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Notiziario Marketpress di
Lunedì 04 Luglio 2005
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MERCATI FINANZIARI PIÙ EFFICIENTI NELL'UNIONE EUROPEA |
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Bruxelles, 4 luglio 2005 - Piia-noora Kauppi (Ppe/de, Fi), a nome della commissione per i problemi economici e monetari, presenterà alla Plenaria una relazione nella quale, oltre ad affrontare e sostenere l'obiettivo di una mercato efficiente, integrato e sicuro per le attività di compensazione e il regolamento nell'Unione europea, si affrontano i cosiddetti "ostacoli Giovannini", gli standard Cesr/sebc (Comitato delle autorità europee di regolamentazione dei valori mobiliari/ Sistema europeo delle banche centrali) ed il tema della concorrenza. Con l'espressione ”compensazione e regolamento”, la Commissione designa l'insieme dei meccanismi e delle strutture necessari per perfezionare operazioni in titoli o derivati, nel quale rientra un'ampia gamma di enti, strumenti, regole, procedure, standard e mezzi tecnici. In sostanza, si tratta dei meccanismi cui ricorrono le banche e le altre istituzioni finanziarie per inviarsi reciprocamente i fondi al fine di perfezionare tutte le transazioni effettuate in giornata dai loro clienti. Sono perlopiù operazioni «invisibili» che però hanno un'importanza fondamentale per il corretto funzionamento dell'economia. Se questo sistema sembra funzionare adeguatamente a livello nazionale, diversi problemi si pongono quando si tratta di operazioni transfrontaliere. La Commissione ha quindi aperto una consultazione per valutare l'opportunità di adottare una legislazione comunitaria o ricorrere piuttosto a misure non legislative. I deputati ritengono che la creazione di sistemi di compensazione richieda un «processo complesso» e che la legislazione comunitaria dovrebbe «essere soggetta ad un'analisi costi/benefici» per poter essere un valido strumento qualora il mercato non funzionasse, e consentirebbe di evitare «oneri regolamentari superflui». E' peraltro necessario «un approccio funzionale alla regolamentazione che tenga conto dei diversi profili di rischio e delle situazioni concorrenziali», e permetta di evitare qualsiasi tipo di rischio sistemico, «che si tratti di rischio operativo, di liquidità o di credito». La commissione per i problemi economici, inoltre, deplora che la Commissione non abbia trattato i servizi post-negoziazione contestualmente ai servizi d'investimento, e ritiene preoccupante il vuoto giuridico venutosi così a creare in termini di armonizzazione delle procedure, di rilascio dei passaporti e di vigilanza. Secondo i deputati, qualora la Commissione optasse per una soluzione normativa, la proposta dovrebbe riguardare i seguenti aspetti: riconfermare e rafforzare i diritti d'accesso per garantire un accesso equo ai fornitori centrali di servizi di compensazione e regolamento, rafforzare i diritti conferiti dal passaporto ai fornitori di servizi di compensazione e regolamento, assicurare la trasparenza e permettere alle «forze di mercato di funzionare efficacemente». Inoltre, occorre stabilire un approccio funzionale alla regolamentazione dei diversi soggetti e introdurre definizioni coerenti e conformi alla pratiche di mercato vigenti e alla terminologia usata. Comunque sia, dovrebbe essere principalmente il mercato a «decidere sulla struttura dei servizi di compensazione e regolamento». Tutti i soggetti, pubblici e privati, sono esortati a rimuovere gli "ostacoli Giovannini", attraverso meccanismi di mercato, per ottenere, segnatamente, la riduzione del costo delle attività transfrontaliere di compensazione e regolamento. Riguardo a tali attività, il loro costo maggiore rispetto a quello nazionale è dovuto, secondo la relazione, a «incongruenze esistenti a livello di disposizioni nazionali sul trasferimento di strumenti finanziari», nonché alle barriere fiscali. Pertanto «accoglie con favore la creazione, da parte della Commissione, del gruppo di lavoro sulla certezza giuridica», esortandola, al contempo, «a intensificare il lavoro di questo gruppo come strumento prioritario per promuovere la convergenza a livello europeo». I deputati sono poi del parere che la possibilità «di fornire informazioni alle autorità fiscali con un modulo standard» in tutta Europa ridurrebbe i costi della compensazione e del regolamento, senza compromettere il potere decisionale degli Stati membri in merito alle proprie tasse. Assai critica risulta la posizione presa nei confronti del Cesr e del Sebc, che secondo la relazione non hanno consultato «ampiamente e apertamente gli operatori del mercato interessati nonché le altre istituzioni europee». I deputati s'interrogano altresì «sull'utilità del concetto del Cesr-sebc di depositario importante ("significant custodian") considerandolo ambiguo». Essi ritengono, peraltro che l'applicazione degli standard Cesr-sebc «debba evitare doppioni nella regolamentazione degli enti già soggetti alla disciplina bancaria». Pertanto, la relazione «ribadisce che gli standard Cesr non devono predeterminare la normativa». I deputati sostengono poi che «le definizioni contenute nella comunicazione della Commissione non distinguano chiaramente le attività dei diversi settori del mercato» e che, quindi, andrebbero migliorate. Riconoscono che «gli utenti dei servizi di compensazione e regolamento chiedono da anni una maggiore concentrazione e che i recenti sviluppi, se adeguatamente controllati, dovrebbero apportare ulteriori benefici nell'immediato futuro». Inoltre la relazione sottolinea che l'assenza di un quadro regolamentare e legislativo non permette «la creazione delle condizioni uniformi necessarie per promuovere l'integrazione». La Commissione è poi invitata a sfruttare le competenze generali di cui dispone ai sensi della normativa sulla concorrenza, rilevando, tra l'altro, l'impatto dei recenti casi di concorrenza in questo settore. L'esecutivo è, pertanto, invitato a «garantire parità di accesso a tutti gli utenti», «esaminare l'esistenza di sovvenzioni incrociate tra servizi fondamentali e servizi a valore aggiunto» e «assicurare un comportamento corretto dei soggetti che godono di posizioni di mercato dominanti». I deputati, infine, sostengono che i fornitori centrali di servizi di compensazione e regolamento «dovrebbero tenere pienamente conto degli interessi di tutti gli utenti e intensificare al massimo la loro consultazione e la trasparenza delle strutture dei prezzi». Inoltre, gli utenti dovrebbero pagare «soltanto i servizi che utilizzano ed avere una chiara e libera scelta sul luogo in cui acquistare i servizi bancari correlati alla loro transazione».
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