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Notiziario Marketpress di Lunedì 04 Luglio 2005
 
   
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  XXIV BIENNALE DI SCULTURA DI GUBBIO PER UN MUSEO DELLA SCULTURA  
   
  Gubbio, 4 luglio 2005 - Co-promossa e organizzata dal Comune di Gubbio e dalla Provincia di Perugia, con il patrocinio della Regione dell’Umbria, sabato 9 Luglio 2005 alle ore 18, presso le sale al piano terreno del Palazzo Ducale si terrà la cerimonia d’inaugurazione dell’esposizione permanente della Biennale di Scultura di Gubbio. Le opere destinate ad ambienti al chiuso sono esposte in alcune sale del Palazzo Ducale e negli Arconi del Palazzo dei Consoli, mentre le grandi, per l’aperto sono collocate nel suggestivo Parco Ranghiasci che diventerà, con ulteriori e successive sculture, un “parco di sculture permanente”. L’evento è il risultato scaturito dalla decisione del Comune di Gubbio e la Provincia di Perugia di riprendere e rilanciare la storica Biennale che, con fasi alterne si è svolta dal 1956 al 1996 e a cui hanno partecipato, in età giovanile e/o matura, tutti i più importanti scultori italiani; inoltre, negli anni, hanno dato un contributo molti curatori, e, quando la Biennale prevedeva i premi, saggisti ed importanti storici dell’arte contemporanea italiani, in qualità di giurati. Per il rilancio della Biennale è stato nominato Direttore Artistico il critico Giorgio Bonomi che curò le edizioni del 1992 e 1994. D’intesa con il Sindaco di Gubbio, Orfeo Goracci e con l’Assessore alle Politiche Culturali della Provincia di Perugia, Pier Luigi Neri, Bonomi ha programmato per l’anno in corso la realizzazione di una ipotesi di Museo della Scultura italiana del dopoguerra, al chiuso e all’aperto: fatto unico in Italia, a Gubbio si avrà un’esposizione permanente, con le opere già in possesso del Comune di Gubbio, recentemente esposte e scientificamente catalogate, quali quelle di Leoncillo, A. Pomodoro, Franchina, Alviani, Castellani, Caruso ed altri ancora, e con opere donate o prestate dagli artisti che una o più volte, nello scorrere degli anni, hanno esposto in Gubbio, così da offrire una vera e propria teoria della scultura italiana degli ultimi cinquanta anni. In tal modo il pubblico può osservare, anche se parzialmente, l’evoluzione della scultura, dall’informale di Leoncillo al minimalismo di Sol Lewitt, e le possibilità disciplinari dei materiali su cui si è basata la Biennale, il ferro e la ceramica, dalla scultura al design, dall’artigianato artistico all’elemento decorativo. L’esposizione è accompagnata da un volume che costituisce tanto il Catalogo del Museo quanto un’ampia Storia delle Biennali di Gubbio, con contributi di M. Terzetti, A. Capponi, V. Tessitore. L’anno 2006 vedrà riprendere le “normali” attività della Biennale di Scultura con mostre temporanee di grandi maestri ed artisti emergenti e con una nuova Sezione - intitolata “Accademie”- che coinvolgerà le Accademie di Belle Arti italiane e straniere, così da mostrare anche i momenti dell’arte (degli artisti) nel suo formarsi. Nel Parco Ranghiasci si possono ammirare le opere di Bellucci, Bonoli, Catania, Klerr, Legnaghi, Magnoni, Pompili, Staccioli (ultimata nel prossimo settembre). Nelle sale, al piano terreno, del Palazzo Ducale sono esposte le opere di Abbozzo, Ajò, Alviani, Antinori, Bentivoglio, Biagioli, Boy, N. Caruso, E. Castellani, Cerbella, Facchini, Franchina, Guerrini, N. Guidi, Leoncillo, Manuelli, A. Pomodoro, Ramous, Sol Lewitt, Somaini, E. Sottsass, Tasca, Trubbiani, Zauli. Negli Arconi del Palazzo dei Consoli sono presenti le opere di G. Albanese, Cardinali, Carrino, Carroli, Castagna, Egger, Ievolella, Lorenzetti, Mainolfi, Mattiacci, Pezzi, Sambo, Spagnulo, Teodori, Uncini. Www.provincia.perugia.it  www.Gubbio-altochiascio.umbria2000.it    
     
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