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Notiziario Marketpress di Lunedì 27 Giugno 2005
 
   
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  PROMETEIA ANALISI DEI BILANCI BANCARI GIUGNO 2005 LA REDDITIVITÀ DELL'ATTIVITÀ SVOLTA È MEDIAMENTE AUMENTATA DI CIRCA 10 PUNTI BASE  
   
   Milano, 27 giugno 2005 - Il consuntivo del 2004 come appare dai bilanci dei Gruppi e delle Banche individuali delinea un quadro relativamente positivo ed in netto miglioramento rispetto ai due anni precedenti. La redditività del patrimonio è generalmente aumentata e gli indici di efficienza economica sono migliorati. Si conferma quindi quanto già si poteva leggere dalle relazioni semestrali: il sistema bancario appare in grado di reagire e di crescere pur in un contesto esterno non favorevole. Questi i dati generali che emergono dal Rapporto Analisi dei bilanci bancari, il Rapporto periodico Prometeia che propone una elaborazione sistematica delle rilevazioni contabili effettuate dall'Abi su 38 Gruppi Bancari e 133 Banche di cui 15 Ex Istituti di Credito Speciale. L'analisi si basa soprattutto sulle rilevazioni al 31 dicembre 2004 e ai due periodi corrispondenti del 2003 e 2002. Nel Rapporto vengono esaminati alcuni aspetti di particolare rilievo che caratterizzano la struttura dell'intermediazione, la dinamica e la composizione dei principali margini per il campione di Banche e di Gruppi esaminato che, data la sua ampiezza, risulta sufficientemente rappresentativo del sistema bancario italiano; inoltre, l'analisi viene concentrata sulle differenziazioni che emergono tra le diverse classi dimensionali di Gruppi. Le Performance Dei Gruppi E Delle Banche Al Dicembre 2004 - Il consuntivo del 2004 come appare dai bilanci dei Gruppi e delle Banche individuali delinea un quadro relativamente positivo ed in netto miglioramento rispetto ai due anni prece-denti. La redditività del patrimonio è generalmente aumentata e gli indici di efficienza economica sono migliorati. Si conferma quindi quanto già si poteva leggere dalle relazioni semestrali: il sistema bancario appare in grado di reagire e di crescere pur in un contesto esterno non favorevole. I principali dati che caratterizzano la performance dei Gruppi bancari nel 2004 sono i seguenti: i crediti e la raccolta totale, diretta e indiretta, sono aumentati in media a tassi superiori al 4.5%; il Roe medio dei Gruppi bancari è aumentato di circa 2 punti percentuali dal 6.4% del 2003 al 8.3% del 2004; la redditività dell'attività svolta è mediamente aumentata di circa 10 punti base; il cost-income medio dei Gruppi bancari è passato dal 66.2% del 2003 al 64.9% del 2004; i ratios patrimoniali si sono mantenuti sostanzialmente stabili. Rispetto al passato vi è stata peraltro una maggiore omogeneità nella performance, evidenziando un processo di relativo recupero dei Gruppi in ritardo sotto il profilo della redditività e dell'efficienza. Una lettura attenta e analitica dei dati di bilancio permette tuttavia di cogliere, da un Iato, alcuni elementi di fragilità e complessità sottostanti al quadro di miglioramento sopra delineato, dal-l'altro, la differenziazione che ancora persiste tra diverse tipologie e individualità degli operatori. In primo luogo è opportuno mettere in evidenza che l'esercizio 2004 è stato influenzato in misura non trascurabile da fattori straordinari. In quest'ambito un ruolo determinante è stato giocato dalla nuova normativa sul c.D. Disinquinamento fiscale che ha imposto il recupero nei conti economici, tra le voci straordinarie, degli accantonamenti costituiti in passato esclusiva-mente in applicazione di norme tributarie. Questo fenomeno, assieme alle minori svalutazioni su immobilizzazioni finanziarie e al nuovo trattamento fiscale dei dividendi, ha significativamente contribuito ad aumentare dal 40% al 50% il rapporto tra utile netto e risultato lordo di gestione, con un importante effetto sul livello degli utili e del Roe. Per dare evidenza dell'impatto della gestione straordinaria e fiscale è sufficiente osservare che solo 6 Gruppi bancari hanno diminuito il Roe rispetto al 2003, ma sono 12, cioè circa un terzo del campione, ad evidenziare una riduzione se si rapporta ai mezzi propri l'utile della attività ordinarie al netto dei dividendi e degli utili da partecipazioni valutate al patrimonio netto.
