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Notiziario Marketpress di
Giovedì 30 Giugno 2005
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IL MINISTRO PER L’INNOVAZIONE E LE TECNOLOGIE E FEDERCOMIN PRESENTANO L’OSSERVATORIO SEMESTRALE DELLA SOCIETÀ DELL’INFORMAZIONE |
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Roma, 30 giugno 2005 - L’ ”Osservatorio semestrale della Società dell’Informazione”, voluto da Lucio Stanca, ministro per l’Innovazione e le Tecnologie, e realizzato da Federcomin, analizza semestralmente lo stato e le dinamiche di utilizzo di nuove tecnologie da parte delle imprese, dei cittadini e della Pubblica Amministrazione. L’osservatorio è uno strumento di monitoraggio della domanda e dell’utilizzo delle tecnologie. I dati elaborati rappresentano il risultato di analisi condotte da diversi istituti di ricerche secondo i parametri del Piano eEurope 2005. I dati più significativi emersi dal secondo numero dell’Osservatorio, aggiornati generalmente a dicembre 2004: La spesa in innovazione: 5,5% del Pil - La spesa in Ict è stata pari, nel 2004, al 5,5% del Pil, e la parte preponderante riguarda la spesa in telecomunicazioni (3,6%). Il valore totale risulta in leggera crescita rispetto a quello dei tre anni precedenti (intorno al 5,3%), ma la percentuale di spesa in It è rimasta sostanzialmente invariata negli ultimi anni. I cittadini e l’innovazione tecnologica: 7,9 milioni utilizzano la banda larga - Secondo le rilevazioni di Nielsen//netratings è aumentato il numero di famiglie che possiede un Pc in casa: il 58%, rispetto al 55% del primo semestre 2004. Nel 2004 hanno navigato ad alta velocità 7,9 milioni di italiani, il 47% di tutti gli utilizzatori (il numero di accessi in banda larga è pari invece a 4,7 milioni). Il navigatore in banda larga ha un profilo più maschile e maggiormente concentrato nelle fasce giovani di quello a banda stretta. La sicurezza on-line: un problema per il 33% delle imprese - Per le imprese: il 33% di imprese ha riscontrato problemi di sicurezza informatica e la percentuale è sostanzialmente uniforme tra aziende di dimensioni differenti. Per i cittadini: l’esperienza di trovarsi di fronte a finestre aperte in maniera automatica con pubblicità di altri siti è comune al 57,6% dei navigatori, mentre il 31,5% di loro ha dovuto fronteggiare contenuti indesiderati od offensivi. E-government: 10,4 milioni di cittadini visitano i siti della P.a. - L’81% dei comuni capoluogo di provincia (rispetto al 75% rilevato a giugno 2004) offre la possibilità di scaricare direttamente dal sito i moduli necessari per il pagamento delle tasse. La grande impresa mostra maggiore attitudine nella gestione di pratiche interamente on-line (61%). La percentuale scende al 39% per le Pmi. I cittadini: nel quarto trimestre del 2004 10,4 milioni di navigatori hanno visitato uno dei siti della Pa, circa 300 mila in più rispetto al secondo trimestre dell’anno, il 21% in più rispetto a dodici mesi prima. Aumenta l’accesso delle imprese a Internet: 54% con banda larga - Il valore medio delle imprese che accedono ad Internet è passato dal 45,5% nel primo semestre 2004 al 46,8% nel secondo semestre, ma per quelle di più grandi dimensioni la percentuale è vicina al 100%. Per quanto riguarda le piattaforme Ip-based che abilitano le aziende ad aprirsi verso l'esterno per dialogare con interlocutori interni (Intranet) o esterni (Extranet), o non conosciuti a priori (sito web), nel secondo semestre del 2004 si è rilevato un dinamismo significativo, con un tasso di crescita di circa cinque punti percentuali: la presenza sul web passa dal 26% al 31% (percentuale calcolata sul totale delle aziende), oppure dal 48% al 55% se si calcola la percentuale sulle aziende con accesso a Internet. La diffusione della banda larga nelle imprese ha raggiunto nel 2004 il 54% circa delle aziende che accedono a Internet, contro il 45% del primo semestre 2004. Il Voip: 39.000 aziende lo utilizzano - Il lancio, da parte di diversi operatori di telecomunicazione, di offerte di Voip (Voice over Ip) destinate alla clientela business e consumer è stato uno degli eventi più significativi del mercato dei servizi su rete fissa nel 2004. Si stima che alla fine del 2004, circa 39.000 aziende abbiano utilizzato tali servizi. E-learning Le imprese: il 26% delle imprese con oltre 250 addetti utilizza applicazioni di e-Learning per la formazione del proprio personale, mentre quelle con minor numero di dipendenti si attestano mediamente tra il 4,8% e il 7,4%. I cittadini: si stima che a metà 2004 la maggior parte dei navigatori abbia utilizzato Internet per ricercare informazioni su argomenti di studio o di lavoro (con una sostanziale uguaglianza di valori tra uomini e donne), mentre ancora bassa è la