Club tenutasi di recente a Roma, a cui ha partecipato in qualità di associata, la Robur di Bergamo, azienda specializzata nella progettazione e realizzazione di sistemi per il riscaldamento-condizionamento a metano a basso impatto ambientale, l’Energy Manager del comune di Palermo, ingegner Antonio Mazzon, ha presentato nell’ambito del progetto Zen (Zero Emission Neighbourhoods), un impianto innovativo di riscaldamento e climatizzazione realizzato presso l’edificio scolastico “Giotto”. Il nuovo impianto prevede l’impiego della nuova Pompa di Calore ad Assorbimento a Gas Gahp-w della Robur, funzionante con fluidi frigorigeni naturali (senza effetti negativi sul “buco dell’ozono” e sull’ “effetto serra”) e presentata a Milano nel corso di Mostraconvegno Expocomfort 2004. Il progetto Zen, promosso dall’amministrazione siciliana, risponde allo scopo di favorire la progettazione di impianti innovativi presso gli immobili comunali per ridurre i consumi di combustibili fossili e l’inquinamento atmosferico. La nuova impiantistica di cui è stata dotata la scuola prevede l’allacciamento della unità Gahp (Gas Absorption Heat Pump) di tipo acqua-acqua, a scambiatori geotermici realizzati direttamente nel terreno. Ciò consentirà non solo di risparmiare energia nel periodo invernale, con efficienze di riscaldamento superiori di circa il 40% a quelle delle migliori caldaie in commercio, ma anche di abbattere la richiesta di energia elettrica nel periodo estivo, vera spina nel fianco del sistema elettrico nazionale per la sempre più grande diffusione degli impianti di condizionamento. Altro fattore positivo che ha fatto decidere per questa soluzione operata dall’Ing. Mazzon in collaborazione con l’Ing. Alberto Lodi di Robur, è la possibilità di non avere ingombranti ed antiestetiche unità esterne raffreddate ad aria, fattore particolarmente sentito nei centri urbani. Il calore sottratto d’estate ai locali serviti viene infatti trasferito nel sottosuolo, ricaricandolo così della energia sottratta nel periodo invernale per riscaldare i locali stessi. In questo tipo di impianti il sottosuolo funge da serbatoio di energia. Il prelievo e la cessione di energia è realizzata con un circuito chiuso sigillato a circolazione d’acqua, un sistema esente da qualsiasi pericolo di inquinamento del suolo e delle falde acquifere. Il nuovo impianto ha rappresentato inoltre per l’impresa e le maestranze che hanno realizzato gli scambiatori nel sottosuolo un contributo a favore dello sviluppo delle conoscenze e della pratica impiantistica nell’utilizzo delle Energie Rinnovabili.  
     
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