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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 06 Luglio 2005
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DEEP IMPACT HA COLPITO IL BERSAGLIO |
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Bruxelles, 6 luglio 2005 - A 171 giorni dall'inizio del viaggio di 172 giorni in direzione della cometa Tempel 1, è avvenuto con successo l'incontro tra l'impactor del veicolo spaziale Deep Impact della Nasa e la cometa: la collisione ha avuto luogo il 4 luglio alle 7:52, ora dell'Europa centrale. Al momento del rilascio, Deep Impact si trovava a circa 880.000 chilometri di distanza dal suo obiettivo. Si tratta di una missione storica, è la prima volta che uno strumento creato dall'uomo colpisce deliberatamente una cometa. Gli scienziati si augurano che la collisione - e ciò che ne seguirà - riveli la composizione delle comete, e consenta loro di acquisire una comprensione maggiore delle origini della Terra. Il veicolo spaziale Deep Impact era composto da due sonde accoppiate: "flyby" e "impactor". Flyby ha dimensioni simili a quelle di un'utilitaria, e ha registrato l'impatto con la cometa. A bordo trasporta due telecamere, una ad alta risoluzione puntata costantemente sul cratere, e l'altra a media risoluzione, che sta filmando vedute più ampie. Impactor è una sonda di 372 chili, rinforzata in rame e delle dimensioni di una lavatrice; è stata progettata per produrre il massimo impatto al momento dell'incontro con la cometa. Anch'essa aveva a bordo una telecamera a media risoluzione che ha registrato le ultime immagini della sonda prima della collisione. Gli addetti al controllo della missione Deep Impact hanno confermato che l'antenna in banda S dell'impactor sta comunicando con il veicolo spaziale flyby. Tutti i dati dall'impactor, comprese le attesissime, straordinarie immagini del suo tuffo finale nel nucleo della cometa, saranno trasmesse alla sonda flyby che le invierà a propria volta alle antenne del Deep Space Network, in ascolto a 134 milioni di chilometri di distanza. Mentre tutto sembra procedere come previsto sul veicolo spaziale Deep Impact, la cometa stessa sta mettendo in scena una sorta di spettacolo. Tempel 1, lunga 14 chilometri, ha dato vita ad un'altra esplosione cometaria il 2 luglio, quando un massiccio, brevissimo getto di ghiaccio e di altre particelle è fuoriuscito dal nucleo della cometa stessa e ha temporaneamente aumentato le dimensioni e la luminosità della nube di polvere e gas (coma) che la circonda. L'esplosione del 2 luglio è la quarta osservata nelle ultime tre settimane. Tre delle esplosioni sembrano aver avuto origine nella stessa zona della superficie del nucleo, ma non si verificano ogni volta che l'area in questione si trova di fronte al sole. "La cometa è stata certamente ricca di sorprese fino ad ora, e probabilmente ne ha ancora altre in serbo per noi", ha affermato Rick Grammier, responsabile del progetto Deep Impact del Jet Propulsion Laboratory della Nasa a Pasadena, in California. "Tuttavia, nessuno di questi eventi ci preoccupa, né ci ha costretti a modificare il nostro piano di missione nominale". http://deepimpact.Jpl.nasa.gov Le immagini riprese da una telecamera a bordo dell'impactor di Deep Impact e della sonda flyby possono essere osservate in tempo quasi reale all'indirizzo http://www.Nasa.gov/deepimpact
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