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Notiziario Marketpress di Lunedì 27 Giugno 2005
 
   
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  COMMERCIO: EPPUR SI MUOVE… SABATO 2 LUGLIO: A MILANO “SALDI CHIARI” RIPRESA DELLE VENDITE PER IL COMMERCIO AL DETTAGLIO MILANESE: +0,9% NELL’ULTIMO TRIMESTRE. BENE ANCHE LA GRANDE DISTRIBUZIONE: (+3,2%). PREVISIONI DELLE VENDITE: STABILI (42%)  
   
  Milano, 27 giugno 2005 - Ripresa delle vendite per il commercio al dettaglio milanese nell’ultimo trimestre. Rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, l’andamento generale delle vendite indica una ripresa tendenziale (+0,9%), trainata dalla robusta ripresa del commercio al dettaglio di prodotti alimentari (+3,9%) e dall’espansione del segmento dei supermercati, ipermercati e grandi magazzini (+4,9%). A livello di tipologia distributiva la positività del settore è determinata, ancora una volta, dalla buona progressione della grande distribuzione (+3,2%), mentre in ambito settoriale prosegue la serie positiva delle vendite dei prodotti per la casa ed elettrodomestici (+1%). E le previsioni? Positive e stabili. E’ consistente la percentuale di operatori che prefigurano un quadro di sostanziale stabilità (42%). E la quota di imprese che dichiarano di attendersi un aumento o una diminuzione delle vendite per il secondo trimestre del 2005 è identica: 29% per entrambi. Gli ottimisti sono concentrati principalmente tra gli operatori del commercio al dettaglio tradizionale e tra le imprese della media distribuzione (rispettivamente 28% e 30%). Nell’ambito della grande distribuzione, invece, il 34% è per una stabilità del fatturato per il prossimo trimestre, l’aumento è atteso dal 29% dei rispondenti, mentre il 37% prevede una flessione. Emerge dall’analisi congiunturale del settore del commercio della provincia di Milano, al primo trimestre 2005, realizzata dal centro studi della Camera di commercio di Milano. Ed è già l’ora dei saldi. Quest’anno a Milano e provincia inizieranno sabato 2 luglio. Con l’operazione “Saldi Chiari” promossa da Unione del Commercio con Ascomoda e le associazioni dei consumatori. A cui aderiscono oltre 1.000 imprese di Milano e provincia. E l'acquisto in saldo è trasparente col codice di comportamento, predisposto d'intesa con le associazioni dei consumatori. Un codice che garantisce sia il consumatore sia il commerciante. E un numero verde a disposizione di consumatori e operatori commerciali: 800406810, dal lunedì al venerdì (orario 9-17). “Soprattutto durante i saldi diventa importante ed evidente l’alleanza tra consumatore e negoziante - ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano -. I saldi sono un fenomeno sociale, una occasione di ripresa dei consumi. In questo momento difficile l’ottimismo della metà dei commercianti ci fa ben sperare. Attraverso l’operazione “Saldi Chiari” promossa dall’Unione del Commercio con Ascomoda, in accordo con le associazioni dei consumatori, viene poi rafforzata la trasparenza dell’acquisto”. “Con ‘Saldi Chiari' - spiega Renato Borghi, vice Presidente dell’Osservatorio Prezzi e membro di giunta della Camera di commercio di Milano - l'acquisto in saldo è trasparente perché regolato da un codice di comportamento, predisposto d'intesa con le associazioni dei consumatori. Un codice che garantisce sia il consumatore sia il commerciante. A ‘Saldi Chiari’, per i saldi estivi milanesi, aderiscono oltre 1.000 imprese a Milano e provincia”. Sintesi del decalogo dei "Saldi Chiari" Carte di credito. Durante i saldi l'operatore commerciale non può rifiutare il pagamento con carta di credito. Cambi merce. Il dettagliante si