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Notiziario Marketpress di Venerdì 01 Luglio 2005
 
   
  Pagina1  
  STAGIONE ESTIVA 2005: MONITORAGGIO SULL'ANDAMENTO DELLE PRENOTAZIONI NELLE STRUTTURE RICETTIVE  
   
  I Risultati Dell'indagine
L’andamento dei primi cinque mesi dell’anno (Gennaio-maggio 2005)
L'analisi dei dati del comparto ricettivo sul movimento turistico del periodo gennaio-maggio 2005 fa emergere una flessione del -1,7% rispetto allo stesso periodo del 2004. Il quadro che si delinea è quello di un inizio d’anno non proprio positivo: i dati che emergono continuano a rispecchiare la difficile situazione economica, che ha portato ad una ulteriore contrazione della spesa turistica e a un ridimensionamento delle scelte di vacanza. Il risultato, disaggregato per l’andamento dei diversi comparti ricettivi, fa emergere una negatività abbastanza omogenea: –1,4% per l’alberghiero, –1,6% per l’extralberghiero e –2% per l’agriturismo. L’agriturismo è l’unica tipologia che ha riportato una flessione più accentuata, probabilmente conferma la fase di maturità del modello di offerta turistica. Sulla scorta dei risultati del fatturato registrato nel corso dei primi cinque mese dell’anno (–7,5%), il 67,3% degli intervistati dichiara che la negatività del dato era stata già preventivata, contro il 32,7% che ha espresso chiaramente la sua insoddisfazione per il non conseguimento delle aspettative di inizio anno. Una mancata corrispondenza su quanto era stato preventivato è emersa soprattutto per le strutture alberghiere, dove il 44,7% degli intervistati aveva previsto un aumento dei flussi e di fatturato. “I risultati conseguiti corrispondono alle sue aspettative?”
Tipologia ricettiva No Si Totale
Agriturismo 19,2% 80,8% 100,0%
Alberghiero 44,7% 55,3% 100,0%
Extralberghiero 19,1% 80,9% 100,0%
Totale 32,7% 67,3% 100,0%
Nello specifico delle strutture alberghiere, i risultati peggiori sono stati conseguiti da quelle classificate a 1-2 e 3 stelle, a fronte di una tendenza di sostanziale stabilità degli alberghi a 4 stelle. Le strutture a 5 stelle hanno riportato l’unica tendenza positiva (+0,8%). Come già accennato, l'andamento dei flussi del periodo gennaio-maggio ha riportato un andamento pressocché uniforme su tutto il territorio nazionale. Infatti le uniche aree con valori meno negativi sono quelle del sud e del nord est. La flessione più significativa si registra nelle regioni del centro e del nord ovest. La disaggregazione per regione del risultato dei primi cinque mesi ha permesso di tracciare la tendenza delle 20 aree territoriali. Gli unici trend positivi sono stati registrati in Trentino e nel Lazio. Valori di sostanziale stabilità si rilevano per il Friuli V.g., la Puglia, la Basilicata e l’Abruzzo. Fra tutte le regioni del centro, la Toscana è quella che ha conseguito la flessione più consistente; per quelle del nord ovest le diminuzioni più significative sono per la Valle d'Aosta e il Piemonte, così come le due isole maggiori segnano decrementi di un certo rilievo. La suddivisione del dato globale per l'andamento delle diverse tipologie turistiche evidenzia valori negativi generalizzati, leggermente attenuati per il segmento lacuale e la tipologia "altro". Secondo le indicazioni fornite dagli operatori delle strutture ricettive, le previsioni per la stagione estiva 2005 lasciano intravedere una ventata di cauto ottimismo. Sulla base delle prenotazioni già effettuate, ad oggi la stima della variazione del movimento turistico si attesta sul -0,7%, rispetto alla stesso periodo dello scorso anno. Probabilmente il dato è destinato a migliorare, soprattutto in considerazione del fatto che moltissimi operatori segnalano un consistente ritardo nelle prenotazioni della domanda individuale. Tra le aspettative degli intervistati emerge anche la speranza di poter registrare il “tutto esaurito” almeno nel periodo centrale della stagione estiva, ma soprattutto si affidano alle ottimali condizioni climatiche e atmosferiche. In sintesi, ad oggi lo stato delle prenotazioni segna -0,9% nell’alberghiero, -0,5% nell’extralberghiero e -1,3% nell’ agrituristismo. La disaggregazione del dato delle strutture alberghiere può fornire un quadro