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Notiziario Marketpress di
Martedì 05 Luglio 2005
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AIUTI ALLO SVILUPPO: PIÙ COLLABORAZIONE TRA BEI E UE |
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Bruxelles, 5 luglio 2005 - L'aula esaminerà la relazione di Gabriele Zimmer (Gue/ngl, De) sui risultati delle operazioni di assunzione e di concessione di prestiti effettuate dalle Comunità nei paesi in via di sviluppo. Attraverso la maggiore cooperazione tra le attività di sviluppo della Banca europea per gli investimenti (Bei) e quelle della Commissione e degli Stati membri, i deputati sperano ottenere importanti obiettivi per armonizzare ed aumentare l'efficienza di politiche per lo sviluppo. Nonostante la Bei abbia fatto numerosi progressi nel seguire le politiche di sviluppo comunitarie, secondo la commissione parlamentare, i suoi strumenti continuano a mancare di flessibilità e presentano problemi nei progetti di valutazione. Per i deputati, il problema maggiore riguarda la mancanza di dialogo tra le Istituzioni europee e la Bei, ed esortano, dunque, ad una maggiore cooperazione non solo con Parlamento ed Esecutivo, ma anche con le agenzie di sviluppo. Occorre, inoltre, che la Bei intensifichi «il coordinamento dei propri obiettivi, dei criteri e della metodologia anche con gli istituti finanziari europei di sviluppo (Edfi) nonché la cooperazione nell'ambito della rete Interact», per assicurare la complementarietà dell'impiego dei finanziamenti rispetto alle misure della Commissione e degli Stati membri. I deputati, inoltre, chiedono maggiore coerenza tra i programmi europei d'aiuto, integrando le politiche di sviluppo europee, come gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio stabiliti nel 2000 e l'accordo di Cotonou, e quelle della Bei. Un migliore coordinamento sarebbe positivo per la Bei non solo economicamente, ma permetterebbe di concentrare gli sforzi. Sarebbe altresì auspicabile, secondo la relazione, che la Commissione e la Bei collaborassero nel proporre un nuovo approccio integrato per la programmazione dell'assistenza esterna dell'Unione europea. Per quel che riguarda il campo della valutazione, la Bei è invitata ad adottare i parametri guida stabiliti dalla Commissione e ad «allineare il suo 'Development Impact Assessment Framework of Investment Facility Projects' agli standard internazionali di valutazione dello sviluppo» per poter valutare più facilmente i propri progetti. I deputati, infine, chiedono l'adozione di ulteriori strumenti per stimolare gli investimenti delle Pmi e incoraggiare l'imprenditoria, in particolare tra le donne. La relazione menziona anche gli sforzi da compiere per integrare gli obiettivi ambientali, esortando la Bei a finanziare progetti volti alla tutela dell'ambiente naturale, «alla valutazione di tutti i progetti di idropotenza» e alla promozione delle energie rinnovabili.
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