impegna a sostituire, se possibile, o a rimborsare i capi acquistati che presentano gravi vizi occulti così come previsto dal Codice Civile ed in particolare dalle norme di recepimento della Direttiva 1999/44/Ce. Nel caso di non corrispondenza della taglia, il capo verrà sostituito con prodotti disponibili all'atto della richiesta di sostituzione. Qualora non fosse possibile la sostituzione per mancanza di capi o per mancato gradimento da parte del cliente, l'operatore rilascerà un buono acquisto di pari importo del prezzo pagato relativo ai capi da sostituire. Buono che il cliente dovrà spendere entro i successivi 120 giorni dall'emissione dello scontrino fiscale (che dev’essere presentato). Prova prodotti. Il cliente ha diritto di provare i capi per verificarne la corrispondenza della taglia e il gradimento del prodotto. Sono esclusi dalla facoltà della prova i prodotti che rientrano nella categoria della biancheria intima e quei prodotti che, per consuetudine, non vengono normalmente provati. Uniformità dei prezzi. Le catene di negozi che effettuano saldi si impegnano a porre in vendita gli stessi prodotti agli stessi prezzi. In caso di variazione del prezzo, la variazione viene praticata contemporaneamente in tutti i punti vendita della catena. Riparazioni. Se il costo per l'adattamento o la riparazione dei capi acquistati è a carico del cliente, l'operatore commerciale deve darne preventiva informazione al cliente stesso e deve inoltre esporre, in modo ben visibile, un cartello informativo sul quale si dichiara espressamente che le riparazioni sono a carico del cliente. Contenzioso. Eventuali contenziosi fra consumatori e imprese che aderiscono a "Saldi Chiari" saranno esaminati e giudicati dallo sportello di conciliazione istituito dalla Camera di commercio di Milano. Per informazioni: Numero verde 800406810 dal lunedì al venerdì (9-17) a disposizione di consumatori e operatori commerciali. Tab. 1 - Commercio al 1° trimestre 2005: vendite per settore di attività economica e tipologia distributiva - Milano e Italia (variazioni tendenziali %). Fonte: Centro Studi Camera di commercio di Milano su dati Unioncamere.
Settori Milano Italia
Totale Piccola Distribuz. Media Distribuz. Grande Distribuz. Totale Piccola Distribuz. Media Distribuz. Grande Distribuz.
0,9 -2,0 -2,6 3,2 -0,9 -3,1 -2,1 1,8
Commercio al dettaglio di prodotti alimentari 3,9 0,6 0,1 5,7 -1,0 -2,9 -2,1 2,7
Commercio al dettaglio di prodotti non alimentari -1,3 -2,7 -3,2 0,7 -2,0 -3,1 -2,2 0,3
- Abbigliamento ed accessori -1,9 -2,8 -2,8 -0,8 -3,5 -5,5 -3,7 -0,6
- Prodotti per la casa ed elettrodomestici 1,0 -2,1 -2,0 3,3 -1,6 -3,5 -1,3 1,1
- Altri prodotti non alimentari -2,2 -2,8 -4,1 -0,4 -1,6 -2,1 -2,1 0,4
Ipermercati, supermercati e grandi magazzini 4,8 0,0 -2,1 4,9 2,7 0,0 -1,4 2,9
Per settore Il primo trimestre del 2005 vede una arretramento sia del dettaglio tradizionale (-2%) che della media distribuzione (-2,6%) mentre la grande distribuzione incrementa il proprio fatturato (+3,2%) soprattutto nell’ambito dei supermercati, ipermercati e grandi magazzini (+4,8%). La suddivisione, invece, tra dettaglio alimentare e non alimentare evidenzia una ripresa delle vendite del primo settore (+3,9%), mentre il secondo comparto registra una riduzione (-1,3%), determinata dalla contrazione delle vendite di abbigliamento (-1,9%) e degli altri prodotti non alimentari (-2,2%). Il settore dei prodotti per la casa ed elettrodomestici, rispetto al primo trimestre del 2004, incrementa le vendite (+1%) continuando nel trend positivo. Le previsioni della vendite. Le valutazioni qualitative espresse dagli operatori del commercio al dettaglio