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Notiziario Marketpress di
Giovedì 07 Luglio 2005
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AL VERTICE G8, IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA, JOSÉ MANUEL BARROSO, ANNUNCIA AIUTI AGLI SCAMBI COMMERCIALI PER UN MILIARDO DI EURO |
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Gleneagles/Bruxelles, 7 luglio 2005 - Alla conferenza stampa di ieri a Gleneagles, in Scozia, prima dell’apertura del Vertice G8, il presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, ha annunciato che sarà stanziato un miliardo di euro all’anno per potenziare gli scambi commerciali dei paesi in via di sviluppo. Gli aiuti Ue al commercio permettono ai paesi poveri di avvalersi delle possibilità di esportazione offerte dall’apertura dei mercati. Al Vertice G8 l’Ue è rappresentata dal presidente Barroso e dal Regno Unito, che ne detiene ora la presidenza. La liberalizzazione degli scambi multilaterali ha il potenziale di creare importanti possibilità economiche, che possono riscattare dalla povertà un gran numero di persone. Ma molti paesi in via di sviluppo non sanno bene come servirsi delle nuove possibilità di esportazione. Il presidente Barroso, che partecipa al Vertice come “l’uomo numero 9 alla tavola del G8”, ha annunciato con ampi particolari la proposta di gli aiuti agli scambi commerciali e ha descritto le principali esigenze che farà valere al Vertice G8. Barroso è appena tornato da una visita in Sudafrica, Mozambico e Repubblica democratica del Congo, e dalla Libia, dove egli stesso e Kofi Annan hanno preso la parola al Vertice dell’Unione Africana. Il presidente Barroso ha dichiarato: “Voglio che sia annunciato oggi - come l’accordo Ue del mese scorso d’impegnarsi a raddoppiare gli aiuti - perché voglio inviare al consesso del G8 un incisivo messaggio europeo sulle nostre grandi ambizioni in quest’anno d’importanza cruciale per lo sviluppo. L’ue è già al primo posto nel mondo per gli aiuti,: dona il 55% del totale mondiale. Per i paesi in via di sviluppo, siamo già il mercato più vasto e più aperto del mondo. Ma possiamo, e vogliamo fermamente, fare di più.” “Quanto io propongo - e lo presenterò a Gleneagles – è potenziare considerevolmente gli aiuti agli scambi commerciali, per aiutare i paesi in via di sviluppo ad aiutarsi da soli, dando loro la possibilità di tradurre in concreto le opportunità del mercato. In grande misura, ne beneficerà l’Africa. L’europa già offre accesso, senza contingenti e senza dazi, a pressoché tutti i prodotti dei paesi più poveri. Ma dobbiamo porre in grado l’Africa di cogliere le opportunità di scambi commerciali liberi ed equi. Se l’Africa subsahariana potesse riguadagnare anche soltanto l’1% del commercio mondiale, gliene deriverebbe un reddito annuale sette volte superiore di quanto essa riceve attualmente in aiuti esteri e in sgravi del debito. Tuttavia, la quota dell’Africa negli scambi commerciali mondiali è in continuo declino: dal 6% nel 1980, era crollata al 2% nel 2002.”
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