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Notiziario Marketpress di
Lunedì 04 Luglio 2005
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CHIUSO IL FESTIVAL MONDIALE DELLE RELAZIONI PUBBLICHE SI APRONO LE NUOVE SFIDE DELLA COMUNICAZIONE TRIESTE SALUTA IL MONDO DELLE RELAZIONI PUBBLICHE E CONFERMA IL TRIONFO DELLA DIVERSITÀ |
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Trieste, 4 luglio 2005 - Un trionfale successo suggella la conclusione del Festival Mondiale delle Relazioni Pubbliche, svoltosi a Trieste dal 28 al 30 giugno. Un evento internazionale dedicato ai dilemmi posti dalla comunicazione della diversità, con la diversità, nella diversità. Numerosi ospiti internazionali hanno dato un prezioso contributo scientifico al dibattito su questioni di estrema attualità come, per citarne solo alcune, la diversità sociale, linguistica, razziale, sessuale, di opinione o età. Le relazioni svolte da relatori di fama internazionale del palcoscenico triestino confermano il progresso delle relazioni pubbliche: le diversità, finalmente, da fonte di minaccia si trasformano in fonte di valore, partecipazione e condivisione. Il Festival di Trieste può considerarsi pienamente riuscito perché ha saputo focalizzarsi fin da subito sul concetto di comunicazione bidirezionale, cioè del comunicare “con” i propri pubblici influenti e stakeholder. La diversità è un elemento che va ad impreziosire la relazione, un valore da riconoscere, anzi, da potenziare in un mondo sempre più globalizzato Toni Muzi Falconi, autentico propulsore del Festival, delinea le conclusioni di questo evento: lo definisce un grande successo dal punto di vista dei contenuti, delle relazioni e della coerenza tra le varie sessioni. La comunità professionale ha potuto trarre dei proficui benefici e spunti di riflessione e sviluppare nuove finalità per proseguire il cammino professionale. I suoi sinceri apprezzamenti vanno all’ottima organizzazione, all’Università degli Studi di Udine, che con il Corso di Laurea in Relazioni Pubbliche ha fornito gratuitamente l’Ufficio Stampa, e all’Università degli Studi di Trieste, che ha collaborato con il servizio di traduzioni. Il coordinatore del Festival rivolge inoltre un particolare ringraziamento per l’interesse attivo e il sostegno delle autorità locali e delle istituzioni, che si sono dimostrate molto collaborative ed hanno contribuito all’ottima riuscita dell’evento. È invece un successo parziale la partecipazione della comunità italiana dei relatori pubblici, in numero esiguo, compensata egregiamente da una numerosa presenza di ospiti provenienti dai cinque continenti, molto attivi e propositivi. “L’unico rammarico è che, come al solito, in Italia le cose non funzionano come dovrebbero funzionare”, asserisce Toni Muzi Falconi. Una nota molto positiva proviene dai partecipanti internazionali e nazionali che sono rimasti affascinati dallo splendore ed ospitalità della città nella quale sono stati accolti. L’ottima risposta che Trieste ha saputo dare, grazie alle sue risorse e capacità, dà molta soddisfazione agli organizzatori del Festival e ha dimostrato come Trieste abbia dato il meglio di sé in questa occasione.
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