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Roma, 30 giugno 2005 - Gli automobilisti italiani sono tra i più tartassati d’Europa per i prezzi di benzina e gasolio. Fatta eccezione per il Regno Unito e l’Olanda, dove i prezzi sono di poco superiori rispetto ai nostri, all’Italia spetta senza dubbio un pessimo posto nella classifica europea. Ecco nel dettaglio il confronto (prezzi euro/litro): Paese Benzina Sp Gasolio: Belgique 1,228 1,022; Czech Republic 0,945 0,944; Danmark 1,227 1,061; Deutschland 1,232 1,086; Ellas 0,891 0,901; Espana 0,965 0,909; Estonia 0,801 0,802; France 1,160 1,045; Hungary 1,062 1,030; Ireland 1,015 1,005; Italia 1,259 1,148; Lithuania 0,829 0,823; Luxembourg 1,024 0,865; Nederland 1,364 1,056; Poland 0,988 0,901; Portugal 1,120 0,918; Slovakia 0,971 0,981; Slovenia 0,895 0,882; United Kingdom 1,279 1,339. Tali differenze - sostiene il Codacons - sono aggravate dal fatto che in molti di quei paesi dove i prezzi dei carburanti sono più bassi, i redditi medi dei cittadini sono decisamente più elevati rispetto all'Italia. Una differenza che determina forti squilibri nell'incidenza che i prezzi dei carburanti hanno sui redditi delle famiglie. Se in Italia gli ultimi aumenti dei carburanti porteranno la percentuale di incidenza stimabile attorno al 13%, in Germania questa sarà del 7%, in Spagna dell'8%, in Francia del 9% e in Grecia del 10,5% circa. (stime Codacons)
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