Gruppi - Redditività netta dei mezzi propri: Valori medi e distribuzione per performance
dic '02 Valori medi dic '03 dic '04 Sup.media campione 3 anni Int. Media campione 3 anni Altri Totale
Grandi 3.8 6.5 8.6 1 2 3 6
Medi 8.9 7.6 9.3 5 2 2 9
Piccoli 4.6 5.9 7.7 4 8 7 19
Totale 5.6 6.4 8.3 10 12 12 34
Dalla media dei gruppi Medi, dei gruppi Piccoli e dalla media Totale sono stati esclusi il gruppo Bp Unite che non era ancora costituito a dicembre 2002, il gruppo Cr Bolzano non costituito nel 2003 e Antonveneta e Meliorbanca i cui valori avrebbero distorto eccessivamente i valori medi del Roe nell'ambito del triennio di analisi. Una volta acquisito che una parte del miglioramento della performance ha origini esterne alle gestione caratteristica, è opportuno concentrarsi sulle differenze che hanno caratterizzato i singoli operatori e le classi dimensionali di appartenenza. Se partiamo dall'evoluzione dell'attività di intermediazione, i dati di bilancio mettono in luce il persistere di una significativa differenziazione tra i Gruppi Grandi e Piccoli; questi ultimi, non solo hanno ulteriormente aumentato le loro quote di mercato sui crediti e sulla raccolta complessiva, ma hanno anche messo in luce un dato in controtendenza nel comparto del risparmio gestito, evidenziando crescite significative a fronte della contrazione mediamente riscontrabile tra i Gruppi di maggiori dimensioni. La crescita dell'intermediazione dei Gruppi Medi e Piccoli si è accompagnata ad un aumento del margine di interesse a fronte di risultati mediamente negativi per i Gruppi Grandi. Nello stesso comparto dei ricavi da servizi si riscontrano risultati significativamente più positivi per i Gruppi di piccole e medie dimensioni. In generale quindi i Grandi Gruppi hanno evidenziato una maggiore difficoltà nel far crescere volumi e ricavi, sia nell'attività tradizionale di intermediazione creditizia sia nei servizi. Ancora una volta la gestione dei costi è stato il campo di relativo recupero per la performance dei Gruppi bancari di maggiori dimensioni, che pur partivano, in media, da livelli di maggiore efficienza. I Gruppi bancari di medie e piccole dimensioni hanno continuato ad incrementare nel corso del 2004 la propria rete distributiva e l'organico coerentemente con Io sviluppo dell'attività e dei ricavi, ma evidenziando anche una maggiore difficoltà ad operare interventi importanti sulla struttura dei costi. Se passiamo dal confronto tra peer group all'analisi dei singoli operatori, i bilanci del 2004 hanno evidenziato, o talvolta confermato, alcuni importanti elementi: tra i sei grandi Gruppi persiste una forte polarizzazione in due sottogruppi che si differenziano significativamente per redditività, efficienza e qualità dei fondamentali; i Gruppi di medie dimensioni non solo sono la categoria dimensionale che evidenzia le migliori performance ma sono anche fortemente omogenei in questa loro caratterizzazione positiva; solo tre Gruppi su undici esprimono un indice sintetico di performance inferiore alla media del sistema; all'interno dei Gruppi Piccoli vi è una forte differenziazione e la maggioranza di essi mostra performance reddituali e di qualità complessiva dei fondamentali significativamente e persistentemente inferiori alla media del sistema; negli ultimi bilanci pre-Ias permangono ancora forti differenze nei livelli di copertura dei crediti dubbi e anche di quelli in bonis, con alcuni Gruppi che mostrano rettifiche forfettarie inferiori allo 0.3% contro una media dello 0.6%; i Gruppi bancari di eccellenza, per valore dell'indice sintetico di performance tradizionalmente elaborato da Prometeia e per sua persistenza nel tempo, sono Unicredito, Banco Popolare di Verona e Novara e Banco Desio. Nel capitolo 2 viene presentato un approfondimento relativo all'impatto dei principi contabili internazionali sui bilanci bancari: in particolare vengono analizzati, per i Gruppi che hanno presentato la relazione trimestrale al 31/03/05 in base agli Ias/ifrs (Banca Intesa, Bnl, Capitalia e Finecogroup), gli effetti rilevanti della transizione sulla situazione patrimoniale e l'andamento economico, al fine di valutare il diverso peso delle "rettifiche" sui mezzi propri, l'eventuale presenza di comportamenti divergenti nelle politiche di classificazione/valutazione poste in essere e le prime evidenze sull'impatto dei nuovi criteri sui risultati reddituali. L'analisi evidenzia come, ad eccezione di Finecogroup, i Gruppi che hanno presentato la trimestrale in base ai nuovi principi contabili, rilevino decrementi significativi nel valore