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Notiziario Marketpress di Venerdì 01 Luglio 2005
 
   
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  CUORE DI CHINA-FESTIVAL CULTURA CINESE CONTEMPORANEA A BOLOGNA. TEATRI DI VITA, 1-9 LUGLIO 2005  
   
  Ecco il volto inedito della nuova Cina: Jin Xing, ballerina e coreografa acclamata nelle maggiori ribalte internazionali, ex-colonnello dell’Esercito cinese e prima transessuale ufficialmente riconosciuta dal regime cinese; Daniel Yeung, danzatore potente che ha sviluppato una ricerca sul corpo maschile fino alla creazione di spettacoli originali e audaci; Gaoyan Jinzi e Luo Lili, ovvero madre e figlia in un confronto fra tradizione e modernità, che è uno dei nodi più significativi della Cina contemporanea. CUORE DI CHINA, primo festival italiano ad aprire una finestra sul panorama della cultura contemporanea cinese, a cura di Andrea Adriatico e Stefano Casi, è un’occasione unica per avvicinarci all’universo cinese e conoscerne aspetti inattesi. Per la prima volta in Italia il mondo dello spettacolo cinese si confronta con le grandi questioni attuali della sua società e della sua storia: l’epoca della Rivoluzione Culturale e quella del boom economico attuale, l’incubo della SARS, il metissage culturale, la libertà individuale e sessuale… Accanto alle punte di eccellenza della danza contemporanea, in programma è anche una rassegna di nuovo cinema cinese, che presenta alcuni dei protagonisti delle tante Hollywood d’Oriente: Shangai, con il regista Wang Xiaoshuai, Pechino con Zhang Ke Jia, e Hong Kong con Yonfan. Accrescono il programma tre incontri (con Jin Xing, Eva Robin’s e Roberto Grandi; con Giovanni Azzaroni; e con Francesca Imperato), una masterclass a cura della Beijing Modern Dance Company di Pechino, e – tutte le sere – dimostrazioni e tornei di mah-jong. CUORE DI CHINA è tra gli eventi del cartellone “bé bolognaestate 05”, e si terrà a Teatri di Vita, nella suggestiva ambientazione del teatro nel parco, dal 1 al 9 luglio (Via Emilia Ponente 485, Bologna; info: 051.566330; www.teatridivita.it). Il festival sarà inaugurato il 1 luglio con la proiezione alle ore 22.30 del documentario di Sylvie Levey La storia del colonnello Jin Xing (2004), preceduta da un incontro tra la stessa Jin Xing ed Eva Robin’s. Il curioso confronto fra la prima transessuale cinese e la più celebre transessuale italiana, fra la danzatrice che ha sfidato le regole della danza nel suo paese e l’attrice che ha rivoluzionato i costumi in Italia, vedrà anche la partecipazione di Roberto Grandi, massmediologo e prorettore dell’Università di Bologna che con la Cina sta avviando intensi rapporti di collaborazione e scambio. Quindi il 2 e 3 luglio alle ore 21, in prima nazionale, lo spettacolo Shanghai Tango dello Jin Xing Dance Theatre (Shangai). Jin Xing (stella d’oro) vive e lavora a Shangai, dove dal 2000 è a capo dell’omonima compagnia, la prima non statale ufficialmente riconosciuta in Cina. Nel suo passato: le più importanti onoreficenze della Repubblica Popolare per la sua attività artistica durante la carriera militare, il grande successo internazionale e il clamoroso cambiamento di sesso, il primo ufficialmente riconosciuto in Cina. Lo spettacolo Shangai Tango è uno di quelli più apprezzati sui palcoscenici di tutto il mondo e racconta la Shangai di oggi: un mélange di passioni e culture a cavallo tra passato e futuro; allusione alla città che danza il tango con il resto del mondo, rivelando il suo fascino segreto e le sue mille identità. Quindi è la volta della Beijing Modern Dance Company (Pechino), di scena il 5 e 6 luglio alle ore 21 con lo spettacolo Jue (consapevole). La principale danzatrice della Compagnia di Pechino Gaoyan Jinzi si esibisce insieme a sua madre Luo Lili. Questa inedita coppia rappresenta un evento unico che mette a confronto la generazione della rivoluzione culturale e quella della Cina di oggi. Quindi anche due linguaggi di danza: dal rigore del movimento fisico alla ricerca di nuove libertà d’espressione corporea; due culture contraddittorie e complementari. Ad accompagnare musicalmente il lavoro è Liu Sola, enfant terrible della nuova scena musicale cinese. Infine il segno potente del corpo di Daniel Yeung (Hong Kong) e del suo spettacolo in prima nazionale Metalove di scena l’8 e il 9 luglio alle ore 21. Dalla sconvolgente esperienza della Sars, che ha profondamente segnato il paese due anni fa, Yeung ha composto una struggente riflessione su vita e morte, amore e memoria. Metalove rappresenta così un’esperienza multi dimensionale di corpo, video, luci, suoni e immagini per esplorare le possibilità delle dimensioni tra vita e morte; attraverso sensi tangibili e intangibili Yeung capisce che la Vita è più fragile dell’Amore. Tutte le sere lo schermo presenta il Cinema di Mezzanotte con i film più interessanti della nuova ondata cinematografica cinese, che si sta imponendo sempre più a livello internazionale. La rassegna è stata progettata per fornire una panoramica variegata della cinematografia cinese attuale, che si caratterizza per un’estetica raffinata e per la capacità di riflettere le problematicità e gli stili di vita di un Paese in continua trasformazione. Ogni notte alle ore 24, sullo schermo all’aperto, si presentano tre retrospettive sui registi rappresentativi dei maggiori centri di produzione cinematografica e culturale della Cina (Shanghai, Pechino e Hong Kong). Questi i film in programma: il 3 luglio Le biciclette di Pechino (2001) del ‘neorealista’ Wang Xiaoshuai, il 4 Xiao Wu (1997), il 5 Unknown Pleasures (2002), il 6 Platform (2000), tre avvincenti ‘storie metropolitane’ di Zhang Ke Jia; e infine gli erotismi raffinati di Yonfan: il 7 luglio Bishonen… beauty (1998), l’8 Breaking the Willow (2003), il 9 Colour Blossoms (2004). Sono due gli incontri sulla cultura cinese previsti durante il festival. Il primo è con Giovanni Azzaroni, docente di Teatri Orientali all’Università di Bologna, che il 4 luglio alle ore 21 dialogherà con il pubblico sul rapporto fra tradizione della danza e nuove tendenze in Cina. Il secondo è con Francesca Imperato, funzionario dell’Ambasciata Canadese a Pechino e autrice del libro Ultime da Pechino. La Cina tra socialismo e modernizzazione (Editori Riuniti), che il 7 luglio alle ore 21 parlerà della società cinese contemporanea. L’incontro è organizzato in collaborazione con Editori Riuniti. Sono due anche le proposte didattiche. La prima è una masterclass di danza contemporanea per danzatori professionisti, che sarà tenuta il 7 e 8 luglio a cura della Beijing Modern Dance Company. La seconda è un laboratorio di lettura teatrale sulle narrazioni extraeuropee, condotto da Francesca Ballico (1-9 luglio; dimostrazione finale). Infine, un curioso appuntamento tutte le sere: nel parco, dalle ore 20, si potrà giocare a Mah-Jong, divertente gioco tradizionale da tavola, considerato il più antico gioco orientale. L’occasione per imparare questo affascinante gioco e partecipare a gare e tornei durante il festival è grazie alla disponibilità della Federazione Italiana Mah-Jong.  
     
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