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Notiziario Marketpress di
Lunedì 04 Luglio 2005
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PER GLI ARTIGIANI È IL MOMENTO DI “FARE GRUPPO” QUATTRO IMPRESE SU DIECI GIÀ COLLABORANO CON ALTRE. E IL 50% È PRONTA AD INVESTIRE IN TECNOLOGIA. PICCOLI, MA GLOBALI: UNO SU 12 LEGATO PIÙ ALL’ESTERO CHE ALL’ITALIA |
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Milano, 4 luglio 2005 - Gli artigiani fanno squadra: il 32,7% delle microimprese ha già collaborazioni con diverse altre, l’8,2% con almeno un’altra impresa. Fase di attesa per gli investimenti. Almeno nei prossimi tre anni. Per il 41% delle risposte. Mentre il 30% indica una volontà di investire fortemente, il 29% di effettuare alcuni interventi migliorativi. Si aspetta a investire nel design (67%), nella distribuzione (60%), nella sicurezza sul lavoro (52%). Si investe in tecnologia (50%). Artigiani poi tra tradizione e globalizzazione: uno su 12 ha come principale mercato di approvvigionamento l’estero e la metà di questi quello di destinazione. Senza dimenticare le radici di impresa, nella metà dei casi familiare. Sono oltre 92.700 gli artigiani di Milano e provincia, il 28% di tutte le imprese. Cresciuti tra il 2003 e il 2004 dello 0,8%, con un rallentamento rispetto al +1,3% dell’anno precedente. Un settore guidato da manifatturiero e costruzioni, il 60% di tutte le imprese artigiane. E dal terziario, col 30%. Con dati positivi di crescita nell’ultimo anno per costruzioni (+4%) e terziario (+0,9%). Fermo il manifatturiero (-2%). Emerge dalla ricerca “Piccole imprese crescono. Fare rete in un’area metropolitana” della Camera di commercio di Milano in collaborazione con Cna Associazione Provinciale Milanese Artigianato, su 50 microimprese artigiane milanesi. In occasione del convegno “Piccole imprese crescono. Artigianato e piccola impresa a Milano” in Camera di commercio di Milano. Intervengono: Carlo Sangalli, presidente Camera di commercio di Milano; Claudio Agosti, presidente Apam; Maurizio Calzolari, presidente Cna; Massimo Corsaro, assessore Industria, Pmi e Cooperazione Regione Lombardia; Paolo Galassi, presidente Apimilano; Salvatore Luca, presidente Unione Artigiani della provincia di Milano; Giorgio Monaci, direttore Settore Attività economiche provincia di Milano, Enzo Rullani, professore ordinario Università Cà Foscari Venezia, Dario Visconti, presidente Apa. Coordina Aldo Bonomi, direttore Consorzio A.a.ster. Il convegno si terrà: Milano, martedì 5 luglio 2005 ore 9.30 Palazzo Turati Via Meravigli, 9/B Milano– Sala Consiglio “Le microimprese e le imprese artigiane -ha commentato Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano- sono una realtà importante ed attiva anche in un’area metropolitana, densa e multiforme, come quella milanese. Piccole ma concrete, sono tra i protagonisti dello scenario economico. Rafforzare il ruolo degli artigiani milanesi come interlocutori di istituzioni e associazioni significa incrementare una rete connettiva utile a rafforzare il sistema relazionale, rilanciando il loro ruolo nel panorama internazionale.” Dalla ricerca “Piccole imprese crescono. Fare rete in un’area metropolitana” della Camera di commercio di Milano in collaborazione con Cna Associazione Provinciale Milanese Artigianato | Frequenza % | Leader | 22,0 | Follower | 78,0 | Distribuzione delle aziende in funzione della forma giuridica | Frequenza media % | Ditta individuale | 18,0 | Sas | 10,0 | Snc | 44,0 | Srl | 26,0 | Spa | 2,0 | Presenza di imprese attente all’innovazione | Frequenza % | Più attente all’innovazione | 60,0% | Meno attenzione all’innovazione | 40,0% | Distribuzione delle aziende in funzione della presenza di familiari | Frequenza media% | Tutti familiari | 49,0% | Alcuni familiari | 16,3% | Nessun familiare | 34,7% | Principali mercati di acquisto (per il primo prodotto) | Frequenza % | Principali mercati di vendita (per il primo prodotto) | Frequenza % | Provincia | 56,0 | Provincia | 52,0 | Regione | 24,0 | Regione | 24,0 | Altre