percentuale che utilizza il web per seguire reali corsi di formazione. E-health: in aumento le prenotazioni on-line - La prenotazione on-line di una visita è ancora una pratica poco diffusa, ma in crescita rispetto all’ultima valutazione. A livello nazionale passa dal 4% all’8%. Sul totale di navigatori attivi maggiori di 14 anni, solo il 9,4% ha utilizzato il canale on-line per reperire informazioni di carattere sanitario o per prenotare una visita medica. E-business: il 6,1% delle imprese opera attraverso il commercio elettronico - Le imprese: il peso del commercio elettronico sul fatturato delle imprese ammonta al 6,1%. Ancora basso è il numero di imprese che si rivolgono a tecnologie di e-Procurement per acquistare prodotti o servizi: 6% con punte del 34% nelle aziende con più di 250 dipendenti. Più alto è il numero delle aziende che hanno ricevuto ordini mediante applicativi di e-Commerce, circa il 20%. I cittadini: L’utilizzo di Internet per finalità di e-Commerce è ancora ad uno stadio semi-iniziale: a metà 2004 solo il 6,8% del navigatori attivi utilizza il web con questa finalità. I media televisivi: 6 milioni di cittadini accedono alla Tv digitale - Sono circa 21,8 milioni le abitazioni dotate di apparecchio televisivo, pari al 96.4% del totale delle abitazioni. Le abitazioni dotate di televisione digitale (digitale terrestre, via satellite e via cavo) sono quasi 6 milioni. La televisione digitale terrestre: a fine 2004 erano presenti nelle famiglie italiane quasi un milione di decoder (16% su un totale tv digitale). La televisione digitale via satellite: alla fine del 2004, 4,8 milioni di abitazioni erano in grado di ricevere la televisione digitale direttamente da satellite, grazie all’installazione di una parabola. Queste rappresentano il 23% delle famiglie televisive e l’80% dell’universo digitale. La televisione digitale via cavo: a fine 2004 gli abbonati ai servizi video erano 241.500. Di questi, il 61% riceve la televisione tramite connessione Adsl, il 39% tramite fibra ottica. Il numero totale degli abbonati alla Pay-tv in Italia è pari a 3.341.500, il 15,9% delle abitazioni Tv. La pubblicità on-line - I dati consuntivi rilasciati dall’Osservatorio Iab/acp on-line relativi alla raccolta pubblicitaria attestano che in Italia, a dicembre 2004, il peso di Internet all’interno del media mix complessivo è circa del 1,4%. Tale valore è ancora limitato, ma va contestualizzato in un marcato trend di sviluppo, con un valore assoluto degli investimenti pari a 107 milioni di Euro e una variazione rispetto al 2003 pari al 24,7%. Le previsioni per il 2005: crescono le Tlc e i nuovi servizi Per il 2005 si attende una crescita più importante sia per il settore delle Tlc che per quello dell’It. Sono molteplici le opportunità di business che si presentano per l’Ict e sono legate soprattutto alla crescente adozione di tecnologie innovative: i nuovi servizi legati alla televisione digitale terrestre, la banda larga, le tecnologie Wireless, il mercato dei contenuti digitali, l’atteso sviluppo delle tecnologie di infomobilità e Rfid. Il Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie, Lucio Stanca, ha dichiarato che: “l’Osservatorio della Società dell’Informazione, seppure caratterizzato da una situazione di scarsa crescita, rileva che il settore dell’Ict in questo nuovo aggiornamento presenta alcuni dati positivi e che fanno ben sperare per il futuro. Mi riferisco, per esempio, al fatto che sono sempre di più i cittadini che si avvalgono dell’e-Government: sono cresciuti del 21% rispetto allo scorso anno, percentuale che conferma il valore dell’utilità dell’e-Government per i cittadini e per le imprese. Un altro dato molto positivo riguarda la diffusione del Pc nelle famiglie italiane: siamo arrivati quasi al 60%, rispetto al 49% del dato medio Ue. Dove certamente vorremmo vedere più dinamismo è nell’ambito delle imprese, soprattutto le piccole e medie e non solo queste ma anche alcuni settori dei servizi, che non hanno ancora colto in pieno le opportunità offerte da queste tecnologie”. Alberto Tripi, Presidente Federcomin, ha così commentato i dati dell’Osservatorio: “Le criticità che hanno segnato l’andamento economico dell’ultimo anno in Italia si riflettono inevitabilmente anche sui settori dell’Ict. È un quadro di luci e ombre dove, accanto al maggior utilizzo della banda larga da parte dei cittadini, si rileva una crescita modesta nella spesa per l’innovazione. Per le imprese dell’Ict è giunto il momento di imboccare con forza la strada dei servizi innovativi e di offrire al Paese la prospettiva di un nuovo modello di sviluppo che offra al mercato una filiera completa di prodotti e di servizi all’altezza della domanda di modernità”.
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