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Notiziario Marketpress di Venerdì 01 Luglio 2005
 
   
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  L’OMAGGIO DI BACH AD ANNA MAGDALENA. 3 LUGLIO 2005, SECONDO APPUNTAMENTO DELLA RASSEGNA ‘I MATERIALI DEL SACRO: TEATRO E MUSICA’  
   
  È la Chiesa di San Quirico a Brenta ad ospitare il secondo appuntamento della rassegna I Materiali del Sacro: Teatro e Musica all’interno del ricco calendario per le celebrazioni del quarto centenario della costruzione della Via Sacra del Sacro Monte sopra Varese. Domenica 3 luglio un concerto di musica strumentale e arie spirituali mette in scena gli scritti di Johann Sebastian Bach dedicati alla moglie Anna Magdalena, importante musa ispiratrice del compositore.  Il clavicenbalo di Magdalena Malec, la viola da gamba di Rami Alqhai e la straordinaria voce soprano di Alessandra Gardini saranno i protagonisti di questa serata. Il 3 dicembre 1721 a Cöthen in Turingia, Anna Magdalena Wilcke, una giovane cantante figlia di un trombettista di corte, sposava Bach, già vedovo e di sedici anni più anziano di lei. La differenza di età non impedì un’unione ideale: la casa si riempì presto di figli, che andarono ad aggiungersi ai nati dal primo matrimonio; la musica e la fede segnarono trentanni di vita comune, dapprima al castello di Cöthen e quindi a Lipsia. La donna, oltre a occuparsi dell’educazione dei figli, ricopiava in bella copia le composizioni organistiche di Bach scritte per gli allievi e sapeva soccorerlo nel preparare le parti d’orchestra per le esecuzioni domenicali. La calligrafia della moglie divenne negli anni così simile a quella del marito che molti manoscritti furono a lungo scambiati dagli studiosi per autografi del compositore. Tanta dedizione fu ricambiata da un amore intenso la cui traccia più forte è un piccolo quaderno di composizioni: Bach vi raccolse alcuni semplici pezzi che dovevano servire alla moglie per perfezionarsi nel suonare il clavicembalo; accanto a semplici minuetti, nelle ultime pagine appaiono le prime versioni di alcune Partite, grandi composizioni clavicembalistiche, pubblicate a partire dal 1722. Per la voce di soprano Bach compose e copiò nel quaderno alcune semplici ed affascinanti melodie: Bist du bei mir, Komm suesser Tod .... Si tratta di Lieder spirituali, genere che nella Germania del primo ‘700 rappresentò la più bella espressione di devozione domestica. Il piacere del canto, eseguito spesso in famiglia, esaltava quel richiamo al trascendente, che faceva di ogni giorno un’attesa dell’incontro con Cristo; in questi testi la morte appare come l’incontro con lo sposo ed il dolore della vita quotidiana è mitigato dalla speranza della vita futura. L’ingresso è libero.  
     
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