regioni | 12,0 | Altre regioni | 20,0 | Estero | 8,0 | Estero | 4,0 | Destinazione degli investimenti previsti per i prossimi tre anni | Frequenza % | Totale campione | Migliorare la propria posizione competitiva | Introdurre qualche intervento migliorativo | Non effettuare investimenti | Costi di produzione | 44,9 | 22,4 | 32,6 | Professionalità delle risorse umane | 44,9 | 34,7 | 20,4 | Qualità e aggiornamento delle tecnologie | 50,0 | 29,2 | 20,8 | Sicurezza dell’ambiente di lavoro | 12,5 | 35,4 | 52,1 | Design dei prodotti | 14,6 | 18,8 | 66,7 | Livello di servizio ai clienti | 45,8 | 33,3 | 20,8 | Presidio dei canali distributivi | 14,6 | 25,0 | 60,4 | Esistono accordi di collaborazione con altre imprese? | Frequenza % | | | Si con una | 8,2% | | | Si con più di una | 32,7% | | | No | 59,2% | | | Campi in cui sono realizzati accordi | Frequenza % | | | Cessione di tecnologie e brevetti | 10% | | | Acquisizione di tecnologie e brevetti | 15% | | | Produzione congiunta di beni | 70% | | | Ricerca e sviluppo congiunta | 25% | | | Approvvigionamento congiunto di input produttivi | 20% | | | Promozione e vendita prodotti | 20% | | | La ricerca L’indagine, che ha coinvolto cinquanta microimprese milanesi, ha evidenziato che un’impresa su cinque può essere considerata leader, interessata cioè a investimenti in nuovi spazi d’azione e alle nuove tecnologie. E le dimensioni in questo caso non contano: le ditte leader non sono più grandi delle follower. Piccole imprese ma non più ditte individuali: solo il 18% sceglie questa forma giuridica, mentre il 44% sceglie la Snc e il 26% la Srl. E in più della metà dei casi sono le relazioni familiari a costituire il tessuto della forma societaria, mentre il 35% del campione presenta forme societarie senza qualificazioni familiari. L’innovazione è la priorità strategica per il 60% delle piccole imprese: pronte a investire per i prossimi tre anni in qualità e aggiornamento delle tecnologie la metà delle ditte. Ma il 44,9% ha in progetto di migliorare la propria posizione competitiva anche nei costi di produzione e nella professionalità delle risorse umane e il 45,8% punta ad arricchire il livello di servizio ai clienti. Più della metà del campione non ha in previsione di effettuare investimenti nel design del prodotto (66,7%), nei canali distributivi (60,4%) e nella sicurezza dell’ambiente di lavoro (52,1%). Se guardiamo le scelte delle imprese leader addirittura l’81,8% sceglie di migliorare in professionalità delle risorse umane, il 72,7% in qualità e aggiornamento delle tecnologie, il 63,6% in qualità dei prodotti. E quali sono i mercati con cui si relazionano le imprese artigiane milanesi? Più della metà delle imprese (56%) mette al primo posto la provincia come principale mercato di acquisto, seguita dalla regione (24%). Una fetta delle imprese guarda però anche all’estero: l’8% lo sceglie come principale mercato d’acquisto, il 4% come maggiore mercato di vendita. Il comparto artigiano Il comparto artigiano milanese sembra aver avvertito maggiormente il difficile momento congiunturale, facendo registrare una crescita delle imprese operanti dello 0,8%, dato questo inferiore di più di un punto percentuale rispetto all’evoluzione dell’intero sistema imprenditoriale. Si tratta, tuttavia, di una variazione positiva, che però ridimensiona il buon risultato ottenuto nel 2003 (+1,3%). L’artigianato continua a costituire un importante settore dell’economia della provincia: 92.748 unità, che rappresentano il 28% delle imprese milanesi e il 35% di quelle artigiane operanti in Lombardia. Va, tuttavia, ricordato che l’artigianato caratterizza maggiormente i sistemi produttivi delle altre province lombarde, dove la quota sul totale delle imprese arriva a rappresentare anche più del 40%, come nel caso di Como (41,1%). Imprese artigiane per area geografica – Anno 2004 (valori assoluti e valori percentuali) Aree geografiche | Attive -2004 | Iscritte 2004 | Cessate 2004 | Tasso di | Imprese artigiane sul totale imprese | Valori assoluti | Variazioni % | 03/02 | 04/03 | natalità | mortalità | Milano | 92.748 | 1,3 | 0,8 | 7.396 | 6.587 | 8,0 | 7,1 | 27,9 | Bergamo | 33.148 | 0,4 | 0,2 | 2.362 | 2.284 | 7,1 | 6,9 | 40,7 | Brescia | 36.654 | 1,0 | 1,1 | 2.957 | 2.527 | 8,1 | 6,9 | 35,2 | Como | 17.563 | 0,9 | 1,5 | 1.566 | 1.302 | 9,0 | 7,5 | 41,1 | Cremona | 9.600 | -0,1 | 2,5 | 837 | 597 | 8,9 | 6,4 | 34,8 | Lecco | 9.432 | 1,6 | 1,9 | 742 | 565 | 8,0 | 6,1 | 40,6 | Lodi | 5.676 | 2,8 | 2,2 | 528 | 400 | 9,5 | 7,2 | 37,9 | Mantova | 13.810 | 1,0 | 1,6 | 1.135 | 919 | 8,3 | 6,7 | 35,4 | Pavia | 14.768 | 0,6 | 1,0 | 1.124 | 971 | 7,7 | 6,6 | 34,4 | Sondrio | 5.215 | 1,6 | 1,6 | 394 | 307 | 7,7 | 6,0 | 33,3 | Varese | 23.897 | 1,2 | 0,2 | 1.931 | 1.880 | 8,1 | 7,9 | 39,0 | Lombardia | 262.511 | 1,0 | 1,0 | 20.972 | 18.339 | 8,0 | 40,8 | 33,4 | Nord-ovest | 443.303 | 1,1 | 1,2 | 37.956 | 32.592 | 8,6 | 7,4 | 33,5 | Nord-est | 347.471 | 1,3 | 1,7 | 31.520 | 25.713 | 9,2 | 7,5 | 32,6 | Italia | 1.450.396 | 1,1 | 1,3 | 124.884 | 106.706 | 8,6 | 0,0 | 28,7 | Fonte: Elaborazioni Servizio Studi Camera di Commercio di Milano su dati Infocamere Il sistema artigiano milanese è stato caratterizzato nel 2004 da una natalità e da una mortalità più spiccate di quelle dell’intero sistema, a testimonianza delle maggiori difficoltà che le imprese di piccole dimensioni possono incontrare nei periodi più critici. L’andamento delle altre province lombarde mostra complessivamente delle performance migliori rispetto a quella milanese, fatta eccezione per Bergamo e Varese; particolarmente dinamico l’artigianato cremonese, che registra un incremento del +2,5% dopo il risultato negativo del 2003. A livello regionale, la crescita si attesta sullo stesso valore del 2003 (+1%), mentre leggermente superiore è l’incremento del settore sul piano nazionale. L’analisi per settori conferma l’importanza che l’industria manifatturiera e le costruzioni rivestono nel comparto artigiano dell’area milanese: rappresentano, infatti, più del 60% delle imprese artigiane operanti. Altrettanto significativo è il terziario con 28 mila imprese, pari al 30% del totale artigiano. Imprese artigiane per settori di attività economica in provincia di Milano (valori assoluti e valori percentuali) Settori | Attive –2004 | Iscritte 2004 | Cessate 2004 | Tasso di | Valori assoluti | Variazioni % | 03/02 | 04/03 | natalità | mortalità | crescita | Agricoltura, caccia e silvicoltura | 661 | 6,7 | 9,3 | 91 | 40 | 15,0 | 6,6 | 8,4 | Estrazione di minerali | 11 | 0,0 | 0,0 | 0 | 0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | Attività manifatturiere | 25.661 | -1,1 | -2,0 | 1.465 | 1.881 | 5,5 | 7,1 | -1,6 | Prod.e distrib.Energ.elettr., gas e acqua | 18 | 0,0 | 0,0 | 0 | 1 | 0,0 | 5,6 | -5,6 | Costruzioni | 31.196 | 4,7 | 4,0 | 3.433 | 2.231 | 11,4 | 7,4 | 4,0 | Comm.ingr.e dett.; rip.Beni pers.E per la casa | 6.677 | -1,7 | -3,3 | 283 | 533 | 4,1 | 7,7 | -3,6 | Alberghi e ristoranti | 308 | -13,0 | -16,3 | 0 | 49 | 0,0 | 13,2 | -13,2 | Trasporti,magazzinaggio e comunicaz. | 11.553 | 1,1 | 3,3 | 1.011 | 667 | 9,0 | 5,9 | 3,1 | Attiv.immob.,noleggio, informat.,ricerca | 6.698 | 0,5 | -1,7 | 554 | 550 | 8,1 | 8,0 | 0,1 | Sanità e altri servizi sociali | 147 | 1,9 | -8,7 | 0 | 9 | 0,0 | 5,6 | -5,6 | Altri servizi pubblici, sociali e personali | 9.506 | 0,1 | 0,8 | 518 | 591 | 5,5 | 6,2 | -0,8 | Imprese non classificate | 312 | 36,9 | -9,6 | 41 | 35 | 9,2 | 7,8 | 1,3 | Totale | 92.748 | 1,3 | 0,8 | 7.396 | 6.587 | 8,0 | 7,1 | 0,9 | Fonte: Elaborazioni Servizio Studi Camera di Commercio di Milano su dati Infocamere Rispetto a quanto registrato nell’anno precedente, bisogna sottolineare il buon andamento del settore edile (+4%), che per le sue caratteristiche - poche barriere d’ingresso, forte polverizzazione - si conferma in forte crescita. Diversa l’evoluzione delle attività manifatturiere che, in linea con il dato negativo del manifatturiero totale, registra una contrazione di 516 unità (-2%). In espansione invece il terziario, con un incremento dello 0,9%.
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