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Notiziario Marketpress di
Venerdì 26 Marzo 2004
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HITACHI PRESENTA IL MU-CHIP: L’INNOVATIVO SISTEMA DI IDENTIFICAZIONE PIÚ PICCOLO AL MONDO |
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Milano, 26 marzo 2004 - Hitachi Ltd presenta il Mu-chip, l’innovativo sistema di identificazione per gli oggetti più piccolo al mondo, grande solo 0,4 millimetri quadrati. Il Mu-chip permette di identificare una quantità infinita di oggetti: viene inserito negli oggetti che, ad una distanza massima di 30 cm. Dal lettore, vengono identificati. Il Mu-chip (Rfid) utilizza per l’identificazione degli oggetti le radio frequenze: le informazioni contenute sul chip Ic sono trasmesse attraverso le onde elettromagnetiche, permettendo di essere applicato a numerosi oggetti. Infatti, le etichette Rfid hanno applicazione in un’ampia gamma di campi: sistemi di gestione del magazzino e delle catene di distribuzione, sicurezza, transazioni elettroniche, trasporti, divertimento, agricoltura e per gestione della produzione di beni di consumo. Il Mu-chip è uno dei più piccoli Ic chip al mondo (0,4mm X 0,4mm); i dati sono registrati nella memoria di sola lettura (Rom) attraverso il processo di produzione del semiconduttore, e perciò non può essere riscritto, garantendo la sua integrità. Per trasmettere il numero Id a 128 bit, scritto sul chip, al lettore, utilizza un’antenna esterna fusa in una sottile pellicola al chip. La fabbricazione dell’antenna esterna ha finora coinvolto molti stadi, elevando i costi di lavorazione. Il processo è composto da quattro passaggi: il rivestimento della superficie con un film protettivo, l’esposizione photomask per le parti necessarie, la rimozione delle parti superflue e l’incisione. Inoltre, per garantire un affidabile collegamento tra il chip e l’antenna esterna sono richieste temperature elevate, prossime a 400 gradi centigradi. Ciò richiede l’utilizzo di pellicole in poliamide altamente resistenti al calore e molto costose. Il chip implementato nel Mu-chip, attraverso l’utilizzo di un’innovativa tecnologia, permette invece di ridurre i processi di fabbricazione dell’antenna esterna e i costi, con l’utilizzo di differenti materiali per la pellicola base. Il processo di fabbricazione dell’antenna esterna, grazie all’utilizzo della stessa tecnologia usata per la stampa a colori delle pagine dei giornali, riduce i passaggi: stampa diretta della pellicola protettiva nella forma richiesta e incisione. Inoltre, con l’impiego della tecnologia a ultrasuoni per il collegamento, la temperatura richiesta per unire il chip all’antenna esterna risulta inferiore ai 100 gradi centigradi, senza alcuna perdita di affidabilità nel collegamento. Ciò elimina la necessità di impiegare materiali altamente resistenti al calore e permette di utilizzare materiali meno costosi come le pellicole in polietilene. Grazie a questo innovativo processo di fabbricazione, le applicazioni del Mu-chip sono state estese. Nell’industria i mu-chip possono venir inseriti nelle etichette dei prodotti, sostituendo i codici a barre. Nel commercio al dettaglio, la quantità di prodotti chimici utilizzati nei prodotti delle aziende potrebbe venir registrato con l’utilizzo dell’Rfid, così i consumatori avrebbero la possibilità di controllare la sicurezza dei prodotti.
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