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Notiziario Marketpress di Giovedì 25 Marzo 2004
 
   
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  PAVIA: APERITIVO IN BIBLIOTECA BONETTA CONVERSAZIONE CON L’AUTORE RAFFAELLO BALDINI PRESENTA “INTERCITY”  
   
  Pavia, 25 marzo 2004 - Domenica 28 marzo alle ore 11, per il quarto incontro del ciclo “Aperitivi in Biblioteca Bonetta (Piazza Petrarca 2, Pavia) – Conversazioni con l’autore” promossa dal Settore Cultura del Comune di Pavia, Raffaello Baldini, introdotto da Clelia Martignoni, incontrerà il pubblico pavese per parlare dell’uscita di “Intercity” (Torino, Einaudi 2003), l’ultima raccolta di poesie del poeta romagnolo. Pavia, 22 Marzo 2004 – In occasione del quarto aperitivo in Biblioteca Bonetta, Raffaello Baldini leggerà in prima persona alcuni suoi testi, dando così al pubblico pavese la possibilità “rara” di ascoltare i versi di un grande poeta interpretati dall’autore stesso. Insieme a Tonino Guerra, Nino Pedretti e altri poeti come Gianni Fucci e Giuliana Rocchi, Raffaello Baldini, che ha esordito nel 1976, arricchisce il già vivo e originale quadro dei poeti di Santarcangelo di Romagna, in provincia di Rimini. La singolarità della poesia di Raffaello Baldini è quella di essere tutta e sempre scritta e recitata in dialetto romagnolo natio, per la precisione il santarcangiolese. Del resto è noto che la poesia in dialetto sia, in tutte le parti d’Italia, patrimonio prezioso e degno di una particolare attenzione, anche e forse soprattutto, dove non si parla quasi più. Nato a Santarcangelo di Romagna nel 1924, Raffaello Baldini è poeta noto e annoverato dalla critica nazionale “tra i più grandi poeti viventi”. Dalla metà degli anni Cinquanta Baldini vive e lavora a Milano, mantenendo però sempre i contatti con la sua terra d’origine. Profondamente radicato nella tradizione, Baldini ha scelto il dialetto per dar voce al suo mondo poetico, che pur partendo da un’area linguistica ristretta riesce ad andare oltre i confini per esprimere messaggi universali. A differenza delle precedenti raccolte poetiche, “Intercity” accoglie anche voci e brani in italiano, rispecchiando in ciò l’evoluzione dei tempi e il cambiamento delle abitudini linguistiche. Caratteristica del poeta, in questa come nelle precedenti opere, è la mescolanza tra comicità e ironia con accenti di grande malinconia perfino talora tragici. Tutto questo si vede molto bene in “Intercity”, a partire dal testo da cui il titolo al libro, che racconta un viaggio simbolico dell’anziano protagonista verosimilmente verso la morte, come si scopre via via nel monologo di colui che racconta. Con “Intercity”, Raffaello Baldini, giunge alla sua quinta raccolta poetica, che va ad aggiungersi ai precedenti successi: La nàiva (Einaudi, 1982), con la prefazione di Dante Isella (Premio Carducci), Furistír (1988), introdotta da Franco Brevini (Premio Viareggio Poesia); Ad nòta, pubblicata nel 1995 nel «Nuovo Specchio» di Mondadori, con la presentazione di Pier Vincenzo Mengaldo, che indica Baldini come «uno dei tre o quattro poeti piú importanti d’Italia» (Premio Bagutta). Nel 2000 esce il volume La nàiva. Furistír. Ciacri, che riunisce due raccolte già edite (ma rivedute per l’occasione dall’autore) e i versi piú recenti compresi nell’ultima sezione (Premio Librex-montale). Baldini si è poi misurato con tre bellissimi monologhi teatrali: Zitti tutti! (Ubulibri, 1993) e Carta canta, sempre in dialetto, poi raccolti con il monologo in lingua In fondo a destra in un volume einaudiano del 1998, convinto dall’attore ravennate Ivano Marescotti che, intuite le potenzialità teatrali dei versi di Baldini, ha portato entrambi i testi, pur tradotti nel dialetto di Villanova di Bagnacavallo, al successo del grande pubblico. Nel luglio del 2003 Baldini pubblica “Intercity” da cui Marescotti ha tratto lo spettacolo “il Silenzio Anatomico” che debutta in anteprima al teatro di Conselice l’1 e il 2 dicembre 2003, al teatro Alighieri di Ravenna il 4-5-6, al teatro Petrella di Longiano il 7, al teatro Novelli di Rimini l’8 e all’Arena del Sole di Bologna il 10-11-12 dicembre 2003.  
     
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