dei mezzi propri principalmente per effetto della valutazione dei crediti secondo le nuove regole. Approfondimento Monografico "Il Governo Delle Risorse In Un Contesto In Trasformazione" - Nel capitolo 3, il consueto approfondimento affronta un tema centrale e di grande attualità nelle politiche dei Gruppi: il governo dei costi, con riferimento sia alla gestione delle altre spese amministrative, sia alla azioni per il miglioramento della produttività della rete distributiva. Nell'ultimo anno, l'efficienza economica del sistema bancario nazionale è ulteriormente migliorata per effetto di azioni efficaci intervenute sia nei gruppi bancari best-practice, sia nelle realtà che sono ancora lontane da livelli ottimali di efficienza. Nel 2003 ai gruppi più efficienti, connotati da un livello di cost-income inferiore a 62.6%, faceva capo il 28% del totale del prodotto bancario lordo dei Gruppi nazionali; un anno dopo la quota delle masse intermediate riconducibili ai gruppi più efficienti raggiungeva il 45%, attestando la leadership dei Gruppi di grandi dimensioni. Se dal dato aggregato dei costi operativi si estende l'analisi alle sue singole componenti si osserva come il 35.6% del margine di intermediazione venga assorbito dai costi del personale, il 18.6% dalle altre spese amministrative, il 3.9% delle imposte indirette e il 5.7% dagli ammortamenti. L'area degli interventi su cui il sistema bancario è riuscito ad incidere in misura maggiore è stata quella del personale: l'effetto combinato delle fuoriuscite legate ai processi di incentivazione all'esodo e degli aumenti del costo del lavoro legati al rinnovo del contratto nazionale è stato infatti in molti casi positivo. Incoraggiante peraltro è il messaggio che proviene dai gruppi Piccoli che mostrano decise azioni di governo dei costi anche sul terreno più difficile relativo al governo delle altre spese amministrative. I gruppi del campione sono riusciti mediamente a contenere la crescita del totale delle altre spese amministrative (+1.2%) al di sotto della crescita dell'inflazione (+2.2%): in realtà tale dato medio ponderato "nasconde" l'elevata variabilità delle voci stesse considerando che per 6 classi di spesa, che rappresentano circa il 30% del totale, la crescita dell'ultimo anno si colloca ben al di sopra del tasso di inflazione. I dati evidenziano come, da un Iato, alcune categorie di spesa (pubblicità e marketing, consulenze professionali, spese tecnologiche) registrino andamenti molto differenziati da gruppo a gruppo e anche temporalmente in quanto rappresentano il riflesso operativo di scelte strategiche e/o di evoluzioni normative (si pensi agli investimenti e alle spese correnti per gli adeguamenti a Basilea Il e ai nuovi principi contabili internazionali), dall'altro, che altre categorie di spesa sono direttamente proporzionali ai volumi di lavoro generati, a meno di forti revisioni nelle policy di utilizzo, che possono avere anche ricadute dal lato dei ricavi (si pensi ad esempio alle spese postali). Un'importante azione di contenimento è stata viceversa conseguita su categorie di spesa maggiormente governabili, quali le spese per utenze e pulizia locali, per materiali di consumo e di vigilanza, grazie ad interventi sul pricing, sui processi e le policy di utilizzo. Oltre il 40% dei costi complessivi dei Gruppi originano dalla distribuzione e pertanto cruciale è la capacità di ottenere adeguati livelli di produttività dalla rete distributiva. Le azioni di ottimizzazione della rete distributiva intraprese negli ultimi anni vanno nella direzione di dimensionare correttamente la propria presenza sul mercato (razionalizzando eventuali sovrapposizioni e attuando politiche di apertura/acquisizione mirate all'ottenimento di un razionale disegno della propria rete distributiva), costruire benchmark interni di produttività per riportare su livelli di performance adeguati le filiali critiche, utilizzare canali alternativi per ridurre il costo del servizio alla clientela a minor valore aggiunto (canali remoti) e flessibilizzare i costi di distribuzione (rete a costi variabili — promotori). Importanti interventi sono inoltre stati attuati e/o sono in cantiere per personalizzare le modalità di servizio rispetto alle varie tipologie di clientela, sia in termini di figure relazionali dedicate, sia in termini di ripensamento del layout di filiale. Il campione oggetto di analisi nel presente Rapporto si compone di 38 gruppi bancari. La tabella sottostante riporta l'elenco dei gruppi analizzati, ordinati per prodotto bancario lordo (Pbl) decrescente.
