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Notiziario Marketpress di Venerdì 01 Luglio 2005
 
   
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  LOMBARDIA / ALL’ACCADEMIA CARRARA DI BERGAMO FINO AL 3 LUGLIO 2005 LA MOSTRA CÉZANNE RENOIR, 30 CAPOLAVORI DAL MUSÉE DE L’ORANGERIE DI PARIGI  
   
  Rimane aperta, fino al 3 luglio, a Bergamo, all’Accademia Carrara, la mostra “CÉZANNE RENOIR. 30 CAPOLAVORI DAL MUSÉE DE L’ORANGERIE. I “classici” dell’Impressionismo dalla collezione Paul Guillaume”. Curata da Pierre Georgel, direttore del Musée de l’Orangerie, da Giovanni Valagussa, responsabile del Servizio Accademia Carrara-Gamec, da Francesco Rossi, ex direttore dell’Accademia Carrara, l’esposizione è organizzata da COBE Direzionale S.p.A. e realizzata in collaborazione con il Musée de l’Orangerie di Parigi. La mostra, dopo i successi conseguiti dalla collezione Paul Guillaume nei cinque continenti, presenta per la prima volta in Italia 32 dipinti, appositamente selezionati per l’esposizione italiana, che costituiscono un nucleo fondamentale del patrimonio del Musée de l’Orangerie di Parigi. Quattordici sono i lavori di Paul Cézanne, che vanno da ‘Il pranzo campestre’ del 1873-1875, a ‘Nel parco di Chateau Noir’ del 1898-1900, passando per le celebri nature morte degli anni ottanta, fino ai ritratti della signora Cézanne sempre degli stessi anni. Di Auguste Renoir vengono presentate sedici opere, da ‘Ragazze al piano’ del 1892, uno dei pezzi più importanti e celebrati dell’artista francese, ai famosi ritratti di donne, alle nature morte, fino ai ritratti del figlio Claude che gioca o vestito da pagliaccio. Sono inoltre esposti un Picasso e un Matisse, pure provenienti dalla collezione Guillaume, che contribuiscono a illustrare i contenuti scientifici dell’esposizione. CEZANNE RENOIR IL PERCORSO DELLA VISITA - La mostra è stata concepita coerentemente con la tradizione delle esposizioni realizzate a Bergamo negli ultimi anni, in cui l’individuazione di un preciso nodo tematico e l’aspetto comunicativo hanno rivestito un ruolo primario. Allo scopo di aiutare lo spettatore a ‘calarsi sensorialmente’ nel messaggio dell’esposizione, la mostra si avvale inoltre di un innovativo e suggestivo apparato informativo/didattico. Sala1 - Un’epoca nel segno delle polarità: il percorso della visita inizia con una sala dedicata al confronto, realizzato con mezzi multimediali, tra le concezioni parallele e complementari della pittura di Cézanne e Renoir, in relazione anche ad analoghi fermenti culturali esistenti nelle varie discipline artistiche, scientifiche, di pensiero che percorrevano la società dell’epoca. Sala2 - Le scelte di Paul Guillaume: la seconda sala propone la riflessione sul ruolo svolto da Paul Guillaume che, a ragione, percepì Cézanne e Renoir come ‘classici’ all’interno del movimento impressionista, ponendoli alla base della nascita dell’arte moderna. Sono qui posti a confronto una ‘natura morta’ di Cézanne con un analogo soggetto di Picasso, e una ‘figura’ di Renoir con un analogo tema affrontato da Matisse. Sala 3 - Il collezionista “novo pilota” della modernità: la terza sala, annessa alla seconda, propone una proiezione multivideo dedicata a Paul Guillaume, che include la ricostruzione della sua abitazione-galleria e illustra l’importanza del ruolo svolto dal grande collezionista nella Parigi dell’epoca. Sala 4 - Visioni storiche, artistiche, critiche: la quarta sala, più piccola, è dedicata a proiezioni di video-documentari su Cézanne e Renoir e a contributi critici dei principali studiosi. Sala 5 - Cézanne-Renoir: un dialogo aperto: nella quinta e ultima sala del primo piano vengono messi a confronto accoppiamenti ‘a soggetto’ di dipinti di Cézanne e Renoir, secondo le tematiche più caratteristiche dei due artisti: la figura, la natura morta, il paesaggio. Sala 6 (Cézanne 1873-1885), Sala 7 (Cézanne 1885-1900), Sala 8 (Renoir 1890-1895) e Sala 9 (Renoir 1898-1915): nelle quattro grandi sale del secondo piano sono disposti, in ordine cronologico, prima i dipinti di Cézanne e poi quelli di Renoir; il visitatore può così ammirare una sequenza di opere che gli consentiranno di ripercorrere l’evoluzione stilistica e pittorica dei due grandi maestri. Particolare attenzione è dedicata alla seconda fase della loro attività che, per entrambi, è quella del superamento dell’Impressionismo. In tutte le sale ove siano presenti le opere, il visitatore viene inoltre aiutato a penetrare in profondità nel ‘pensiero’ dei due maestri mediante la videoproiezione di illuminanti frasi e concetti tratti da epistolari e testimonianze dirette. L’OTTOCENTO SCONOSCIUTO DELL’ACCADEMIA CARRARA” - In contemporanea con l’esposizione dedicata ai due maestri impressionisti, l’Accademia Carrara presenta, riaprendo e riallestendo il primo piano del palazzo storico normalmente chiuso al pubblico, una mostra dedicata alla pittura dell’Ottocento, con circa 100 dipinti provenienti dalla sua ricca collezione, molti dei quali mai esposti prima. Tra le altre sono esposte opere di Cesare Tallone, Giuseppe Diotti, Giovanni Carnovali detto Piccio, Andrea Appiani, Costantino Rosa, Francesco Hayez, Carlo Mancini, Giuseppe De Nittis, Giuseppe Pellizza Da Volpedo. L’iniziativa, oltre a recuperare al percorso di visita un’area molto ampia del Museo e sottolineare la presenza forte dell’istituzione museale che sta dietro alla organizzazione delle mostre temporanee, rende possibile ai visitatori affrontare due aspetti molto differenti della produzione artistica ottocentesca: da un lato la pittura nella Francia del secondo Ottocento, dall’altro la pittura lombarda in un arco di tempo più ampio, che va dal neoclassicismo di inizio secolo fino al tardo romanticismo di primo Novecento. In questo modo si intende anche contribuire a storicizzare meglio un fenomeno notissimo come l’Impressionismo. La mostra presenta una selezione di circa cento dipinti dell’Ottocento dell’Accademia Carrara (sui più di trecento delle raccolte), che sono esposti in quattro ambienti, per temi e in ordine cronologico, secondo il seguente percorso: sala 1 (sala dell’alcova): temi di storia, di letteratura, di mitologia; sala 2: i ritratti, disposti in ordine da quelli di stile neoclassico fino ai romantici; sala 3 (passaggio in facciata): i dipinti del Piccio, anche come anticipazione della mostra in programma per il 2006 e, a fronte, i pochi dipinti sacri presenti in Museo, soprattutto bozzetti; sala 4: i paesaggi, ancora divisi tra quelli di tema neoclassico e romantico, con in particolare i due importanti gruppi di opere di Carlo Mancini e Costantino Rosa. L’accesso all’esposizione è gratuito esibendo il biglietto d’ingresso della mostra ‘Cézanne Renoir’. www.cezannerenoir.it  - www.accademiacarrara.bergamo.it    
     
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