sufficientemente chiaro della tendenza ormai consolidata nei comportamenti dei turisti e della loro sensibilità al rapporto prezzo/qualità. L’andamento del comparto alberghiero è strettamente correlato ai livelli di classificazione delle strutture; si rileva un ritardo nelle prenotazioni degli alberghi di media-bassa classificazione e una tendenza opposta per le strutture a 4 e 5 stelle. Addirittura nei 5 stelle l’aumento della domanda segna valori significativi, probabilmente riconducibili all’incremento di richieste dei turisti stranieri. Ancora una volta le attese migliori sono a vantaggio delle isole che prevedono variazioni positive, mentre per le aree del sud la tendenza è quella di una conferma dei risultati del 2004. Un marcato ritardo delle prenotazioni è segnalato dagli operatori del nord ovest, centro e del nord est, pur disponendo di un’offerta ricettiva abbastanza strutturata e in grado di garantirsi ottimi canali di commercializzazione. In base al volume delle prenotazioni registrate, le previsioni per le stagione estiva riportano leggere differenze di andamento tra i segmenti turistici. In particolare si nota l’ottimismo della tipologia “arte e cultura”, che pur segnando un –0,3% rispetto al 2004 sembra ben contenere la flessione fisiologia del periodo. Meno confortante appare, invece, la tendenza della tipologia balneare, che dalla raccolta delle prenotazioni segna ancora il –1%. Una flessione significativa delle prenotazioni si registra anche per la tipologia montagna e termale, mentre per le aree dei laghi la negatività si attesta al –0,9%. Permangono ancora le difficoltà della tipologia campagna/rurale con un calo di prenotazioni pari al –1,1%. Le segnalazioni degli operatori sulle diverse nazionalità della domanda turistica del periodo, confermano alcune considerazioni espresse nelle pagine precedenti. Ad oggi, le previsioni sul periodo estivo si caratterizzano per il ritardo delle prenotazioni da parte della domanda italiana, per una leggera ripresa dei flussi europei e per una crescita più marcata dei turisti provenienti dai Paesi extraeuropei. Per quel che riguarda la composizione della domanda straniera, le nazionalità più dinamiche del periodo risultano essere i britannici, i francesi, gli olandesi, gli scandinavi, gli spagnoli e i turisti provenienti dai Paesi dell’Est. In aumento sono segnalati anche i turisti statunitensi, belgi, russi e quelli provenienti da altri Paesi extraeuropei. Un recupero è stato rilevato per i tedeschi, mentre flessioni di diverse entità si rilevano per austriaci, svizzeri e giapponesi.
Nazionalità straniere Trend Nazionalità straniere Trend
Tedeschi Belgi
Statunitensi Svizzeri
Britannici Giapponesi
Francesi Scandinavi
Austriaci Spagnoli
Olandesi Russi
Paesi dell'Est Altre
L’indagine, come spesso avviene nei momenti di difficoltà del mercato, è stata vissuta dagli operatori come un’occasione, una sorta di “open forum”, per suggerire strategie o valutazioni sugli interventi da realizzare per modificare o rinnovare il modello di offerta turistica regionale. Ovviamente non sono mancati i riferimenti ai “prezzi” (16,3%), non soltanto quelli dei servizi turistici diretti ma anche quelli dei servizi complementari, considerati di livello troppo elevato. Molti operatori hanno indicato la necessità di migliorare la “qualità dei servizi del territorio”, con riferimenti specifici alle aree di parcheggio, alla viabilità, all’arredo urbano, alla cura dei centri storici, alle aree verdi dei centri urbani. A seguire registriamo un’esortazione degli intervistati ad innalzare il rapporto qualità/prezzo dei servizi ricettivi. Altre segnalazioni hanno fatto riferimento alla “debolezza” delle strategie di promozione (13%), che secondo il parere degli intervistati devono essere ri-modulate sui mercati, sulle tipologie di offerta e sui contenuti della comunicazione. Il 9,4% delle segnalazioni hanno portato in primo piano l’esiguità delle iniziative culturali. A seguire troviamo una serie di segnalazioni dettate spesso da esigenze specifiche del territorio dove operano gli intervistati, ma comunque interessanti e degne di attenzione. Su quali elementi bisognerebbe puntare per rilanciare il settore turistico?