indicano una situazione di sostanziale equivalenza tra espansione e contrazione delle vendite nel trimestre successivo. La quota di imprese che dichiarano di attendersi un aumento o una diminuzione delle vendite per il secondo trimestre del 2005 è, infatti, identica (29% per entrambi), mentre è consistente la percentuale di operatori che prefigurano un quadro di sostanziale stabilità (42%). Gli ottimisti sono concentrati principalmente tra gli operatori del commercio al dettaglio tradizionale e tra le imprese della media distribuzione (rispettivamente 28% e 30%) dove però rispettivamente il 53 e 54% prefigura una situazione di stabilità delle vendite. Nell’ambito della grande distribuzione, invece, vi è una prevalenza di indicazioni pessimistiche per il secondo trimestre. In dettaglio, il 37% prevede una flessione, mentre il 34% è per una stabilità del fatturato, mentre l’aumento è atteso dal 29% dei rispondenti. Ma qualcuno si organizza e cambia. Nel corso del primo trimestre del 2005, le imprese che hanno dichiarato di aver effettuato degli investimenti destinati allo sviluppo delle vendite rappresentano il 22% delle imprese del campione milanese, con un aumento di dieci punti rispetto alla rilevazione del quarto trimestre 2004. Tale quota si eleva al 46% nel caso delle imprese della grande distribuzione, mentre rappresentano solo il 15% nel caso della media. Come evidenziato nella tabella 2, gli investimenti si sono diretti principalmente verso la ristrutturazione o ampliamento dei locali esistenti (14%). A livello tipologico tale dato trova conferma soprattutto per quanto riguarda le imprese della piccola e della media distribuzione, mentre la grande distribuzione ha privilegiato principalmente l’acquisizione di nuovi locali e la ristrutturazione di quelli esistenti (26%). Rispetto alla rilevazione precedente è pressoché stabile il dato delle imprese che dichiarano la propria appartenenza ad un gruppo del commercio organizzato, con un aumento solo di un punto percentuale. A livello generale, solo il 24% delle imprese appartiene a tale forma associativa, mentre tale quota si eleva al 39% nel caso dei punti vendita della grande distribuzione. E’ elevata, inoltre, la quota di imprese che dichiarano di avere un proprio sito internet. Il 42% delle imprese milanesi del commercio al dettaglio afferma, infatti, di possedere un sito internet. Rispetto alla rilevazione precedente, tale dato mostra una crescita di cinque punti percentuali che per le imprese della grande distribuzione aumenta fino al 62% con un incremento di dodici punti rispetto alla rilevazione di dicembre 2004. Tab. 2 – Processi organizzativi del commercio milanese al 1° trimestre 2005.
Totale imprese Piccola distribuz. Media distribuz. Grande distribuz.
% Imprese che hanno effettuato investimenti per sviluppare il settore vendite 22 22 15 46
- Acquisizione di nuovi locali e ristrutturazione/ampliamento di quelli esistenti 6 5 4 26
- Acquisizione di nuovi locali 2 2 1 5
- Ristrutturazione/ampliamento dei locali esistenti 14 15 10 16
% Imprese che dispongono di almeno un punto vendita all’interno di centri commerciali 9 9 3 40
- Tutti i punti vendita1 1 1 4
- Alcuni dei punti vendita7 7 2 37
% Imprese associate a un gruppo di commercio organizzato 24 24 26 39
% Imprese che operano in franchising 8 7 9 10
- di cui come franchisee 6 6 7 8
- di cui come franchisor 2 2 2 2
% imprese che dispongono di un proprio sito Internet 42 42 41 62
- di cui vendono anche attraverso sistemi di commercio elettronico 15 16 7 19
Fonte: Centro Studi Camera di commercio di Milano su dati Unioncamere.
 
     
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