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Notiziario Marketpress di Venerdì 01 Luglio 2005
 
   
  Web moda & tendenze  
  SISTEMA MODA ITALIA E ASSOCIAZIONE TESSILE ITALIANA SI UNISCONO IN UN’UNICA FEDERAZIONE PAOLO ZEGNA NOMINATO PRESIDENTE  
   
   Le Assemblee di Sistema Moda Italia (Smi) e Associazione Tessile Italiana (Ati), riunite a Milano, hanno approvato l’unione delle due maggiori associazioni imprenditoriali del tessile-abbigliamento-moda italiano, entrambe aderenti a Confindustria, in un’unica Federazione. La nuova organizzazione imprenditoriale diventerà operativa a partire dal primo ottobre. A guidarla sarà Paolo Zegna, da un anno Presidente di Sistema Moda Italia. Zegna e Tito Burgi, Presidente di Ati, hanno dato un forte impulso all’azione unitaria dell’associazionismo imprenditoriale del settore. Le imprese associate sono più di 1800 e, per numero di addetti, rappresentano oltre un quinto del settore. Paolo Zegna, sottolineando il lungimirante contributo del Presidente Burgi nel processo di unificazione, ha ricordato che 'negli ultimi 12 mesi abbiamo soprattutto dovuto concentrarci su azioni di difesa. Dobbiamo ora passare anche a programmi, pianificazioni e progetti d’attacco. Noi sappiamo che i problemi del nostro settore non derivano solo e principalmente dall’aggressività cinese. Su alcuni problemi (ad esempio la debolezza del dollaro nei confronti dell’euro) non abbiamo possibilità di intervenire direttamente. Molte delle nostre aziende, inoltre, sono gravemente penalizzate da un costo dell’energia tra i più alti del mondo. Ed a questi problemi dovrebbe indirizzarsi il Governo a sostegno della competitività. Ma su altri ed importanti problemi possiamo e dobbiamo intervenire perché la loro soluzione dipende principalmente dalla nostra re! sponsabilità e volontà. In diversi campi noi potremmo fare ancora di più e meglio. Ad esempio, accelerando tutti i possibili processi di collaborazione, cercando di portare la nostra sfida sui mercati (Cina, India, Europa dell’Est, Brasile, Medio Oriente) che già oggi rappresentano delle significative opportunità'. 'In prospettiva – ha aggiunto Tito Burgi - sappiamo che una delle debolezze del nostro settore consiste nella sua eccessiva frammentazione. Il nostro sistema dovrà migliorare continuamente sul fronte dell’innovazione di prodotto, sulla qualità, sul servizio ai clienti, sulla capacità di penetrare e fare migliore promozione nei mercati di sbocco, inclusa la messa a punto di un sistema fieristico sempre più forte e caratterizzato. E’ molto probabile che per continuare a fare questo, visto il panorama molto più competitivo del mondo d’oggi, le aziende debbano trovare formule per maggiori e vere integrazioni fra di loro. La dimensione troppo piccola che oggi caratterizza il nostro mondo produttivo deve essere decisamente aumentata, per raggiungere determinate economie di scala che permettano di continuare a fare i ne! cessari investimenti che ci proietteranno verso il futuro. La decisione odierna va esattamente in questa direzione'.  
     
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