|
|
|
|
|
|
|
Notiziario Marketpress di
Mercoledì 06 Luglio 2005
|
|
|
|
|
|
Pagina1 |
|
|
STATO GIURIDICO DOCENTI UNIVERSITARI: CONFINDUSTRIA, LA RIFORMA VADA AVANTI ROCCA: “SI AL MERITO SENZA SANATORIE” GLI INDUSTRIALI IN AUDIZIONE AL SENATO CHIEDONO DI APPROVARE LA RIFORMA ELIMINANDO GLI ASPETTI CORPORATIVI |
|
|
|
|
|
Roma, 6 luglio 2005 - “La riforma dello stato giuridico dei docenti universitari rappresenta un'occasione da non perdere per rendere più moderna ed efficiente la nostra università. Questo il commento di Gianfelice Rocca, vicepresidente Confindustria per l’education, in merito al Ddl sul riordino dello stato giuridico dei docenti universitari. “L’università italiana – prosegue Rocca in una nota - ha bisogno di una riforma organica che intervenga non solo sulla gestione del personale ma anche sulla valutazione, la governance, il finanziamento e la correlazione tra l'autonomia e la misurazione dei risultati". "Il disegno di legge attualmente in discussione al Senato contiene elementi positivi come la valutazione dell’attività didattica e di ricerca dei docenti collegata alla crescita del salario, il sistema di reclutamento basato sull’idoneità scientifica conseguita a livello nazionale, l’impossibilità di far parte delle commissioni giudicatrici per i docenti provenienti dagli atenei che chiedono il bando di concorso, la possibilità offerta alle giovani generazioni di accedere per concorso alla carriera universitaria rinnovando così il corpo docente, e la possibilità di realizzare programmi di ricerca sulla base di convenzioni con le imprese. Sarebbe davvero grave - avverte il vicepresidente degli industriali - che questa legge si arenasse perché la nostra università ha urgente bisogno di cambiamenti ". "Accanto a elementi che vanno nella direzione dell'innovazione e di una maggiore competizione la legge ha accolto, nel suo lungo iter, numerosi elementi conservativi che Confindustria chiede vengano eliminati: i concorsi con attribuzione di riserva di posti che penalizzano i giovani talenti, l'assenza delle necessarie semplificazioni legislative e la rigidità nella gestione dei rapporti di lavoro, l’attribuzione a tutti i ricercatori, anche se non hanno mai svolto attività didattica e senza alcun concorso del titolo di “professore aggregato, i limiti posti al reclutamento di docenza straniera (10%)". "Confindustria auspica che la riforma vada avanti rapidamente - conclude Gianfelice Rocca - con le modifiche necessarie, recuperando lo spirito originario, eliminando le rendite di posizione e i corporativismi e introducendo incentivi e disincentivi tipici di un sistema meritocratico e concorrenziale capace di assicurare l’innovazione e la qualità del sistema universitario italiano".
|
|
|
|
|
|
<<BACK
|
|
|
|
|
|
|
|