Sigla Peer Group Nome Istituto Pbl (mln €)
Bint Grandi Gruppo Banca Intesa 603719
Unic Grandi Gruppo Unicredito Italiano 530589
Spao Grandi Gruppo Bancario Sanpaolo Imi 464704
Capt Grandi Gruppo Bancario Capitalia 251096
Mpas Grandi Gruppo Monte dei Paschi di Siena 246454
Bnla Grandi Gruppo Bancario Banca Nazionale del Lavoro 178661
Bpun Medi Gruppo Banche Popolari Unite 137547
Bpvn Medi Gruppo Bancario Banco Popolare di Verona e Novara 127235
Bapd Medi Gruppo Bancario Banca Antoniana – Popolare Veneta 98271
Bpld Medi Gruppo Creditizio Bipielle 90174
Blbd Medi Gruppo Bancario Banca Lombarda e Piemontese 89638
Bper Medi Gruppo Banca Popolare dell'Emilia Romagna 81167
Bpmi Medi Gruppo Bipiemme - Banca Popolare di Milano 73728
Cdem Medi Gruppo Credito Emiliano – Credem 62109
Crfi Medi Gruppo Banca Cr Firenze 47581
Deut Medi Gruppo Deutsche Bank 44242
Crge Medi Gruppo Carige 41015
Bpvi Piccoli Gruppo Bancario Banca Popolare di Vicenza 36577
Bsel Piccoli Gruppo Banca Sella 33840
Xcip Piccoli Gruppo Bancario Dexia Crediop 33632
Bpso Piccoli Gruppo Banca Popolare di Sondrio 28242
Bpcv Piccoli Gruppo Credito Valtellinese 27103
Bmar Piccoli Gruppo Bancario Banca delle Marche 25144
Bdso Piccoli Gruppo Banco di Desio e della Brianza 17857
Crfe Piccoli Gruppo Cassa di Risparmio di Ferrara 14408
Venb Piccoli Gruppo Bancario Veneto Banca 14254
Bpet Piccoli Gruppo Etruria 11344
Bpin Piccoli Gruppo Bancario Banca Popolare di Intra 11218
Crbz Piccoli Gruppo Cassa di Risparmio di Bolzano 9886
Crra Piccoli Gruppo Cassa di Risparmio di Ravenna 9146
Bpba Piccoli Gruppo Creditizio Banca Popolare di Bari 8696
Xcnm Piccoli Gruppo Meliorbanca 8432
Unib Piccoli Gruppo Bancario Unibanca 8079
Crsm Piccoli Gruppo Bancario Cassa di Risparmio di San Miniato 5393
Bprg Piccoli Gruppo Bancario Banca Agricola Popolare di Ragusa 4831
Crtm Piccoli Gruppo Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo 4674
Bppu Piccoli Gruppo Bancario Banca Popolare Pugliese 4399
Crch Piccoli Gruppo Carichieti 3784
Legenda: Pbl = Impieghi + Raccolta Diretta + Raccolta Indiretta
 
     
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