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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 06 Luglio 2005
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OPENSHARE, UN CSM PER SITI “ACCESSIBILI” L’ENTRATA IN VIGORE DELLA LEGGE STANCA RIDEFINISCE IL MERCATO DEI SISTEMI DI GESTIONE DEI SITI WEB |
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Ivrea, 6 luglio 2005 - “Entro la prossima primavera saremo pronti a mettere in distribuzione un Csm compatibile con le norme della Legge Stanca sull’accessibilità dei siti web – promette Danilo Gallinati, responsabile di Route4 Italia, società che sviluppa e commercializza il software Openshare dedicato alla realizzazione e gestione dei contenuti su internet –. Tutto l’ambiente di redazione e amministrazione di Openshare sarà, infatti, pienamente accessibile e conforme alla legge. E questo sarà molto importante per i nostri clienti tra i quali si trovano numerosi enti pubblici e amministrazioni locali”. I sistemi di gestione dei contenuti di un sito internet rivolto al pubblico, dopo l’entrata in vigore della legge Stanca del 2004, devono tenere conto di un nuovo importante vincolo tecnico: l’accessibilità. Un sito “accessibile” è prima di tutto un sito le cui pagine contengono codice Html standard, formattato tramite fogli di stile Css, in modo che tali pagine possano essere lette e interpretate dagli strumenti di “tecnologia assistiva” che consente la loro usabilità anche alle persone disabili. Si tratta di una specifica esigenza che pochissimi sistemi oggi offrono e che è destinata a influenzare il futuro prossimo di questo segmento di business. La legge Stanca impone che tutte le nuove realizzazioni debbano essere aderenti ai requisiti che definiscono l’accessibilità come: “Capacità dei sistemi informatici (…) di erogare servizi e fornire informazioni fruibili, senza discriminazioni, anche da parte di coloro che a causa di disabilità necessitano di tecnologie assistive o configurazioni particolari.” Il software, nella versione che verrà rilasciata nei primi mesi del 2006, risponde a questa esigenza e si prepara fin dal prossimo anno a far valere tale vantaggio sul mercato. “I Csm attuali, infatti, non prendono generalmente in considerazione il problema accessibilità o, comunque, sono solo parzialmente in grado di generare pagine “accessibili” – osserva Gallinati -. Inoltre alcune tecnologie comunemente usate per lo sviluppo di siti (es. Shockwave) per la loro natura, non si prestano a supportare i sintetizzatori vocali o gli ingranditori di testo necessari ai disabili per la navigazione”. Il pacchetto Openshare “accessibile”, attualmente in fase avanzata di sviluppo, contiene codice sintatticamente corretto che esprime informazioni “semanticamente accessibili”. Dal punto di vista di un sistema di content management, le norme semantiche possono essere suddivise in due macro-gruppi, di cui il primo fa riferimento alle regole di presentazione del contenuto (ad esempio la presenza dell’alternate text rispetto a un’immagine), il secondo al contenuto stesso. In linea generale le possibilità di intervento e controllo di un sistema riguardano il primo gruppo. Oltre che sintatticamente corrette e semanticamente accessibili, le informazioni dovranno essere veicolate in un ambiente grafico e descrittivo adeguato (font, colori, tabelle).
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