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Notiziario Marketpress di Giovedì 07 Luglio 2005
 
   
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  CARA ACQUA INDAGINE DI CITTADINANZATTIVA SUI COSTI DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO IN ITALIA: QUANDO ANCHE LA DOLCE È “SALATA”  
   
  Marcate disparità di costo dell’acqua tra province di una stessa Regione, una babele di balzelli e canoni ad alleggerire le tasche dei consumatori (quota fissa; quota variabile cui corrispondono tariffa base, tariffa agevolate e tariffa eccedenza; Iva al 10%; deposito cauzionale; canoni di depurazione e fognatura variabili in base a consumo e destinazione d’uso dell’acqua, etc.); scaglioni di consumo dell’acqua calcolati su base annuale (71% dei casi) piuttosto che mensile (13%), giornaliera (7%), trimestrale (6%), quadrimestrale (2%) o semestrale (1%). Approvati solo 61 Piani d’ambito negli 87 Ato insediati (sui 91 previsti). Il tutto a fronte di un incremento tariffario, dell’acqua potabile, del 16% da gennaio 2000 ad oggi, secondo dati Istat. Questo il poco edificante quadro del settore idrico italiano a 10 anni dalla riforma del settore (legge Galli 36/94). Caro acqua: In una provincia, il servizio idrico integrato può avere costi anche tre volte superiori rispetto ad un’altra provincia, e più che doppi tra province nell’ambito di una stessa regione. Ad esempio, in Puglia una famiglia di tre persone spende 330,89 €, il triplo di quanto spenderebbe a Cuneo o Milano, le città più economiche nel costo del servizio idrico con, rispettivamente, una spesa di 110,37 € e 114,92 €. E ancora, in Toscana a Massa la spesa, pari a 116,21 €, è meno della metà rispetto a quanto si spende ad Arezzo (314,93 €) e Livorno (308,79 €), le città più care d’Italia dopo i capoluoghi pugliesi, unificati nell’Ato Puglia da una spesa di 330,89 €. Ulteriori esempi si possono fare in Emilia Romagna (dove a Reggio Emilia si spende 166 € in più rispetto a Piacenza), piuttosto che in Piemonte (dove tra Asti e Cuneo intercorre una differenza di 155 €) o in Veneto (dove tra Rovigo e Venezia la differenza è di 154 €). Nello studio realizzato dall’Osservatorio prezzi & tariffe di Cittadinanzattiva, l’analisi a carattere nazionale del Servizio Idrico Integrato (acquedotto, fognatura, depurazione più quota fissa, ove presente) in termini di costo sopportato da una famiglia di tre persone che consuma all’anno 192 metri cubi di acqua, in linea con quanto calcolato dal Comitato di vigilanza sull’uso delle risorse idriche nell’ultima relazione al Parlamento. “Il servizio idrico in Italia va completamente ripensato dal punto di vista del cittadino consumatore” commenta il vicesegretario Giustino Trincia. “I dati della nostra indagine, infatti, segnalano due questioni: la giungla di voci di spesa e di tariffe, e le profonde differenze tra zone e zone del Paese, su cui c'è ancora disattenzione o sottavalutazione, mentre esse sono centrali per i cittadini consumatori. Al ritardo accumulato per decenni, in nome della difesa delle poltrone di migliaia di enti inutili, con la conseguenza di un servizio idrico in molte parti a pezzi, con forti sprechi di acqua, si unisce la beffa di tariffe e di bollette di consumo incomprensibili per il 99,99% dei cittadini”. Tariffe mediamente più care al Sud: a fronte di una media nazionale di 195,55 €, delle sei regioni dove più salato è il costo del Servizio Idrico Integrato, tre sono del Sud: Basilicata (con un consumo medio di 210,02 €), Sicilia (223,96 €) e Puglia (330,89). Il Molise è la regione che presenta una spesa più contenuta (“solo” 138,78 €), seguita da Valle d’Aosta (144,45 €) e Friuli Venezia Giulia (153,89 €). L’indagine ha preso ad oggetto le tariffe del servizio idrico ad uso domestico applicate nel 2004 in tutti i capoluoghi di provincia delle venti regioni italiane ed è stata realizzata in un arco temporale di sette mesi (settembre 2004 – marzo 2005). I dati sono stati reperiti direttamente dai gestori del servizio idrico nelle città interessate alla rilevazione e tutti i costi sono stati considerati comprensivi di Iva al 10% (eccetto la Puglia che applica un’Iva al 20%).
Servizio idrico: le 10 città più costose
CittàSpesa annua per servizio idrico
Ato Puglia (contempla tutte le province della Regione) € 330,89
Arezzo € 314,93
Livorno € 308,79
Enna € 303,26
Rovigo € 295,77
Pesaro € 292,20
Caltanissetta € 286,92
Reggio Emilia € 283,17
Forlì € 278,74
Pisa € 273,08
Fonte: Osservatorio prezzi&tariffe di Cittadinanzattiva – 2005 su dati 2004
Servizio idrico: le 10 città più economiche
Città Spesa annua per servizio idrico
Cuneo € 110,37
Milano € 114,92
Isernia € 116,14
Massa € 116,21
Piacenza € 116,89
Lecco € 119,35
Novara € 122,89
Pordenone € 125,31
Oristano € 126,72
Udine € 132,37
Fonte: Osservatorio prezzi&tariffe di Cittadinanzattiva – 2005 su dati 2004
 
     
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