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Notiziario Marketpress di Giovedì 25 Marzo 2004
 
   
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  LA PARTECIPAZIONE PUBBLICA È ESSENZIALE PER UNA BUONA GOVERNANCE SCIENTIFICA, AFFERMA BUSQUIN  
   
  Bruxelles, 25 marzo 2004 - Nel corso della conferenza 'Life sciences in society today: modern biology and visions of humanity', Le scienze della vita nella società odierna: biologia moderna e visione dell'umanità, il Commissario europeo per la Ricerca Philippe Busquin ha sottolineato la necessità di promuovere la cultura scientifica e la partecipazione pubblica per conseguire una buona governance scientifica. La conferenza, svoltasi il 22 e 23 marzo e organizzata dell'Egls (European Group on Life Sciences), ha riunito scienziati e esponenti del mondo artistico, umanistico e politico che hanno analizzato la crescente influenza delle scienze della vita sulla cultura e la società europea. 'L'evento è unico perché per la prima volta la Commissione europea ha organizzato un incontro di mondi che molto raramente hanno l'opportunità di venire a contatto', ha dichiarato Busquin nel suo discorso di apertura. 'L'obiettivo è dar vita a un dibattito pubblico sul ruolo e l'impatto delle scienze della vita e delle biotecnologie sulla società e la cultura in generale'. Grazie alla biologia molecolare e alla fisica contemporanea, la società ha adesso una migliore conoscenza della natura della vita e del cosmo, ha spiegato Busquin. La conseguenza, però, è che la conoscenza scientifica ha dato origine a molti interrogativi, timori e dilemmi morali e sociali. Le conseguenze di certe scoperte di punta, ad esempio la mappatura del genoma umano, sono considerevoli e hanno fatto nascere molte domande. Il grande pubblico teme talvolta che le scoperte biologiche possano essere male utilizzate e si domanda se la ricerca non dovrebbe essere soggetta a un controllo democratico. 'Le scienze della vita hanno sconvolto i campi della conoscenza e del potere', ha detto Busquin, 'e hanno messo nelle mani dell'uomo processi che mutuano dalla natura una sorprendente precisione e una temibile efficacia. Al tempo stesso, il dominio dei meccanismi intimi della vita mette alla prova i nostri principi e i nostri valori'. Il pubblico ha bisogno di essere rassicurato e informato del considerevole potenziale che questi sviluppi offrono in termini di conoscenza scientifica, progresso medico, miglioramenti in campo farmaceutico e crescita economica, ha spiegato il Commissario. 'La manifestazione contribuirà di per sé a un movimento generale e necessario', ha insistito Busquin, 'che mira a reintegrare le scienze nella cultura, di cui fanno parte'. Non si tratta di un esercizio puramente accademico, ha continuato il Commissario. Sta diventando evidente che in Europa i politici sono consapevoli dell'importanza sociale della ricerca in tutte le sue forme, privata, pubblica o di base. Busquin ha citato, a titolo di esempio, le recenti discussioni su una nuova iniziativa per finanziare la ricerca di base a livello europeo. Vari ministri hanno insistito sulla considerazione delle scienze sociali e umane in seno all'equazione. Busquin ha concluso il suo intervento ribadendo l'importanza della cultura scientifica. 'E per cultura scientifica intendo qualcosa di più della semplice conoscenza. Intendo il dibattito, le interazioni, gli scambi e le critiche', ha detto. 'La scienza è stata la principale molla dello sviluppo europeo, e continua ad esserlo. È anche al centro dell'integrazione europea. Promuovere la cultura scientifica significa partecipare allo sviluppo della cittadinanza europea, e costituisce una buona misura di 'igiene democratica'. È indispensabile permettere al pubblico di capire e di dirigere il progresso. Ecco perché mi auguro che iniziative di questo tipo si ripetano anche in altri settori scientifici e tecnici in rapido sviluppo, ad esempio le nanotecnologie o le tecnologie dell'informazione'. Per ulteriori dettagli sulla conferenza: http://europa.Eu.int/comm/research/conferences/2004/biology/index_en.html  
     
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