Val.%
Riduzione dei prezzi 16,3
Qualità dei servizi del territorio 14,3
Qualità dei servizi ricettivi 13,5
Reimpostare le strategie di promozione 13,0
Aumentare le proposte/iniziative culturali 9,4
Qualità dell'ambiente 7,0
Aumentare il rapporto qualità/prezzo 6,2
Aumentare l'offerta di intrattenimento 5,0
Offerte integrate 2,4
Altro 8,8
Non so/Non so rispondere 4,1
Totale 100
Nota metodologica L’indagine congiunturale sui flussi turistici in Italia, composta da due diverse rilevazioni, ha l’obiettivo di monitorare le tendenze per la stagione estiva 2005 sulla base delle richieste di viaggi pervenute presso gli operatori stranieri dell’intermediazione e della produzione turistica e delle prenotazioni già acquisite dalle strutture ricettive. Sia gli operatori stranieri sia quelli italiani sono stati intervistati telefonicamente da rilevatori qualificati. Le interviste hanno previsto la somministrazione di un questionario strutturato ai responsabili degli uffici commerciali dei tour operator e ai direttori delle strutture ricettive. La prima rilevazione, effettuata nel periodo 23 maggio – 9 giugno 2005, ha interessato un campione casuale di 204 operatori (tour operator, agenzie di viaggio e bus operator) sufficientemente rappresentativo delle nazioni a maggior valenza turistica, anche se alcuni di loro si configurano come soggetti multinazionali con operatività in ambiti territoriali sovranazionali. In questo caso l'indagine è stata estesa a professionisti che esercitano la loro attività su 26 diversi mercati, in maniera tale da cogliere le attese di variazione dei flussi su scenari più ampi possibili. La seconda rilevazione, effettuata dal 23 maggio al 15 giugno, ha interessato una campione di 1.241 strutture ricettive, diversamente distribuite sul territorio nazionale in base al criterio del segmento turistico. Il campione utilizzato per l’indagine è stato individuato sulla base della tipologia ricettiva (alberghiera ed extralberghiera) e della tipologia turistica (arte/affari, balneare, campagna/rurale, montagna, lago, termale, altro interesse). La stratificazione è stata calcolata sui due principali aggregati della domanda turistica (arrivi e presenze) del trimestre estivo e sui posti letto disponibili sul territorio. La numerosità del campione teorico di partenza era stata fissata in 1.000 interviste; il campione effettivo risulta molto più ampio, come evidenziato nella seguente tabella.
Tip. Ricettiva Arte/affari Balneare Rurale Montagna Lago Termale Altro Totale
Alberghiero 168 118 63 92 62 76 84 663
Extralberghiero 100 176 112 68 50 26 46 578
Totale 268 294 175 160 112 102 130 1241
Le interviste, che comunque hanno risentito della diversa disponibilità di risposta degli operatori ricettivi, sono state realizzate cercando di rappresentare le diverse tipologie di esercizio presenti: per il comparto alberghiero sono stati contattati alberghi appartenenti alle cinque categorie, per il comparto extralberghiero sono stati incluse tutte le tipologie di attività. Trattandosi della stagione estiva, un peso maggiore è stato assegnato ai campeggi. Le indicazioni fornite dagli intervistati sono state ponderate in base ai posti letto complessivi dichiarati dagli operatori. Nella fase di inserimento dei dati è stato effettuato un controllo qualitativo delle interviste, scartando quelle con evidenti incongruità.
 
     
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